Partita di cartello per il quinto turno di campionato in scena domenica alle 17 al Paladozza. Si affrontano la Virtus Segafredo Bologna e l’Umana Reyer Venezia. Prima (Venezia) contro seconda (Bologna). Campioni d’Italia contro neopromossa ambiziosa. Primo attacco (Bologna, 116.4 punti per 100 possessi) contro secondo (Venezia, 111.2). Terza difesa (Bologna, 98.2 punti concessi per 100 possessi) contro sesta (Venezia, 99.9). Gli ingredienti per un match di alta spettacolarità ci sono tutti, e in casa Segafredo sembra essere rientrato l’allarme per Alessandro Gentile che sembrava essere in dubbio per via di un infortunio.
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
Superato a pieni voti il primo esame di maturità stagionale con la convincete vittoria su Sassari, la Virtus Bologna ora vede alzarsi ulteriormente il livello di difficoltà del proprio calendario. L’incontro con i Campioni in carica della Reyer sarà un’altra importante cartina tornasole per misurare le reali ambizioni della squadra. Contro una squadra lunga, esperta e fisica come quella veneziana coach Ramagli si aspetta di avere nuovi segnali di maturità e forza da parte dei suoi uomini. In settimana Alessandro Gentile ha saltato un paio di giorni d’allenamento per via di un problema all’adduttore, ma quasi certamente sarà della gara. In un primo momento il problema sembrava decisamente più grosso, ma nel tardo pomeriggio di ieri l’allarme è rientrato. Con il roster al completo si farà il possibile per mantenere inviolato il parquet di Piazza Azzarita, pur sapendo che porre un freno a Venezia appare quanto meno impresa complessa. Indipendentemente dalle assenze con cui si presenterà domenica, comunque, la Segafredo dovrà fare una partita di massima intensità e attenzione. Oltre al risultato sarà importante anche la prestazione che verrà messa in campo. Le ambizioni sono quelle di alta classifica e dimostrare, a prescindere da tutto, di potersela giocare con una corazzata, per il nostro campionato, come la Reyer sarebbe un segnale importante, soprattutto a livello di fiducia del gruppo. Marcus Slaughter sarà di nuovo chiamato agli straordinari sotto canestro per arginare la fisicità di Watt e Biligha, sperando di avere contributo anche da Kenny Lawson, che può essere prezioso col suo tiro da fuori. Rosselli e Ndoja dovranno vedersela con gli spauracchi Orelyk e Peric. Lafayette e Stefano Gentile avranno il compito di tenere il ritmo di gioco sotto controllo, Aradori e Umeh dalla panchina quello di dare imprevedibilità all’attacco. Il tutto sapendo di poter contare sul proprio numero zero a capo della truppa.
UMANA REYER VENEZIA
Prima prova esterna di un certo peso per Venezia, che vuole confermare il positivo avvio di campionato (sette vittorie in nove partite tra Supercoppa, campionato e Champions League) regalando il primo dispiacere casalingo alla Virtus Bologna. Gli uomini di Walter De Raffaele sono reduci da un ottimo successo europeo sul campo dei polacchi del Rosa Radom, recuperando un primo quarto da incubo finito sotto 22-6 con il contributo di un sempre decisivo Hrvoje Peric e 14 triple di squadra a bersaglio. E proprio il tiro da tre è stata l’arma in più dei reyerini fino a questo momento. I Campioni d’Italia in campionato viaggiano con uno sfavillante 43% da dietro l’arco, nettamente il miglior dato statistico del torneo, davanti proprio alla Segafredo che si ferma al 37%. Orelik, Johnson e Bramos viaggiano tutti oltre il 50% di realizzazione, su oltre 15 tentativi complessivi a partita e sono, sostanzialmente, loro a creare la maggior pericolosità. La coppia di play Haynes-De Nicolao, infatti, si attesta appena sopra al 30%, Michael Jenkins sotto questa soglia, mentre Hrvoje Peric ancora non ha trovato la mira buona ed è fermo a 1/6. L’uomo chiave per la partita veneziana potrebbe essere Gediminas Orelik. L’ala lituana sta giocando un grande inizio di stagione, viaggiando a 16 punti e 4 rimbalzi di media, ma soprattutto confermandosi, anche a livello statistico, un vero valore aggiunto per la squadra. Con lui in campo il rendimento offensivo della Reyer decolla (123.9 punti per 100 possessi) e per net rating è il migliore del roster, con un dato positivo di 24.7 punti tra rendimento offensivo e difensivo della squadra. Dato che lo posiziona settimo in tutto il campionato tra i giocatori che stanno in campo almeno 15’. L’ex Banvit, peraltro, andrà a giocare nel ruolo in cui la Virtus al momento è maggiormente carente, quello del “4”, dove saranno Klaudio Ndoja e Guido Rosselli a dover cercare di porgli un freno. Test importante per i lagunari, che arrivano da favoriti (a maggior ragione se mancherà Gentile), ma dovranno essere bravi a reggere all’impatto difensivo degli avversari e al clima che sarà, come sempre, bollente all’interno del Paladozza. Per puntare a difendere il titolo sono queste le partite da non sbagliare.
Nicolò Fiumi