Era l’11 febbraio quando la Victoria Libertas affrontò l’ultimo impegno casalingo di campionato e a distanza di un mese esatto, complici la pausa per la Coppa Italia e per la Nazionale, l’Adriatic Arena riapre i battenti per ospitare quella Betaland Capo d’Orlando che al momento è la rivale più diretta per la salvezza, trovandosi in penultima posizione e solo due punti sopra ai pesaresi.
Victoria Libertas Pesaro
Siamo alla ventunesima giornata di campionato e quindi non si può parlare di ultima spiaggia, però è chiaro che domenica una sconfitta complicherebbe, e non di poco, i piani di salvezza di coach Leka & C.
Il calendario delle ultime partite della Vuelle è terribile e quindi questo è il momento di mettere fieno in cascina, visto che nell’immediatezza arriveranno altri scontri diretti contro Brindisi e Pistoia; al contrario, perdere contro la Betaland significherebbe sprofondare a quattro punti dalla quota salvezza, con i siciliani virtualmente a +6, vista la doppia vittoria negli scontri diretti.
L’obiettivo primario dei pesaresi è quindi ovviamente quello di vincere, mentre quello secondario sarebbe quello di vincere ribaltando il pesante -17 con cui all’andata si è tornati dalla trasferta siciliana.
Dopo l’ultima sconfitta interna contro Torino la società, vista anche la pausa di due settimane, si è decisa ad intervenire sul mercato, ingaggiando la guardia Rotnei Clarke al posto del deludente Little; l’australiano Clarke è una gradito ritorno a Pesaro, nonché una sorta di amuleto, visto che anche l’anno scorso venne ingaggiato a stagione inoltrata e, con la sua energia, contribuì in maniera decisiva alla salvezza.
Tecnicamente l’ingaggio di Clarke è una scommessa, visto che con la partenza di Little la Vuelle si priva dell’unica ala piccola di ruolo ed è tutta da verificare la coesistenza tra due giocatori per molti versi simili come Moore e lo stesso Clarke.
Nel frattempo domenica scorsa a Cremona per Pesaro è arrivata la quinta sconfitta consecutiva, al termine di una partita praticamente già decisa dopo il primo tempo e dove l’australiano salvatore della patria, arrivato da poco con volo intercontinentale, era giocoforza non al meglio.
Betaland Capo d’Orlando
Per i siciliani le sconfitte consecutive sono arrivate a nove (quindici se si considera anche la FIBA Chanpions League) e la formazione di coach Di Carlo non riesce a cogliere i due punti dall’ormai lontano 17 dicembre, quando al Pala Fantozzi venne sconfitta di misura Brindisi.
Nel frattempo è passata molta acqua sotto i ponti e la società siciliana ha modificato sensibilmente il proprio gruppo di giocatori; nelle ultime settimane sono arrivati il pivot Campani, l’ala russa Likhodey e la guardia americana Faust, mentre l’esordio del pivot Knox, visto lo scorso anno in Legadue alla Fortitudo Bologna, slitterà a dopo il match di domenica per via di alcune lungaggini burocratiche relative al suo tesseramento.
I recenti ingaggi sembrano finalmente avere portato nuova linfa alla formazione di coach Di Carlo, visto che già nell’ultima trasferta di Torino si è usciti sconfitti di misura con il punteggio di 92-89, mentre nelle precedenti quattro partite la Betaland non aveva mai superato quota settanta punti.
La formazione siciliana ha infatti il peggiore attacco del campionato con ampio distacco, segnando di media la miseria di 68,7 punti a partita, aggiungendo il fatto di essere penultima per numero di rimbalzi complessivi e ultima per percentuali nel tiro da tre.
Gli ultimi rimescolamenti hanno portato la formazione ospite a non avere ancora un leader offensivo designato; se Faust stenta ancora ad ingranare, Campani e Likhodey sembrano già ben integrati, anche se l’uomo in più di questa parte di stagione sembra Stojanovic, rientrato da due partite dopo un lungo stop per problemi fisici.
L’incontro vedrà probabilmente la Betaland cercare di rallentare i ritmi, visto che una partita ad alto punteggio dovrebbe favorire nettamente la Vuelle; un gioco più ragionato dovrebbe inoltre permettere di mettere in risalto le doti di playmaker di Maynor, mentre con le alte andature l’ex Varese potrebbe patire il dinamismo di gente come Moore e Clarke.
La Vuelle dovrà quindi cercare di imporre ritmi sostenuti ma, come dice giustamente il suo allenatore, senza pensare all’eventuale differenza canestri, altrimenti la frenesia di cercare il bottino pieno potrebbe giocare brutti scherzi ai suoi giocatori.
Tra la Betaland e la vittoria c’è di mezzo anche la cabala, visto che i siciliani non sono ancora mai riusciti a violare il parquet dell’Adriatic Arena in tutti i precedenti confronti.
Visto l’ottimo stato di forma di Mika è probabile che coach Leka chieda di andare spesso dal proprio pivot, anche perché con il mancato tesseramento in tempo di Knox, Capo d’Orlando avrà un settore lunghi ridotto all’osso e che potrebbe caricarsi presto di falli; per i padroni di casa sarà necessario, a tal proposito, che Omogbo torni a mostrarsi pericoloso nei pressi del canestro avversario e che anche Ceron, in preoccupante involuzione nelle ultime partite, torni ad essere quanto meno una presenza tangibile sul campo
All’andata finì 73-56 in favore della Betaland
Precedenti in campionato: 7 vittorie per la Vuelle 2 vittorie per la Betaland (4-0 a Pesaro)
Si gioca: Domenica 11 marzo 2018 – Adriatic Arena, Pesaro ore 19:00
Arbitri: Begnis, Lo Guzzo, Vicino
Giulio Pasolini