Pesaro – Ci voleva la Vuelle un po’ dimessa di questa parte di stagione per permettere alla Fiat Torino di tornare a prendere i due punti vittoria ed al suo coach Galbiati di bagnare l’esordio in Lega A con una vittoria meritata in cui la sua squadra è stata quasi sempre avanti ed ha mostrato innegabili segnali di risveglio dal punto di vista della coesione e della concentrazione.
Pesaro ancora una volta si ritrova a maledire un finale in cui ha sprecato malamente l’attacco forse decisivo dopo essere riuscita a rimanere attaccata ad una partita disputata sempre all’inseguimento; ma l’amara verità è che se non si riesce neanche a vincere una partita contro una Fiat che proveniva da un periodo a dir poco nero dal punto di vista dei risultati e della fiducia ed a cui mancavano due elementi comunque importanti come Vujacic e Okeke, allora la faccenda è piuttosto grave.
La squadra di coach Leka non riesce più a proporre una difesa degna della massima serie ed anche oggi, come contro Reggio Emilia ha concesso troppo in attacco agli ospiti e in particolare ha concesso alla Fiat di tirare con il 53% da tre; difficile pensare di vincere con questi presupposti, seppure ancora una volta Moore & co. siano stati encomiabili dal punto di vista del coraggio e della grinta.
I torinesi interrompono così la striscia di tre sconfitte consecutive ma non possono do certo ritenersi fuori dalla crisi, tenuto conto di un avversario di cui si è detto e che comunque anche loro hanno parecchio da rivedere a livello difensivo.
Come si è detto, la Fiat Torino non ha Vujacic ed Okeke, il primo alle prese con i postumi della botta rimediata mercoledì in Eurocup ed il secondo reduce da una forte influenza.
Dei nuovi arrivi è presente a roster solo Boungou Colo, mentre Blue è sbarcato solo nella giornata di ieri è chiaramente non è ancora pronto per scendere in campo; in quintetto parte quindi Jones con risultati, come si vedrà, eccellenti.
La Vuelle schiera il solito quintetto con l’eccezione di Bertone in campo al posto di Ceron
Il primo quarto è all’insegna dell’equilibrio e dell’alto punteggio. La Vuelle di fatto difende poco e male mentre la Fiat, pur non brillando, accenna un pressing sulle rimesse che qualche risultato lo porta, facendo perdere ai pesaresi qualche pallone di troppo, anche in maniera piuttosto sconsolante.
La prima squadra ad allungare è pero la Vuelle,che arriva sul 12-8 dopo poco più di 4 minuti grazie finalmente ad un buon inizio di Little e ad un gioco da tre punti di Moore.
L’allungo viene vanificato però in pochi secondi da una tripla di Jones e da una successiva palla persa dello stesso Little che porta Patterson a schiacciare in contropiede.
Sono proprio Jones e Patterson i protagonisti del primo quarto ospite; il primo è ispiratissimo dalla lunga distanza, mentre il secondo crea problemi con la sua fisicità vicino a canestro.
La Fiat in chiusura di quarto arriva così sul +5 (20-25) proprio con una tripla di Jones, ma poi Pesaro trova quattro punti consecutivi di Ancellotti che le permettono di chiudere con il minimo svantaggio.
Il secondo quarto inizia ancora con Ancellotti in bella evidenza e così la Vuelle trova un immediato vantaggio che però, a causa della solita difesa di burro non riesce a mantenere; tra gli ospiti Jones continua a crivellare il canestro (16 punti per lui nei primi venti minuti), ma è tutta la squadra a trovare triple con continuità per tutto il secondo quarto.
A 5:30 minuti dalla fine la Fiat è così sul +5 (33-38) con un canestro di Mbakwe, ma poi Pesaro ha un sussulto con due triple di Bertone e Monaldi che la riportano ancora in vantaggio; la Vuelle però in attacco non è più continua, mentre in difesa continua a soffrire terribilmente e così la Fiat con un parziale di 9-0 allunga nuovamente (39-47) con Washington sugli scudi.
La Fiat potrebbe effettuare un break decisivo ma si adagia un po’ sul vantaggio acquisito e così Pesaro può operare una mini rimonta che le permette di arrivare a -4, prima che il punteggio dell’intervallo non sia fissato sul 43-49 con due tiri liberi di Boungou Colo.
La Fiat si mantiene a distanza anche in apertura di terzo quarto, con il solito Jones e Mbakwe sugli scudi e la Vuelle che continua a soffrire in difesa; dopo poco più di tre minuti si è sul 51-56, ma poi la Fiat incappa in un periodo di asfissia offensiva che consente ai padroni di casa sul – 1 (58-59) con Omogbo che comincia a carburare.
Ci pensa Garrett ad interrompere un digiuno che si stava prolungando pericolosamente, ma l’esterno di coach Galbiati non si limita a questo e si scatena letteralmente, segnando ben 12 punti nei 4 minuti scarsi che rimangono alla fine del quarto.
La trance agonistica di Garrett consente alla Fiat di allungare nuovamente, anche perché la Vuelle continua a perdere palloni in maniera sciocca; i torinesi volano di nuovo sul +9 (62-71) a poco meno di due minuti dall’ultimo intervallo, per poi chiudere la frazione sul 67-75.
Subito al ritorno in campo due liberi di Patterson portano gli ospiti per la prima volta sulla doppia cifra di vantaggio (67-77) e dopo tre minuti è un canestro di Boungou Colo a mantenere gli ospiti sul +7 (72-79); a quel punto però la vena offensiva della Fiat si esaurisce anche perché Poeta (fin lì eccellente in regia) e fuori dopo una brutta botta rimediata al volto e la fluidità offensiva ne risente.
La Vuelle prende così coraggio, riuscendo anche ad alzare un po’ l’intensità difensiva e portandosi addirittura sull’85-82 con un parziale di 13-3 firmato da un Mika indiavolato; mancano tre minuti e Galbiati deve per forza chiamare un time out dal quale i suoi ragazzi in effetti escono con le idee un po’ più chiare.
La Fiat costruisce due pregevoli azioni con cui Mbakwe e Garrett riescono a tirare da sotto canestro e così, in pochi secondi, i torinesi sono di nuovo avanti sull’85-86; Moore replica con una tripla ad 1:50 dalla fine ma purtroppo per Pesaro l’inerzia se ne è andata e infatti la Fiat continua a mantenere la lucidità, trovando punti relativamente facili dalla lunetta ed arrivando sull’88-91 ad un minuto dalla fine.
Il successivo attacco di Pesaro ha un’importanza evidentemente fondamentale ma purtroppo, ancora una volta, i ragazzi di Leka non riescono ad orchestrare una buona azione sprecando tutto con un tripla di Little ad alta difficoltà che si spegne giocoforza sul ferro; il rimbalzo va a Torino che poi, sul successivo attacco, mette il canestro della staffa con Jones.
La partita finisce così sul 90-95, con il pubblico di Pesaro ad applaudire comunque gli sforzi dei suoi giocatori ma a contestare apertamente la società, dopo che già per tutto il match era serpeggiato il malumore per una presunta ritrosia della proprietà ad allargare i cordoni della borsa.
Victoria Libertas Pesaro – Fiat Torino 90-95
Parziali: 24-25; 19-24; 24-26; 23-20
Progressione: 24-25; 43-49; 67-75; 90-95
Mvp: se Jones ha trascinato i suoi per tutti i primi venti minuti, Diante Garrett è stato letale a partire dal ventisettesimo minuto in poi, mettendo a segno 16 dei sui 22 punti complessivi ma, soprattutto, trovando un paio di canestri decisivi quando la palla scottava e Pesaro sembrava poter strappare la vittoria, il tutto con un 80% al tiro quasi irreale
Wvp: gli italiani di Pesaro continuano a dare tutto quello che possono, ma forse da Marco Ceron è lecito attendersi qualcosa di più, soprattutto a livello offensivo, dove invece la guardia veneziana troppo spesso non riesce a ritagliarsi i suoi spazi pur avendone le possibilità
Sala Stampa
Spiro Leka
Subendo 25 punti nel primo quarto non si può pensare di andare da nessuna parte; poi ci abbiamo messo due quarti per capire che dovevamo sbucciarci gomiti e ginocchia per provare a vincere e infatti negli ultimi sei minuti della partita eravamo riusciti anche portarci in vantaggio. La reazione c’è stata, l’atteggiamento è stato giusto, ma questo non basta: se non difendiamo meglio e non limitiamo le palle perse non possiamo pensare di vincere contro squadre dall’evidente maggior tasso tecnico come Torino, né tanto meno possiamo pensare di salvarci. Oggi poi stranamente siamo andati anche poco in lunetta ma non è il caso di lamentarsi di queste cose quando non riusciamo ad alare il nostro livello difensivo.
Paolo Galbiati
E’ stata una partita strana; non siamo riusciti a fare tutto quello che volevamo, soprattutto in difesa, però siamo riusciti a partire carichi fin da subito, anche se ogni volta che allungavamo abbiamo fatto degli errori che hanno sempre permesso a Pesaro di rientrare. Evidentemente noi siamo questi e certe cose facciamo fatica ad evitarle;. Però sono contento perché siamo tornati a giocare insieme ed a passarci la palla, incanalando al meglio il tanto talento che abbiamo; non è poco, considerando il periodo che stavamo attraversando. Sono contento per Jones, perché, con l’arrivo di Blue, non era sereno e invece oggi ha giocato con coraggio ma sempre lucido e sotto controllo.
Giulio Pasolini