Pesaro – Senza il suo condottiero Moore, alla Vuelle serviva una partita speciale per avere la meglio sulla Dolomiti Energia di questa parte di stagione, che veniva da quattro vittorie consecutive prima dell’ultima sconfitta di misura sul campo di Milano; invece i pesaresi sono stati soverchiati, come ci si aspettava alla vigilia, dalla straripante fisicità degli avversari, andando presto in crisi di fiducia quando invece serviva una prova giudiziosa ed arrembane allo stesso tempo.
La Dolomiti Energia è arrivata in riva all’Adriatico senza alcuna intenzione di fare sconti, visto che i play-offs sono ancora tutti da conquistare e la lotta per la parte bassa della griglia è più accesa che mai; chi ne ha fatto le spese è stata la malridotta Vuelle di questi giorni, che è rimasta in gara solo per i primi dieci minuti prima di evidenziare un’assenza importante come quella di Moore ed incapace di trovare chiavi tattiche che potessero mettere in difficoltà gli avversari.
Così Trento ha preso subito il dominio dell’area e, passato l’avvio orgoglioso degli avversari, li ha presto costretto a girare al largo dai tabelloni e, considerato che Pesaro è stata incapace di trovare percentuali decorose dall’arco, ben si spiega come la Dolomiti Energia a metà del secondo quarto abbia trovato la doppia cifra di vantaggio per poi dilagare fino al massimo vantaggio di +28 nei minuti seguenti.
Per i padroni di casa è stata quindi una giornata nefasta, in attesa che il sostituto di Moore possa portare morale e nuova linfa in vista dello sprint finale che, a questo punto, probabilmente, sarà una volata a due con Capo d’Orlando; l’unica buona notizia per la Vuelle è infatti che la Betaland continua a perdere ed a rimanere appaiata ad i pesaresi in fondo alla classifica, mentre Pistoia ha vinto ed è a +6 e Brindisi è a +4 con lo scontro diretto favorevole.
La Dolomiti Energia invece, al di là dell’ostacolo non insormontabile che si è trovata di fronte questa sera, sembra che stia trovando la quadratura del cerchio proprio in questa parte di stagione, come d’altra parte accaduto nella passata stagione; la post season è in effetti ancora tutta da conquistare, ma con questo collettivo e la clamorosa energia di gente come Sutton, Hogue e Shields la squadra di Buscaglia si candida ancora una volta ad essere la mina vagante dei play-offs, visto che anche Gutierrez è stato pienamente recuperato.
Il play messicano è infatti presente a referto seppure partendo dalla panchina, mentre la Vuelle, come già detto, è senza il suo migliore marcatore Moore: tocca a Ceron entrare in quintetto base al posto della guardia americana e proprio l’ex Venezia nel primo quarto è il migliore dei suoi insieme a Mika.
La Vuelle infatti parte bene andando a cercare quello che è il suo secondo marcatore dopo l’assente Moore ed il centro mormone risponde presente con 8 punti nel primo quarto; a quattro minuti dalla fine Pesaro è quindi sull’11-6 grazie anche alle iniziative di Ceron, ma poi Trento, fin lì un po’ sonnacchiosa, si scuote.
E’ Sutton a suonare la carica con rimbalzi offensivi e contropiedi implacabili che portano i suoi in vantaggio sul 13-14; la Dolomiti Energia ha però grosse difficoltà nel tiro da fuori e continua a concedere troppo, per i suoi canoni, in difesa e così la Vuelle può chiudere avanti il primo quarto sul 17-15 con una canestro acrobatico di Serpilli.
Il buon momento dei padroni di casa prosegue anche in apertura di secondo quarto, quando Monaldi trova due triple consecutive che spingono i suoi nuovamente sul +4 (25-21) dopo 3 minuti di gioco.
Pesaro prova ad insistere ma poi si fa ingolosire da conclusioni troppo affrettate, mentre Trento comincia ad alzare inesorabilmente la sua famosa intensità difensiva; la conseguenza è che la Vuelle non riesce più a vedere il canestro, mentre la Dolomiti Energia, pur continuando ad essere carente nel tiro da fuori, piazza un parziale di 14-0 che la porta sul +10 (25-35).
Prima sono 4 punti di Shields a ristabilire quasi immediatamente la parità e poi sono Sutton ed Hogue, assolutamente inarrestabili in avvicinamento a canestro, a far volare gli ospiti, mentre si rivede in campo anche Gutierrez.
Pesaro è letteralmente stordita, non trovando più conclusioni da fuori ed andandosi ad infrangere contro la muraglia umana avversaria sotto canestro; così, dopo che Mika interrompe l’astinenza dei suoi, la Dolomiti Energia riprende a macinare gli avversari, chiudendo il primo tempo sul +16 (27-43 con un parziale complessivo di 22-2) quando Gomes trova la prima tripla di serata dei suoi.
La partita termina di fatto dopo i primi venti minuti, perché la Vuelle ha perso ogni baldanza e non riesce più minimamente ad opporsi allo strapotere fisico avversario; la Dolomiti Energia continua infatti a presidiare la propria area ed anche quella avversaria e così trova il modo di raggiungere il massimo vantaggio sul 33-54 dopo 4:15, con la sua seconda tripla del match, ancora firmata da Gomes.
A questo punto la Dolomiti Energia alza un po’ il piede dall’acceleratore e si limita a controllare la partita, anche perché Pesaro continua ad avere le idee piuttosto annebbiate; così dopo il 38-58 siglato da Shields a 4 minuti dal termine, le squadra passano qualche minuto senza segnare, fino a quando non è Rotnei Clarke a cercare di scuotere i suoi con una tripla.
Il terzo quarto si chiude quindi sul 41-60, ma poi la Vuelle affonda ancora di più all’inizio dell’ultimo quarto, quando Trento trova continuità anche nel tiro da fuori e, con due triple consecutive firmate da Silins e Shields, si issa al nuovo massimo vantaggio dopo 2:15 minuti (43-68).
Leka chiama time out per cercare di far salvare almeno la faccia ai suoi, ma poi Silins imbuca una nuova tripla e porta i suoi al nuovo massimo vantaggio sul +28 (43-71) chiudendo definitivamente la partita, se mai ancora Pesaro avesse ancora delle velleità di rimonta.
Trento non infierisce più e così la Vuelle ha la possibilità di ridurre un po’ il disavanzo con qualche canestro di Bertone e di un Omogbo che, dopo avere sparato a salve per tutta la partita, approfitta di qualche libertà che gli viene concessa per rimpinguare n po’ il suo tabellino, senza però evitare i fischi che gli piovono dalle tribune.
Gli ultimi minuti sono così di puro garbage time, con Pesaro a rientrare fino al -15 finale (62-77) e Shields a rimpinguare il suo personale tabellino fino a diventare il migliore marcatore dei suoi.
Victoria Libertas Pesaro – Dolomiti Energia Trento 62-77
Parziali: 17-15; 10-28; 14-17; 21-17
Progressione 17-15; 27-33; 41-60
Mvp: il collettivo si rivela ancora una volta l’arma in più di coach Buscaglia, ma contro gli impauriti pesaresi chi ha potuto fare la voce rossa più di tutti è stato l’implacabile Sutton, uomo ovunque della Dolomiti Energia, autore di 14 punti con 7/9 complessivo al tiro, conditi son 7 rimbalzi e 3 recuperi e, soprattutto, una sensazione di onnipotenza sugli avversari
Wvp: contro degli avversari così fisici coach Leka sperava che Omogbo potesse farsi valere con il suo atletismo, invece l’ala di origine nigeriana ha indispettito il pubblico di casa incaponendosi in soluzioni senza senso dalla distanza e sistemando il suo tabellino solo nel finale dopo essere stato un ectoplasma per almeno tre quarti di match
Giulio Pasolini