Capo D’Orlando, 18 maggio 2017 – Fondamentale gara 4 in un Pala Fantozzi che crede nell’impresa dei suoi beniamini. Milano deve ripetere ciò che ben ha fatto nel secondo tempo di Gara 3. Avvio subito in favore dei lombardi che cavalcano le grandi giocate di Pascolo e Simon per condurre tutti i 20′ del primo tempo. All’intervallo a pesare sono le percentuali, 16% contro il 30% da tre punti mentre da due punti la Betaland ha fatto registrare un ottimo 50% (12/24), l’Olimpia il 72% (16/22). Inizio di terzo quarto a favore dei milanesi che allunga sino al +22, ma il tecnico di Raduljica cambia l’inerzia del match. I siculi provano a rientrare prepotentemente nel match con un parziale di 15 a 4. Hickman però non si scompone e chiude al 30′ con 4 punti a referto che valgono il 49 a 65. L’inerzia sembra esser cambiata, l’Orlandina tenta il tutto per tutto, ma si schianta contro l’estro di Macvan. Finisce 62 a 77.
Quintetti
Capo D’Orlando: Ivanovic, Tepic, Diener, Delas, Iannuzzi
Milano: Cinciarini, Hickman, Simon, Pascolo, Raduljica
Sono un 2 su 2 dalla lunetta di Cinciarini e l’appoggio a canestro di Pascolo ad inaugurare il match per l’Olimpia. Dopo diversi errori a canestro Tepic trova i primi punti per i siciliani. Milano nelle prime battute sfrutta il buonissimo approccio dei due lunghi, Pascolo e Raduljica, allungando sino al 2 a 10 del 3′. Il lungo italiano va ancora a segno, Simon e Macvan lo seguono e il divario tra le due squadre inizia a dilatarsi in favore delle scarpette rosse (4-17). Capo d’Orlando, penalizzata da un avvio sottotono prova a rientrare grazie a un parziale di 8 a 2 che accorcia le distanze (14-19). Kalnietis esordisce nel match con un appoggio, Abass con un tiro dalla lunga e al 10′ il risultato è tutto in favore dei meneghini che conduco 24 a 12. Di Carlo prova a scuotere psicologicamente usufruendo del suo secondo timeout ad inizio seconda frazione. Milano continua ad essere padrona del match toccando ancora il massimo vantaggio sul +15 (16-31). Il 4 a 0 di parziale dela Betaland è un fuoco di paglia, i siciliani continuano ad essere troppo disattenti sia difensivamente, concedendo canestri facili ai milanesi che offensivamente, sbagliando troppi tiri ravvicinati. Il secondo fallo di Delas nel giro di due azioni è sintomo che Capo D’Orlando non sia mentalmente in partita. Al 20′ il risultato recita 31 a 45.
Dopo l’intervallo la musica non cambia, l’Orlandina continua a pagare dazio sull’alto-basso tra Raduljica e Pascolo. È Simon da oltre l’arco a mettere ben ventidue lunghezze (34-56) tra le due compagini. Il tecnico fischiato a Raduljica da una carica pazzesca all’Orlandina. Il Pala Fantozzi è infuocato e la Betaland risponde con un parziale di 15 a 4. Hickman, nel finale di quarto, ristabilisce le 16 lunghezze di distanza tra le due squadre. L’Orlandina non muore mai e prova un’incredibile rimonta griffando un parziale di 8 a 0. La stanchezza inizia a farsi sentire, Macvan fa pentole e coperchi e al 37′ gli ospiti conducono 59 a 72. È l’ala serba a segnare il canestro che chiude definitivamente le speranze dei siciliani. Finisce 62 a 77.
Betaland Capo D’Orlando-Olimpia Armani Milano 62-77
Parziali: 12-24;19-21;18-20;13-12
Progressioni: 12-24;31-45;49-65;62-77
Mvp: Milan Macvan