Milano -L’Armani Jeans si fa due regali: ufficializza l’ingaggio fino a fine stagione di Lynn Greer, appena svincolato dal Fenerbache, e vince la sua terza partita consecutiva nell’era Peterson con buona autorità. Nel primo tempo la Scavolini rimane attaccata al match con le unghie più che con il bel gioco, ma nel secondo tempo la difesa milanese chiude ogni via ai rifornimenti avversari e con una prova offensiva di alta qualità, conduce con il pilota automatico sino alla fine.
Pesaro parte male affidandosi esclusivamente al pick and roll di Collins che frutta pochissimi buoni tiri e tante forzature. In campo aperto Jaaber fa 10-4, poi una serie di triple ospiti ricuciono lo strappo sul 16-13. All’uscita dal timeout Milano piazza un 6-0 di parziale con Nardi protagonista di una gran difesa su Traini. Il timeout di Dalmonte non sortisce gli stessi frutti di quello del suo collega e Milano, ancora con Jaaber, sigla il 25-15 capitalizzando sulle sei palle perse avversarie.
Quando entra Hackett la musica cambia, gli ospiti trovano finalmente una presenza fisica che attacchi il canestro avversario ed è proprio dell’ex USC tutto il proscenio. Si scambia con Jaaber un personalissimo 7-7 che monopolizza l’attenzione dei tifosi, ma è ancora Milano con il primo sussulto di Hawkins ad andare a +12. La chiusura di tempo è tutta firmata dalle triple di Aleksandrov e Collins che portano gli ospiti addirittura a -6 al 20′.
L’uscita dagli spogliatoi spegne ogni velleità di vittoria alla truppa di Dalmonte. Milano comincia con un 9-0, chiudendo a Pesaro la via del canestro e scappando definitivamente nel punteggio. Hackett è l’unico a dimostrare forza e carattere per provare a ribaltare il match e una sua schiacciata con urlo, dopo una principesca linea di fondo, parla del fortissimo carattere di questo ragazzo. Milano staziona sempre intorno alle 15/20 lunghezze di vantaggio con Mancinelli che finalmente entra in partita trovando qualche buona soluzione vicino a canestro ed un paio di buoni assists. Hawkins gioca un secondo tempo di grandissima vigoria e voglia di prendersi responsabilità. Il Falco dimostra grandissima sostanza ed un pingue bottino finale, pur mantenendosi sempre nello spartito del match e prendendosi solo iniziative sensate all’interno dei giochi.
Dall’altra parte Collins si mette in partita con ampio ritardo, comincia a far girare la squadra quando i buoi sono gà scappati, ma una sua tripla e un alley oop per Diaz riportano la Scavolini sino al -10. Nonostante il vantaggio dimezzato la macchina milanese continua a macinare punti ed intensità sino in fondo, chiudendo a +10 il match che, per quello che si è visto in campo, sta quasi stretto. Ciò che Dalmonte si porta a casa, è la grande voglia dei suoi di non mollare e di rimanere mentalmente sempre in partita, anche sul -20, dove molte squadre si sarebbero lasciate andare.
Quotes:
Peterson: partita abbastanza sofferta contro una squadra tosta. Abbiamo avuto diversi problemi a marcare i loro tre esterni che hanno penetrato molto bene, ma abbiamo lottato forte a rimbalzo e fatto girare la palla. E’ una vittoria importante per tenere lontano gli altri dal secondo posto.
Ho provato tanta emozione per i ricordi delle mie partite negli anni ’80 contro la Scavolini; forse ero un pò troppo teso e temevo di trasmettere questa tensione alla squadra. C’è ancora poco di mio, io ho inserito uno schema contro la uomo, uno contro la zona e la 1-3-1, il resto è tutto di Bucchi, ma soprattutto dei miei assistenti che stanno lavorando benissimo facendo gli aggiustamenti corretti in difesa. Temevo un possibile calo di tensione dopo due vittorie consecutive, ma i ragazzi in settimana lavorano fortissimo come i Meneghin e Mcadoo del passato.
Greer darà punti, esperienza e respiro a Jaaber che anche oggi ha dovuto giocare più del normale. Il mio ruolo qui è vedere le facce giuste per giocare, io sono metà allenatore e metà cheerleader. Credo fermamente nell’idea di far giocare tutti, anche nel primo quarto, per permettergli di entrare in ritmo partita. Melli questa settimana sembrava Stoudemire in allenamento e ha fatto grandi cose, poi peccato che stasera abbia fatto qualche piccolo errore, dettato anche dallo scarso minutaggio.
Dopo la notizia della firma ufficiale di Greer Peterson racconta che Hawkins, sin dal suo insediamento, gli aveva detto di non farselo scappare in sede di mercato. A quanto pare una lunghissima telefonata notturna dello stesso Hawkins all’ex Napoli, ha reso possibile la firma di Greer.
Dalmonte: siamo arrivati alla fine dei primi 20′ dopo aver concesso rimbalzi in attacco e percentuali importanti degli avversari. Nonostante ciò siamo stati lì senza mollare, più che da un punto di vista numerico, da un punto di vista di approccio, costruendo meglio il nostro attacco. L’inizio di secondo tempo ha deciso la partita. Loro hanno iniziato con un’azione da tre possessi consecutivi, noi in questa circostanza abbiamo perso fiducia e ci siamo fatti sfuggire Milano nel punteggio. Siamo stati comunque nel match mentalmente non mollando mai, pur soffrendo i pick and roll con Pecherov che aprivano l’area per tiri aperti e penetrazioni. Abbiamo subito la pressione fisica e atletica sugli esterni e a rimbalzo in attacco ed è per questo che abbiamo perso la partita.
Armani Jeans Milano – Scavolini Pesaro 94-84 (25-15, 22-26, 26-13, 21-30)
MVP: Ibrahim Jaaber. Assolutamente dominante in un primo tempo dove non sbaglia praticamente nulla. Spiana la strada ai suoi con la grande intensità difensiva e una gestione da playmaker di insospettabile solidità.
WVP: Morris Almond. In 20 minuti un solo sprazzo nel terzo quarto, quando segna tutti i suoi 6 punti, per il resto pare onestamente inadatto per questo livello.
Simone Mazzola