E’ finita 64 ad 80 per l’Italia la seconda gara del gruppo D della prima finestra di qualificazione ai Mondiali di Cina 2019. Si è giocato in uno dei templi storici del basket mondiale la Drazen Petrovic Arena a Zagabria ed al di là del poco valore della nazionale padrona di casa per una volta i “croati” siamo sembrati noi.
Evidentemente la paura di Torino quando la piccola Romania ha rischiato di recuperare una partita già persa, la sfuriata di coach Sacchetti, l’atmosfera di Zagabria ed i tanti occhi puntati su questa nuova nazionale hanno avuto un peso enorme sui nostri ragazzi, per modo di dire, perché passata la paura del 16-4 dopo 6 minuti, Alessandro Gentile ha trainato la squadra fino al 18-10 prima che Filloy e Della Valle si mettessero in partita e prima che soprattutto la difesa cominciasse a prendere le misure allo sterile attacco croato. Chiuso così velocemente il primo quarto sul 23 a 15 soprattutto per i tanti tiri liberi concessi e la svagatezza di alcune chiusure difensive azzurre il secondo periodo è stata un’altra musica perché nella nostra metà campo – una volta che coach Sacchetti ha messi seduti Vitali e Crosariol non del tutto entrati nel ritmo della contesa – gli spazi si sono chiusi, i nostri hanno tenuto l’uno contro uno, gli aiuti sono arrivati puntuali grazie a Burns e Sacchetti (Brian) e di conseguenza l’attacco, non più solo sulle spalle di Gentile ha svolto la sua semplice trama ispirata dalla grinta di Filloy e tessuta dalle mani abili di Della Valle.
Il play italo argentino ha suonato la sveglia con il canestro del 28 a 24, la guardia di Reggio Emilia ci ha portati al minimo distacco sul 31 a 30 con due liberi ed uno spettacolare Paul Biligha ci ha messo col naso avanti sul 31 a 32 con 1’15 dalla sirena lunga. A completare il lavoro di sorpasso prima della sirena Abbas con la prima delle sue triple di serata e riposo sul 32 a 35 con l’Italia trasformata dagli uomini della panchina.
Così tanto in fiducia che Sacchetti – padre – ha iniziato il terzo quarto con quelli che avevano finito i primi venti minuti e cioè Filloy-Della Valle-Gentile-Polonara e Biligha. Partenza devastante: Biligha,Polonara e doppio Della Valle ed in meno di due minuti l’Italia è volata 32 a 44 in completo controllo della partita. Perché se è vero che la Croazia è poca cosa l’Italia ha fatto di tutto questa volta per non far mai rialzare la testa al suo avversario ed ha continuato a martellarlo da fuori – con un Amedeo Della Valle superlativo insieme ad Aradori e Vitali ed a chiuderle ogni spazio in difesa compreso negarle ogni tiro libero possibile a differenza del primo quarto. Tutte quelle mille e piccole cose che nessun referto riporterà mai ma che servono per vincere sono state fatte con lucidità e “cattiveria sportiva”.
Il 47 a 60 con cui è iniziato l’ultimo periodo è stato fiducioso per il modo in cui è arrivato e per il modo in cui i ragazzi in maglia bianca e con la scritta Italia hanno continuato ad incidere sul loro morale e su quello dei croati e ben lungi dall’essere accademia è però stato la logica conseguenza di un atteggiamento mentale solidissimo e di idee chiarissime. Allora si è visto Abbas metterla sempre da tre e chiudere virtualmente la gara con una penetrazione sul fondo e schiacciata; Burns mettere un canestro d’autore e Della Valle segnare il suo punto 25 nell’arenza di Drazen Petrovic con una maturità che fa ben sperare per il suo proseguio in maglia azzurra.
Nulla è fatto non siamo qualificati. Ma ora si può pensare a qualcosa di molto serio perché se la testa di questi ragazzi sarà sempre la stessa vista a Zagabria, la nostra Nazionale farà una bella strada. Al di là delle vittorie o delle sconfitte.
Così coach Sacchetti: “Siamo entrati in campo come bambini paurosi in un’atmosfera che ci ha messo soggezione. Gentile con 10 punti ci ha tenuto in corsa evitando che prendessimo un brutto parziale ma poi i ragazzi hanno preso fiducia cominciando a giocare come sanno. Loro sono una squadra molto fisica e all’inizio ci hanno messo in difficoltà. Sono contento che poi i ragazzi abbiano reagito alla grande. Amedeo ha giocato come di solito gioca a Reggio Emilia difendendo anche di più e per noi è stato più che importante. Ho avuto ottime risposte da tutti e devo dire, da coach, che è stato bello vederli giocare questa sera. Sono solo le prime due partite e non sappiamo cosa accadrà ma questo è un bellissimo gruppo”.
Raggiante Amedeo Della Valle: “Non ci era piaciuto come avevamo concluso la gara contro la Romania e ci siamo detti che volevamo reagire. Stasera è stata una grande partita e sono contento per la mia prestazione e per quella di tutta la squadra”.