Pensa se non ci avessi provato. E’ il titolo dell’autobiografia di Valentino Rossi e calza a pennello per il Santa Lucia, che esce a testa alta, altissima, dalla semifinale scudetto contro Cantù. La Briantea si impone 64-55 in gara tre, dopo un match duro, agonistico fino all’estremo, combattuto su ogni pallone, su entrambi i lati del campo e che è vissuto sul filo del rasoio fino al 56-55 firmato da un Carlos Vera, alla migliore prestazione della sua esperienza italiana. Poi Sagar e Carossino hanno scavato il solco decisivo, ma i brianzoli si sono imposti grazie al grande talento di Berdun e Esteche. I gialloblù hanno disputato una serie di livello assoluto e forse proprio nell’ultima sfida hanno chiuso al massimo delle loro possibilità, facendo soffrire fino alla sirena finale i campioni d’Italia nonostante un PalaFamila infuocato.
Che la squadra di Fabio Castellucci non sia entrata in campo con il timore reverenziale lo si comprende fin dai primi palloni, con Fares ottimo sotto canestro e una difesa che chiude bene gli spazi. Dall’8 pari Cantù mette a segno il primo minibreak con Raourahi e Berdun, ma Di Monte e Stupenengo rispondono e mandano i capitolini sul riposo sotto 15-12.
Nel secondo quarto arriva il momento più difficile per Roma, che subisce un parziale di 10-2, ma Stupenengo, Cavagnini e Vera non mollano l’avversario e riportano il Santa Lucia sotto 25-20. Il differenziale si stabilizza: Cantù non riesce più a trovare il canestro facilmente e i capitolini riescono a chiudere sui veloci contropiedi degli avversari: si va sul riposo con il punteggio di 30-26.
Dopo la pausa le squadre rientrano in campo bloccate in attacco. Purtroppo arriva il quarto fallo di Fares, costretto a lasciare il campo e Cantù ne approfitta lanciandosi avanti con un parziale di 8-2 (38-28). Roma vacilla ma non cade, e Carlos Vera sale in cattedra: lo spagnolo è scatenato e trascina i suoi verso il recupero. Il Santa Lucia piazza un 7-2 di parziale, ma Berdun fa vedere tutto il suo talento e il quarto termina 46-39.
Iniziano gli ultimi 10 minuti, Stupenengo e Vera fanno capire che c’è ancora un mondo che deve passare, prima di alzare bandiera bianca. Fares segna il 48-44, ma il lungo gialloblù esce per cinque falli poco dopo, sul 50-48. Berdun inventa canestri, ma Vera e Cavagnini con 4’ da giocare, accorciano fino ad una lunghezza di differenza (53-52). Esteche inventa una tripla clamorosa, ma Vera è scatenato e con 2 liberi riporta Roma a -1 (56-55) con 2’24” di gioco. Solo in questo momento il Santa Lucia, che rimane anche senza Muino, perde il contatto e non riesce più a rientrare, consentendo agli avversari di guadagnarsi la finale, termina 64-55
Tra i romani, oltre ai 21 punti di Vera, le statistiche registrano 12 punti per Stupenengo, 10 e 14 rimbalzi per Cavagnini e 8 per Fares. I gialloblù non hanno comunque finito la loro stagione.
Da giovedì 26 a domenica 29 i capitolini saranno infatti impegnati nelle finali di Euroleague di Badajoz, in Spagna insieme alle altre 7 qualificate, ma questa è un’altra storia.
UnipolSai Briantea84 Cantù – Santa Lucia Basket 64-55
Parziali: 15-12; 30-26; 46-39; 64-55
Ufficio stampa Santa Lucia Basket