Che non fosse la partita più adatta per la risalita della Virtus si poteva immaginare. Ma non si poteva nemmeno immaginare che la squadra romana crollasse sotto trenta punti, 101 a 72, senza nemmeno ipotizzare una reazione. E non ci sono alibi che tengano, non c’entrano Corbani, Bechi, scosse o quant’altro: la responsabilità è dei giocatori della Virtus. Professionisti in balia di altri professionisti che al Pala Moncada di Porto Empedocle domenica 3 dicembre lo sono stati molto più di loro.
E pensare che i primi due aurti sono stati anche equilibrati. Il primo bellissimo, non certo per le difese, ma per la qualità degli attacchi dall’una e dall’altra parte con Thomas e Roberts come sempre in evidenza per la Virtus Roma, Evangelisti, Guariglia, Cannon e Zugno per i padroni di casa, bellissimi a vedersi nel loro gioco di squadra. Chiusura dei primi 20′ sul 26 a 24 con i due americani di Roma autori di 20 dei 24 punti degli ospiti.
Secondo quarto con la difesa romana che comincia a perdere qualche colpo di troppo concedendo spazio ai tiratori agrigentini come nel caso di un tiro da tre di Ambrosin pescato totalmente libero su un ribaltamento, 31 a 28, o un canestro di Evangelisti con soli 3″ da giocare dopo che Gabriele Benetti aveva concesso la palla alla Moncada autoaccusandosi di un tocco che gli arbitri non avevano visto ed una difesa a gambe alte di Thomas sullo stesso Evangelisti che il capitano dei siciliano ha tramutato in un comodo tre punti per il primo significativo vantaggio, 40 a 30. Qui, si era a circa metà tempo, Roma ha avuto un sussulto di orgoglio e con un paio di palle recuperate si è riportata a meno 5, 42 a 37 con una tripla di Chessa, l’ultimo canestro su azione della Virtus per almeno 8 minuti. Perché da qui la Virtus ha perso a sua volta due palloni, Agrigento li ha giocati molto bene con Evangelisti, Lovisotto e Cannon ed ha chiuso metà partita avanti di 6, ma col punteggio di 51 a 45, tanta troppoa roba.
Talmente tanta che all’inizio del terzo quarto in 30″ la squadra di Franco Ciani ha piazzato un parzialino di 5 a 0 e dopo il time-ou di Bechi un altro di 4 a 0: a -5.43 con il coah romano costretto a chiamare il secondo disperato time-out il tabellone recitava 60 a 45 per Agrigento. Allora zona 2/3 per Roma e subito al primo attacco Evangelisti va da tre, 63-45 e la sensazione è che Roma stia per crollare anche perché per la prima volta in stagione Aaron Thomas è scomparso dal campo: tiri sballati, errori banali di passaggio, pessime ricezioni, palleggi sui piedi. Un campionario di errori incredibili per un giocatore come lui che hanno dato la dimensione di una serata assolutamente storta. La zona però ha avuto almeno il merito di rallentare il ritmo dell’attacco dei siciliani anche se la puntualità dell’attacco messo a punto da Franco Ciani non ha smesso di funzionare e così nonostante qualche guizzo di Maresca, Landi e Benetti dall’altra parte Evangelisti e Guariglia sono rimasti assolutamente un problema indecifrabile per la difesa romana. Chiusura di terzo quarto sul 70 a 59 solo grazie alla zona romana.
Ed apertura di quarto quarto con un canestro illusorio – ma molto bello – di Baldasso che ha messo Roma di nuovo in vista, 70 a 61. Ma qui è venuto fuori Simone Pepe, 24 anni, guardia, l’uomo dei finali della Moncada. Dimenticato colpevolmente dalla difesa romana e bravissimo lui a farsi trovare libero, il numero 40 ha piazzato 3 triple in un due minuti e mezzo senza che di là qualcuno reagisse nè in attacco nè in difesa, 79 a 61 e questa volta sì partita chiusa. Con l’aggravante – per la Virtus – dello sbrago finale nel quale nessuno ha tentato di salvare almeno la bandiera e la freddezza dei ragazzi della Moncada di affondare il coltello nella piaga mandando a segno anche gli i più giovani entrati in campo a guadagnarsi minuti e gloria legittimi. Bravi quelli di Franco Ciani, una partita condotta e vinta da grande squadra. Male, malissimo i giocatori di Roma che sul campo di Porto Empedocle hanno fatto una bruttissima figura. Sperando per loro che sia stato solo un pessimo pomeriggio.
Ecco il commento di Luca Bechi coach della Virtus Roma:”