PESARO – La maledizione del derby continua a gravare sull’Adriatic Arena ed ancora una volta la Scavolini Siviglia non riesce a sfatare il tabù che la vede sempre sconfitta sul parquet di casa contro i cugini di Montegranaro.
Per la quarta volta consecutiva i tifosi della Fabi Shoes possono festeggiare davanti agli occhi sempre più sconsolati dei padroni di casa che ancora una volta si vedono beffati in volata da una squadra che, comunque, ha meritato e legittimato la vittoria mantenendo quasi sempre il comando della partita.
L’anticipo natalizio sotto le telecamere di Sky rovina quindi la festa ai padroni di casa che, complice una prestazione sotto tono di molti suoi elementi, subiscono un brusco stop nella loro rincorsa verso la Final Eight di Coppa Italia; d’altra parte è difficile vincere quando Almond non entra mai in partita e finisce con una bella virgola, Diaz ingrana solo nel finale ed anche Hackett, pur essendo alla fine il migliore marcatore dei biancorossi, incontra non poche difficoltà in penetrazione contro lo spauracchio Ford.
La Fabi Shoes invece si rilancia con una prestazione di gran carattere ed aggressività, nella quale il buon contributo offerto da quasi tutti i suoi elementi le permette finalmente di spuntarla nel finale dopo tre sconfitte consecutive maturate sempre in dirittura d’arrivo.
Un derby, comunque, che pur non decollando mai dal punto di vista della spettacolarità ha mantenuto le attese, visto il buon apporto di pubblico da una parte e dall’altra e l’aria sempre elettrica che ha percorso gli spalti, grazie anche ad un punteggio sempre in equilibrio ed il notevole agonismo messo in mostra da entrambe le formazioni.
La Scavolini Siviglia parte con Hackett ormai titolare al posto di Diaz ed Almond in quintetto ma ben presto richiamato in campo a causa delle sue titubanze; l’influenzato Pillastrini parte invece con il suo solito starting five in cui l’americano Jones è in panchina.
L’avvio arride alla Fabi Shoes. Pesaro fa un po’ troppa confusione in attacco ed in difesa decide di difendere l’area dai pericoli portati da Ford e Ivanov: la tattica non dà i suoi frutti perché Montegranaro è precisa dall’arco e, in particolare, Cavaliero infila un 3/3 dalla lunga distanza che lancia i suoi sul 6-13 dopo metà tempo.
Il primo quarto è comunque ancora di studio perché la Fabi Shoes non riesce a proseguire nella sua azione, mentre Pesaro rientra sul 18-20 di fine tempo grazie alla verve di Collins e ad un Aleksandrov ben concentrato.
La partita si infiamma nel secondo quarto, quando la Scavolini Siviglia mette in mostra il miglior basket della sua partita e si porta in vantaggio sugli avversari. L’avvio dei padroni di casa è ancora un po’ titubante e, dopo il pareggio siglato da Diaz, la Fabi ne approfitta per allungare sul 24-29 con una striscia di otto punti di Antonutti nell’inedita veste di ala forte.
Tocca ancora ad Hackett dare la carica ai suoi; prima blocca l’inerzia degli ospiti subendo 2 falli (saranno cinque subiti nel solo secondo quarto), che fanno respirare i suoi compagni di squadra e poi propizia un parziale di 9-1 che riporta in vantaggio la Scavolini Siviglia dopo tanto tempo (33-31). Emblematico che Almond rimanga in panchina per tutto il secondo parziale e la rimonta avvenga con il quintetto “operaio”.
Tuttavia un paio di magie di Ray su entrambi i lati del campo (compresa una spettacolare stoppata su un Hackett lanciato in contropiede), ed un tecnico fischiato a Dal Monte permettono alla Fabi Shoes di recuperare , prima che un gioco da tre punti di Cusin fissi il parziale del secondo quarto sul 38-35.
Il terzo quarto sarà quello che si rivelerà decisivo per l’esito del match perché la Scavolini Siviglia, dopo un promettente avvio targato Collins ed Aleksandrov che le permette di arrivare immediatamente al proprio massimo vantaggio sul 42-37, improvvisamente perde lucidità in attacco e per lunghi minuti non riesce più a segnare.
L’esasperata aggressività orchestrata da Pillastrini su tutte le situazioni di pick & roll avversarie toglie la principale arma offensiva agli uomini di Dal Monte che, invece di reagire, vanno nel pallone; in circa cinque minuti un tremendo parziale di 15-0, in cui Ford e Ray fanno il bello e cattivo tempo, fa sprofondare la Scavolini Siviglia sul -10 (42-52).
Mentre Collins rifiata è ancora Hackett, finalmente coadiuvato anche da Diaz, a raggranellare qualche tiro libero prezioso che interrompe il break avversario e permette ai suoi di chiudere il tempo sull’accettabile divario di -7 (52-59).
L’ultimo quarto ha tutti i sapori del derby; la tensione e la stanchezza si fanno sentire e per lunghi tratti si gioca a chi sbaglia di più, tra le imprecazioni di un pubblico sempre più infervorato.
La Scavolini Siviglia ovviamente prova a rimontare ma non riesce mai a trovare il break che possa dare la svolta alla propria partita e l’impressione è che la Fabi Shoes riesca sempre a mantenere il controllo della situazione, anche e quando, a poco più di meta tempo, Pesaro rientra sul 60-63 e Ray e Ford hanno 4 falli sul groppone.
Un canestro del pesarese Andrea Cinciarini, fondamentale con i suoi 9 punti dalla panchina nel secondo tempo, rintuzza il primo attacco avversario, ma poi il solito canestro di puro agonismo di Hackett porta la Scavolini Siviglia sul 66-67 a due minuti dalla fine.
L’Adriatic Arena diventa una bolgia ma sul ribaltamento di fronte Ford si rende protagonista di un’azione forse fondamentale per l’esito del match: dopo che una tripla di Ray viene sputata dal ferro, il centro arpiona un rimbalzo d’attacco essenziale che viene convertito immediatamente in due punti.
La Scavolini Siviglia non si arrende grazie alle iniziative di un caparbio Diaz, ma la Fabi Shoes si mantiene lucida dalla lunetta con Ray e Maestranzi; ancora a 10 secondi dalla fine una tripla di Hackett riporta i suoi sul -1 (73-74), ma poi, dopo i due liberi realizzati da Ray, uno stremato Collins perde malamente la palla consegnando ai “sutorini” una meritata vittoria, la sesta sui sette derby disputati .
Spogliatoi
Dal Monte: ci sono stati due momenti fondamentali nel match. Il primo è stato nel primo quarto quando abbiamo concesso a Montegranaro dei tiri da tre punti troppo facili che hanno permesso a loro di aprire la partita nella maniera giusta; il secondo momento è stato nella terza frazione, quando Montegranaro ci ha aggredito fortemente su tutte le nostre azioni offensive di pick & roll e noi, pur sapendo che questa è una loro caratteristica, non siamo riusciti ad uscire da questa situazione, esitando troppo sulla loro pressione. Poi, ovviamente, ha influito molto sul nostro rendimento offensivo anche la prestazione di Ford, sia con le sue stoppate che con la sua semplice presenza. Mi dispiace molto per la sconfitta perché so quanto rappresentava questa partita per tutto l’ambiente della Scavolini Siviglia, però non dobbiamo farci condizionare da questa battuta d’arresto perché fino ad ora il nostro campionato è stato buono.
Cavicchi: innanzi tutto porto le scuse di Pillastrini per non aver potuto presenziare in sala stampa, ma è stato colpito da un attacco d’influenza che lo sta debilitando molto; grazie agli antibiotici è potuto venire in panchina ma adesso non è in grado di poter presenziare in sala stampa anche solo per un saluto ai suoi amici pesaresi. Per noi si è trattata di un’importantissima vittoria anche per come è arrivata: nelle ultime tre sconfitte consecutive avevamo sempre ceduto nel finale dopo delle situazioni di punto a punto e quindi è stato importante riuscire a ribaltare questo trend negativo; è’ stata una vittoria di gran carattere arrivata grazie all’aggressività messa in campo da noi nel corso di tutta la partita. Da sottolineare la prova di Ray, che in questo inizio di stagione era stato un po’ in ombra, ma anche della panchina e soprattutto di Andrea Cinciarini che, ovviamente, ci teneva a fare bene; Jones non si è visto molto nelle statistiche ma è stato comunque importante in svariate situazioni difensive.
Scavolini Siviglia Pesaro – Fabi Shoes Montegranaro 73-78
Parziali 18-20; 20-15; 14-24; 21-19
Progressione 18-20; 38-35; 52-59; 73-78
Tabellini http://195.56.77.210/game/64226.html
MVP Come rilevato da Dal Monte nel dopo partita, la prestazione di Ford è stata fondamentale per la vittoria della Fabi Shoes; dopo avere impiegato un po’ a carburare, anche a causa della difesa pesarese spesso collassata in area, ha preso il sopravvento sui suoi avversari grazie alla sua mobilità ma, soprattutto, è stata un’inquietante presenza difensiva con le sue stoppate: chiedete ad Hackett per la conferma.
WVP Ancora una volta la palla del peggiore in campo va ad un Almond e la cosa preoccupante è che, purtroppo, la giovane ala americana sta diventando un habitué di questa sezione. Ancora una volta la sua presenza sul parquet dell’Adriatic Arena ha assunto le sembianze di un ectoplasma e la cosa grave è che i dodici minuti concessi dal coach, nonché le stesse parole di dal Monte in sala stampa, indicano che la pazienza con lui sta finendo.
Giulio Pasolini