Abbiamo da poco presentato, in questo articolo (grazie Marco Calvarese), come partiranno le franchigie della lega più bella ed avvincente al mondo. Ecco, invece, una breve analisi delle franchigie che andranno a disputare questa notte le prime due partite della stagione NBA:
1 – GOLDEN STATE WARRIORS
I Campioni uscenti sono i favoriti per la vittoria finale del titolo. Sono tanti i motivi che li piazzano, per distacco, in alto in confronto a tutte le altre franchigie:
- Hanno 4 All Star (Curry-Durant-Thompson-Green per chi fosse reduce da una vacanza su Urano) all’apice della carriera
- Hanno un allenatore eccellente e una cultura di gioco/franchigia consolidata
- Nell’ultimo mercato sono addirittura riusciti a rinforzarsi, con Casspi, Young e Bell
- La concorrenza (Cleveland vara lo small ball con Love da centro) si adegua al loro sistema di gioco, alzando bandiera bianca in chiave identità alternativa
- L’arrivo di Durant aveva sconvolto gli equilibri interni facendo temere effetti collaterali poi mai verificatisi, ma adesso le gerarchie sono delineate
Non ha vere e proprie rivali sia all’interno della propria conference che dall’altro lato della nazione. Perchè alcune squadre, si, potrebbero ambire a occupare il posto di rivali, ma hanno cambiato molto ed in una lega dove, purtroppo, ci si allena giocando, sarà difficile prendere il ritmo/squadra.
2 – CLEVELAND CAVALIERS
Difficile per i vicecampioni ambire alla vittoria del titolo, ma non per demeriti loro, semplicemente perchè gli altri sono alieni. Però per King James e compagni il gap dell’anno scorso si è assottigliato inserendo all’interno del roster due elementi importantissimi come Isaiah Thomas e, soprattutto, l’innesto difensivo fondamentale di Jae Crowder.
Il cambiamento attuato ultimamente con lo spostamento sotto canestro di Kevin Love per rendere il quintetto più leggero, non aiuterà nell’immediato ma magari avrà effetti sul lungo periodo. Se riusciranno a trovare i meccanismi giusti per far girare al meglio la squadra, nei playoffs del 2018, forse, avremmo una situazione molto meno scontata di quella che oggi ci sembra.
Resta il fatto che Cleveland ha un vantaggio su tutte le altre franchigie: SUA MAESTA’ LEBRON JAMES. Con lui in squadra anche il più impossibile dei pronostici viene stravolto se il Re è in serata trasformandosi in DIO della palla a spicchi.
3- HOUSTON ROCKETS
Conclude il podio la franchigia Texana, che si è accaparrata quest’estate il playmaker più puro e completo della lega. CP3 con Harden poi formano una coppia molto affamata che ha intorno degli ottimi comprimari, specialisti nei propri ruoli. Si candida ufficialmente come seconda forza ad ovest grazie anche all’ormai consolidato sistema di gioco creato ad hoc da un’eccellente allenatore come Mike D’antoni. Il lavoro più grosso sarà quello di riuscire a far convivere le due All-Star ma una volta trovata al chimica giusta tra i due, la franchigia ne avrà un ritorno benefico non indifferente.
Certo loro hanno un po’ al coperta corta ma D’Antoni è un ottimo gestore di tutta la franchigia e quindi sappiamo che riuscirà a trovare le rotazioni del roster perfette per rendere gli Houston Rockets una macina canestri.
4 – BOSTON CELTICS
Al 4° posto di questa speciale mini-clssifica si piazza Boston. Il talento è da anello NBA con tre All Star che si combinano bene insieme. Horford, che come terzo violino è al posto giusto, ha aggiunto due stelle al picco della carriera: Hayward era il free agent più ambito del mercato, un mismatch vivente con un gioco a tutto campo; Irving è stato il colpo dell’estate ed è un upgrade rispetto alla stella dell’anno scorso, Thomas. Potrà mettere in campo quintetti molto più omogenei fisicamente, grazie all’atletismo dei confermati Smart e Brown. E Stevens è una garanzia.
C’è da dire che se la franchigia ha acquisito un enorme potenziale in attacco, ha anche perso molto in difesa. Sono andati via, infatti, due perni fondamentali per le dinamiche difensive della franchigia, che ha anche perso centimetri, ricambi e forza sotto canestro: dovranno in più decidere chi sarà il leader, perchè perso Thomas, si è anche perso un punto di riferimento importante all’interno della squadra. Una franchigia molto giovane che potrebbe sorprendere alla lunga, ma staremo a vedere.
A domani per un nuova presentazione delle franchigie.