BENETTON TREVISO – PAOK SALONICCO: 77-69
TREVISO – La Benetton, che non aveva nulla da chiedere a questa partita, centra il decimo successo nelle ultime 11 gare. E vincere fa sempre mentalità. Nell’ultimo mese e mezzo la squadra è cresciuta parecchio e questa sera (per il futuro si vedrà…), il gruppo ha mostrato di poter sopperire alla pesante assenza di Nicevic e all’ormai consueta apatia di Toolson. Molto buone le prove dei giovani, Motiejunas (16 p. e 5 r.), Wojciechowski e Gentile, cui si è aggiunto nei minuti finali l’apporto di Peric (14) e Smith (11).
Il Paok, sostenuto da una cinquantina di accesi tifosi (l’unica nota di colore in un Palaverde con molti vuoti), è rimasto in partita fino alla fine, ma da una squadra che doveva vincere per qualificarsi era lecito attendersi maggior cattiveria agonistica. L’attacco greco è sostanzialmente vissuto delle iniziative di Papadopoulos (14 + 10 r.), Gray e Marshall (18 per entrambi), mentre, quanto a difesa ed intensità, i greci avrebbero potuto e dovuto fare meglio.
Il Paok poggia molto il suo gioco su Papadopoulos (buon impatto), ma non riesce a distanziare una Benetton che non ha certo gli occhi della tigre. Motiejunas trova buoni canestri, ma i greci hanno un mini allungo (18-13). Ripesa non la prende bene ed i biancoverdi in uscita dal timeout confezionano un parziale di 8-0.
In avvio di secondo quarto il reparto lunghi trevigiano è in una pericolosa situazione di falli (2 Brunner, 3 Cuccarolo). Con il solo Motiejunas dello starting five in campo, Repesa ordina la zona e per il Paok inizia un clamoroso blackout: i canestri dei giovani Gentile e Wojciechowski fanno scappare la Benetton sul 34-22. Ma a questo punto è la luce di Treviso a spegnersi. I Casuals non muovono più lo score, mentre gli ospiti si rimettono in gara in pochi possessi, grazie alle iniziative di Gray. Al riposo Treviso ha solo un punto di vantaggio (38-37).
In avvio di ripresa l’attacco trevigiano si affida al talento di Motiejunas, il Paok rimane a contatto con una serie di giochi da 3 punti (rimettendo la testa avanti dopo parecchio tempo: 47-46). Nessuna delle due squadre riesce ad acquisire l’inerzia e così la partita è quanto mai equilibrata.
Nell’ultimo quarto Peric e Bulleri ridanno un discreto margine alla propria squadra (61-53). Con poco più di 4’ da giocare il vantaggio dei padroni di casa, che sembrano averne di più rispetto agli ospiti, è sempre di 8 lunghezze (68-60). Ma è solo un’impressione: il Paok trova però un paio di triple e si riporta in partita (-2, con 2’ abbondanti da giocare). La tripla di Smith ricaccia indietro i greci (penalizzati anche da alcuni errori in lunetta). Il finale di partita è scandito da tiri falliti su entrambi i fronti: a tutto vantaggio di chi sta avanti. Vince la Benetton (77-69).
SALA STAMPA:
Repesa: “Non c’era motivo di regalare la partita con la qualificazione già in tasca. La Benetton deve allenarsi a vincere, e così ha fatto questa sera contro il Paok: abbiamo fatto 6 su 6 in Eurocup. Sono orgoglioso di questa prestazione in questo momento, ovvero in un periodo nel quale la mia squadra sta giocando molte partite ravvicinate senza soste. Viaggiamo e giochiamo, come la scorsa settimana: lunedì a Roanne e venerdì già in partenza per Sassari. La stanchezza si sta pagando, questa sera, ma anche sabato, negli ultimi quarti di match“. Repesa commenta così il girone delle Last 16 che aspetta la Benetton Basket. “L’Alba come noi ha fatto bene in questa fase, Siviglia e Panellinios sono squadre prestigiose; il prossimo turno sarà molto impegnativo, mi aspetto sfide apertissime”. Guarda avanti il coach e auspica un regalo della società da trovare sotto l’albero di Natale. Ora recuperiamo le energie mentali e fisiche in questa settimana che ci separa dalla sfida con Siena. Avremo tempo per allenarci bene. E inoltre speriamo per queste festività di ricevere un bel regalo della nostra dirigenza: con l’infortunio di Sandro Nicevic ci serve un rinforzo sotto canestro”.
Benetton Treviso – Paok Salonicco: 77-69
Parziali: 21-20; 17-17; 17-16; 22-16
Progressione: 21-20; 38-37; 55-53; 77-69
Paolo Brugnara