Data | Risultato | ||||
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20/12 01:00 | ![]() |
PHILADELPHIA 76ERS | 95-101 | SACRAMENTO KINGS | ![]() |
27:30, 57:48, 78:71 | |||||
20/12 01:00 | ![]() |
WASHINGTON WIZARDS | 116-106 | NEW ORLEANS PELICANS | ![]() |
36:19, 61:55, 93:70 | |||||
20/12 02:00 | ![]() |
MILWAUKEE BUCKS | 119-116 | CLEVELAND CAVALIERS | ![]() |
30:34, 69:58, 98:83 |
I vice-campioni NBA incassano la seconda sconfitta nelle ultime 20 gare nonostante i 39 punti di LeBron James, cadendo sotto i colpi di Giannis Antetokounmpo (27-14-8) e Eric Bledsoe (26).
Bradley Center, Milwaukee. Il tabellone recita 103-83 a meno di 11 minuti dalla sirena in favore dei padroni di casa. “Ok, oggi se la sono presa di riposo”, verrebbe da pensare (anche se a guardare le cifre di LeBron non si direbbe). In realtà in quel momento il numero 23 è seduto in panchina a riposare; sul parquet Kyle Korver, Jeff Green, Jae Crowder, Tristan Thompson e soprattutto Dwyane Wade. La panchina dei Cavaliers è un rebus irrisolvibile per i Bucks, che vengono travolti dalla immediata e repentina risalita dei vice-campioni NBA. A metà quarto periodo sei punti in fila di Wade (14 punti con quattro triple) regalano il primo vantaggio dopo oltre mezz’ora ai Cavs: 107-105 e 24-2 di parziale. Sembra fatta, anche perché James a quel punto è pronto a riprendere il posto di comando dopo aver tirato il fiato, ma il sussulto d’orgoglio di Milwaukee arriva giusto in tempo a salvare i padroni di casa. Brogdon risponde a James, mentre la tripla nell’ultimo minuto di regolamentari la segna Tony Snell. Cleveland ha ancora tempo e modo per rimettere il naso avanti, ma il tentativo dalla lunga distanza di LeBron non trova il fondo della retina. L’attacco dei ragazzi di Jason Kidd infatti ha magicamente ripreso vita: 7 punti e 1/11 al tiro nei primi 8 minuti e 20 secondi del quarto periodo, 14 con 5/7 dal campo negli ultimi 3:20. “Loro avevano segnato tanti canestri all’inizio ed era normale che a furia di affrontare una buona difesa come la nostra iniziassero a sbagliare – racconta Wade -; grazie a quello poi il finale di gara è stato combattuto. Una paio di cose non sono girate a nostro favore, ma abbiamo dimostrato grande resilienza”. Tra quelle c’è anche una preziosissima palla recuperata da Antetokounmpo che mette quattro punti di distanza tra le squadre. Troppi, a sei secondi dal termine. Anche per chi ne ha rimontati 20 in un amen. Alla sirena sono 39 punti e 7 assist per LeBron James (con un solo rimbalzo e ben 7 palle perse), a cui si aggiungono i 21 punti e 10 rimbalzi di Kevin Love, che non mette mai piede in campo nel quarto periodo. Cleveland interrompe così una striscia di cinque successi consecutivi e incassa soltanto la seconda sconfitta nelle ultime 20 gare. E Milwaukee? I Bucks vincono una partita che sa di quarto posto a Est, ormai a un passo dai Pistons in una classifica cortissima ai piedi del podio della Conference. I ragazzi di coach Kidd dimostrano di avere tutte le carte in regola atletiche e fisiche per mettere in difficoltà i Cavs: 27 punti, 14 rimbalzi e 8 assist di Antetokounmpo che ormai passa quasi inosservato nonostante numeri spaventosi, a cui si aggiungono i 26 di Eric Bledsoe, i 18 punti di Khris Middleton e soprattutto gli 11 minuti sul parquet del rientrante Matthew Dellavedova: “È sempre più difficile del solito giocare contro di loro”, racconta a fine partita, memore dei giorni trascorsi a Cleveland.