Hradec Kralov (Rep. Ceca), 20 giugno 2017 – In una gara dai tratti orribili tecnicamente parlando, da 49-48 come punteggio finale che spiega molte cose, le Azzurre di Andrea Capobianco matano l’Ungheria nello spareggio d’accesso ai quarti di finale della massima manifestazione europea e giovedì 22 se la vedranno contro la sorpresa Belgio, obiettivo sì semifinali dopo tanti, tanti anni ma anche Mondiali spagnoli del prossimo anno.
Ma è stata una gara veramente brutta, dai tratti a dir poco osceni per come sia l’Italia che l’Ungheria l’hanno interpretata. Troppa tensione? Forse. Troppo alta la posta in palio? Forse. Fatto sta che i numeri, come spesso capita, la raccontano ampiamente. Inizio di gara in cui si capisce che Cecilia Zandalasini sarà sottoposta ad un trattamento speciale, ed ungheresi molto, molto determinate (eufemismo), a randellare un pò quì ed un pò là e difesa italiana morbida morbida. Al primo time-out infatti coach Capobianco ricorda alle sue ragazze che così si rischia. E dopo essere state sotto per gran parte del primo periodo, si chiude sopra addirittura di due, sul 14-12 ma chissà se l’Italia assesta il tiro…Con la Zandalasini congelata da 0 punti.
Secondo periodo e sembra che le cose si mettano bene, le magiare sono veramente goffe in attacco e sparacchiano a salve, merito anche di una difesa azzurra finalmente all’altezza. Si scongela Super Zanda ma Giorgia Sottana deve stare in panca, 3 falli sono un rischio troppo grande per correre il rischio di perderla anzitempo (che grande intuizione, coach Capobianco!). La temuta Krivacevic non fa poi così male e si va avanti anche di 10 punti ma…Si sciupa troppo, come al solito, vicino al ferro oppure eccedendo in passaggi leziosi o morbidi. Inoltre, dato non da poco che di fatto impedisce che il divario si allarghi, la terna arbitrale dopo aver fischiato 3 falli alle magiare in 100 secondi dall’inizio del periodo, si dimenticano di sanzionare spintoni, trattenute e falli anche incredibilmente ignorati su contatti voluti dalle ragazze in maglia rossa. Ma l’Ungheria è nel pallone, riesce a metterne solo 7 di punti nel periodo vs i 17 tricolori, si chiude sul 29-21 e si pensa che il peggio sia passato. E se si fosse sciupato troppo??
Terzo periodo e le Azzurre danno il peggio di se stesse in questo torneo ad oggi. Giocano male in attacco, cercano ognuna di risolvere la partita da sola quando le avversarie, buon per loro, iniziano a mettere qualche canestro contro lo “zero” delle nostre che per 6, lunghissimi minuti, centrano solo ferro avversario collezionando intanto palle perse sanguinose a raffica. Lo spettacolo è deprimente se non si trattasse di un Europeo…La Zanda è ricongelata, la Dotto corre e si batte ma fa anche confusione, Giorgia Sottana è l’unica a metterla dentro e le altre almeno si menano in difesa, almeno. Parziale da incubo, 5-17 ed ungheresi che sognano il colpaccio perchè le Azzurre sembrano smarrite e poco presenti. Le cifre alla fine diranno un brutto 31% per le Azzurre da due…
E quando nel periodo finale le rosse magiare vanno avanti anche di 8 punti (36-44), si teme il peggio mentre scorrono i minuti. Poi ecco la scossa. La difesa riprende a macinare, Kathrin Ress colleziona la sua prima doppia cifra di rimbalzi (ah cara Kathrin, solo se la mettessi dentro da sotto quando sei sola…), le magiare non fanno più magie e finalmente si riaccende sia la Zanda (44-44 dalla lunetta per lei), ma soprattutto è Giorgia Sottana che suona la carica mente Martina Crippa e Francesca Dotto ringhiano su chiunque capiti a tiro. Proprio una tripla del play di Schio ridà il +1 sul 47-46 a 2 minuti dalla fine. I liberi di Sottana valgono il +3 ma con il tecnico fischiato a Dotto l’Ungheria torna a -1. A 12 secondi dalla fine Sottana sbaglia entrambi i liberi che potrebbero dare un possesso pieno di vantaggio ma la palla persa da Vandersloot regala Praga alle Azzurre, ma che sofferenza!!!
L’Italia si salva di fatto con un buonissimo 35% dalla lunga mentre le ungheresi collezionano un pessimo 14%, Super Zanda che sfiora ancora la doppia doppia (17 p.ti e 9 rimbalzi), e Giorgia Sottana con Francesca Dotto che salvano la Patria.
La classica gara insomma vietata ai deboli di cuore ma dal cuore forte per le Azzurre che hanno realmente stretto i denti e spinto con tutto quanto avevano dentro pur di vincere la gara. Ora un giorno di riposo, sperando che il riposo ci riconsegni una squadra meno sprecona, meno brutta da vedersi perchè il Belgio non perdonerà una gara come quella di questa sera. Comunque ci siamo!! Forza Ragazze!!
Parziali: 12-14; 17-7; 5-19, 15-8
Fabrizio Noto/FRED