Firenze, 16 febbraio 2018 – Si affrontano nel 3° quarto di finale Olimpia Milano e Pallacanestro Cantù. La sfida vede contrapposte rispettivamente la 3° e la 6° della classe. Se i meneghini vengono da un campionato leggermente al di sotto delle aspettative, seppur a soli 2 punti dalla capolista Avellino, per Cantù la situazione è quella di una squadra in fiducia. La partita, come tutti sanno, è un derby, forse il derby, e ,vista l’enorme storia che contraddistingue le due società, la partita ha valore oltre il semplice accesso alle semifinali.
1° Quarto – Goudelock inaugura la Coppa Italia, con un brutto airball, a cui risponde Thomas con due punti facili appoggiati al tabellone. Poco dopo Burns fa alzare il pubblico del Mandela Forum con un bell’appoggio al tabellone sull’errore del compagno. I biancoblu provano subito un mini allungo in apertura, e a metà della prima frazione il tabellone segna 4-13. La partita continua col solito spartito, le basse percentuali puniscono l’EA7, 6/15 dal campo, e la Red October arriva fino al +11. Sul finale le triple di Goudelock e Bertans provano a riavvicinare i loro, prontamente ricacciati indietro dalla bomba di Smith. Pascolo a 30″ dalla fine perde una palla tentando di avvicinarsi al ferro, commette fallo, e manda Chapell in lunetta che fa 2/2. Gudatis dalla lunetta grazia la sciocchezza di Tassoni, che dopo aver mancato un facile appoggio commette fallo a rimbalzo, fa solo 1/2. Un’autentica prodezza di Cournooh, che realizza un buzzer-beater da 10 metri, chiude il primo quarto sul 18-28
2° Quarto – La partita continua col copione della prima frazione, con i ragazzi di coach Sodini, che provano ad allungare ulteriormente: un parziale di 5-0 firmato Thomas manda Cantù sul +15 e costringe Pianigiani al timeout. Il minuto non sveglia i biancorossi che continuano a sparare a salve (14/35 a fine primo tempo), Thomas e Smith ne approfittano e arrivano sino al +17. Da incorniciare una stoppata di puro atletismo di Cournooh ai danni del malcapitato Cusin. Theodore prova a far rientrare in partita i compagni servendo anche un ottimo assist a Cusin che inchioda al ferro e riportare la squadra di Giorgio Armani sul -11. Parrillo e Maspero però non sono d’accordo, e con due bombe dal gomito alto -a cui segue anche la schiacciata di Burns– realizzano un altro parziale di 8-0 costringendo l’allenatore ex-Menssana a un altro minuto di sospensione sul 35-52. I suoi non sembrano recepire i messaggi, e in uscita subiscono un altro parziale di 6-2. Si va all’intervallo lungo sul 38-57.
3° Quarto – La partita ricomincia sui binari che aveva preso nei primi due parziali di gioco: Milano pare appannata e deconcentrata, Cantù dal canto suo tira meglio e ne approfitta. Theodore strappa gli applausi di tutto il palazzetto quando stoppa Maspero, che era stato bravissimo a crearsi il tiro recuperando il rimbalzo. Non bastano le prestazioni dei singolo all’Olimpia, e Chapell, realizzando i punti 9-10-11 della sua partita, obbliga l’ex ct della nazionale all’ennesimo timeout. Gli dei del basket sembrano indirizzare la partita sulla strada dei canturini, Parrillo e Maspero realizzano due triple di fila e fanno sprofondare la squadra milanese sul -25. Un mini parziale di 6-0 prova a tenere in vita le speranze milanesi. Pianigiani ci prova alzando i ritmi difensivi, e tenta di guadagnare un margine per provare a riaprirla negli ultimi 10′. In chiusura accade di tutto, nell’ordine: Abass sbaglia una schiacciata che Kuzminskas corregge, Cournooh perde una palla in penetrazione dando così la possibilità a Cinciarini di punire dall’arco dei 6.75m che però spreca. Si va all’ultimo intervallo breve sul 63-80
4° Quarto – Il quarto si apre con 3 punti di Goudelock che riaccende la fiamma della speranza sul -14. Cantù è brava a non farsi assalire dalla tensione, e replica colpo su colpo ai giocatori di biancorosso vestiti svegliatisi troppo tardi. Milano a questo punto molla la presa sulla partita e i rivali, sotto l’egida di Sodini, sono bravi a non perdere la concentrazione. Apprensione in casa canturina quando Thomas si accascia al suolo per un infortunio subito alla caviglia destra, bisognerà aspettare la fine della partita per saperne di più. Gli ultimi minuti sono ai soli fini dello spettacolo e delle statistiche: da highlights l’alley-hoop di Burns che segna il 100° punto. La partita si chiude, fra gli applausi scroscianti dei numerosissimi tifosi canturini accorsi a sostenere i propri beniamini, e Cinciarini che manda in lunetta Parrillo con un antisportivo.
EA7 Emporio Armani Milano – Red October-MIA Cantù 87-105
Tabellini
MVP: Charles Thomas
In sala stampa Sodini esprime grande soddisfazione per la prestazione prima che per il risultato. La fiducia nei suoi era sempre altissima, ma una partita del genere era impronosticabile. Esprime tutte le difficoltà: giocare senza Crosariol, il pivot titolare sin qui; il non essersi potuto mai allenare in 10; Cournooh influenzato hanno reso la situazione difficile. Il coach canturino poi asserisce che ha vinto la squadra che è riuscita a imporre il ritmo e la propria pallacanestro. Ringrazia i suoi ragazzi e svela un siparietto: sul finale avrebbe chiesto a Smith di smettere di difendere, perché nessuno voleva mollare. Chiude elogiando Pianigiani, l’allenatore più vincente degli ultimi 15 anni che deve essere modello per tutti i giovani.
Pianigiani confessa che l’amarezza è il sentimento che fa da padrone: tutto l’ambiente teneva alla partita di oggi, ma i complimenti agli avversari sono dovuti. Il coach senese poi ammette le colpe di una squadra scarica che è vittima degli impegni europei. Psicologicamente Milano deve essere brava a non subire il contraccolpo, cosa che ha già fatto in passato: ora la testa è già a Istanbul, dove ad aspettarli c’è il Fenerbache di Datome e Obradović.
Emanuele Giorgi