CASERTA – Finalmente la Juve che ci ha sorpreso e tanto l’anno scorso. Una prova magistrale degli uomini di Sacripanti che scacciano crisi e polemiche con un primo tempo, e specie un primo quarto, da squadra di altissimo livello, segnando 55 punti e consolidando la propria posizione nella pancia della classifica. Varese non regge l’impatto fisico ed atletico dei bianconeri, che sono guidati da un Ere che corre, salta e tira, crivellando il canestro da ogni dove e che chiuderà con ben 24 punti. Da sottolineare però la gara di sacrificio di Jumaine Jones, che con 15 rimbalzi e tante piccole cose non presenti nelle statistiche, fa sua la partita. Garri, entrato oggi in quintetto si prende responsabilità e si fa trovare pronto, Williams, acciaccato alla vigilia, fa suo il quarto periodo dominando in vernice e dettando legge ad ogni palla ricevuta. I suoi 15 punti finali, uniti all’immenso sacrificio di capitan Di Bella, che simile a Nash, con un occhio quasi chiuso dopo un contatto subito, regala attimi di grande pallacanestro. Varese ha fatto quello che ha potuto. L’inizio è stato targato esclusivamente Slay, poi perso in troppi errori e preziosismi con l’andare del match. Recalcati dopo i primi attacchi feroci dei bianconeri, ha provato ad arginare le cose con la zona 2-3, ma davvero ha potuto poco con Ere che segnava anche dal parcheggio e con le mani legate. Un super break di 14-0 ad inizio secondo periodo della Juve ha permesso a Sacripanti e soci di prendere la testa e poi gestire, ma ciò non ha significato una resa incondizionata. Fajardo,monumentale con 24 punti e parecchi rimbalzi, ha fatto salire in cattedra i suoi e li ha condotti finanche al -3, ma non è bastato. Mancati Goss e Ranniko, impalpabili, venuti meno Slay e Kangur dopo un buon avvio, Varese non ha trovato soluzioni allo spagnolo e alle sporadiche triple di un Thomas mordi e fuggi. Caserta oltre che però con un attacco tornato ai massimi livelli (e la percentuale da tre incide, dando ragione a Sacripanti), ha giocato intensamente in difesa, scegliendo di raddoppiare sul pick and roll con l’uomo dal lato debole, e magari concedendo solo un long two sul pick and pop dei lunghi avversari. Una gara importante per prepararsi al meglio in vista dell’impegno oneroso di martedì sera contro il Samara.
SALA STAMPA
Sacripanti: “Una prima considerazione, magari banale, è che la percentuale di tiro è stata la chiave decisiva della nostra vittoria. Devastante nei primi due quarti, un po’ meno poi, ma va bene così. Partita ottima dal punto di vista offensivo, con buona circolazione della palla e buoni tiri. Unica pecca della serata, sono stati i troppi errori ai tiri liberi. Abbiamo diviso le responsabilità e alternato gioco interno e sugli esterni. Inoltre, bisogna considerare che di fronte avevamo una squadra in un buon momento di forma, che ha avuto stasera un Fajardo di altissimo livello. Abbiamo fatto una scelta chiara sul pick and roll raddoppiando forte sempre, magari concedendo qualcosa sul lungo che si allarga: puntavamo a non far entrare in partita i loro esterni pericolosi, e ci siamo riusciti. Non sono avvezzo a parlare individualmente, ma la partita è stata dominata da Jumaine Jones, che ha sì pochi punti, ma ha tanti rimbalzi e tanto lavoro oscuro. Si è battuto, ha preso falli e ha dato l’anima, con grande dedizione sul campo. Sono molto contento per il risultato e la classifica, ma anche e soprattutto perché finalmente davanti al nostro pubblico abbiamo fatto una grande partita, dominata dall’inizio alla fine, con superiorità e con tanti punti sul tabellone. Il pubblico ha risposto bene e va ringraziato per il suo calore, spero che da qui alla fine possiamo fare sempre più partite con voglia, dedizione e più canestri, se possibile.”
Recalcati: Facile commentare la gara. Conosco la mia squadra, dove possiamo pagare e dove dobbiamo cercare di essere competitivi per fare bene. Abbiamo subito 55 punti nel primo tempo e se vuoi vincere in trasferta contro una squadra motivata e dal potenziale offensivo eccellente, non puoi prescindere dalla difesa. Abbiamo concesso troppo, a un tratto loro avevano addirittura il 90% da due, davvero troppo per poter fare qualcosa. Siamo stati costretti a difendere a zona, con risultati favorevoli, ma poi abbiamo di nuovo subito. E’ difficile rimettere in piedi la partita se giochi così, ma nel secondo tempo ci abbiamo provato e siamo rientrati. Poi, però, quando dovevamo mettere la testa avanti non ci siamo riusciti e lì si è chiusa la partita definitivamente. Oggi è stata l’ennesima riprova che contro queste squadre atletiche come Caserta chiaramente dobbiamo sapere che possiamo subire sul contatto fisico e sull’intensità, specie a rimbalzo, e che quindi dobbiamo essere più pronti, come nel secondo tempo. Dobbiamo essere grintosi e arcigni in difesa fin dall’inizio gara, senza stare lì impauriti ad aspettare i nostri avversari”.
MVP: Per Caserta dico Ere, autore di una grande serata al tiro, Jones, che con i suoi 15 rimbalzi ha dominato in vernice, Williams, che nel finale è stato devastante e Di Bella, per il suo cuore. Era doveroso citarli proprio tutti, ma ognuno ha portato un tassello importante in un momento decisivo della gara. Bene per Varese Fajardo, stasera un fattore.
WVP: panchina di Caserta con poco impatto (eccetto Williams), pochi minuti in campo, poco riposo per i titolari che martedì dovranno sudare col Samara. Stasera un po’ di riposo gli sarebbe servito. Per Varese, non classificabili Goss, fantasma, Kangur, poco e insoddisfacente, Ranniko, insicuro.
PEPSI JUVECASERTA – CIMBERIO VARESE 92-80 (31-23; 55-42; 71-63)
Domenico Landolfo