L’Assigeco Piacenza ha travolto il Cuore Napoli Basket, come forse era ampiamente prevedibile. Qui il tabellino dell’altro play out retrocessione della A2 di questa stagione. La Virtus Roma ha battuto i Roseto Sharks, ma ha faticato ben al di là di quel che recita il punteggio finale, 91 ad 83.
Perché Roseto è squadra migliore di quel che la sua classifica in un girone molto difficile come quello Est ha raccontato alla fine della stagione regolare. Perché la Virtus Roma si è concessa qualche distrazione di troppo in difesa cui sono seguite pause in attacco come sempre accade nel gioco della pallacanestro. Ancora una volta ha prevalso l’equilibrio di Piero Bucchi in attacco dove i tiri da due sono stati il doppio di quelli da tre. E dove insieme a Thomas e Roberts, 25 punti per uno, si è issato Landi con 20 punti. In tre 75 punti e 27 rimbalzi (rispettivamente 11,9 e 7) sui 41 totali della squadra
Primo quarto. Le firme della Virtus sono subito quelle ma c’è anche Baldasso molto attento e riflessivo tanto che la sua tripla arriva dopo una bella imbeccata di Thomas alla fine di un bel giro palla contro la difesa schierata di Roseto. Gli Sharks però hanno un buon piano partita: sanno che il solo Roberts può tenere sotto le plance e dunque iniziano col dar palla a Ogide ed ai lunghi che quando non trovano modo di concludere sono bravi a scaricare fuori per la discreta batteria di tiratori. Il punteggio si alza subito, 12 a 9 per Roma dopo 5 minuti di gioco e Carlino e Contento per Roseto ancora non sono del tutto in partita. C’è però Roberto Casagrande, l’ex di giornata che ad 1’50” dal termine firma il sorpasso di Roseto sul 16 a 18 e poi di nuovo sul 18 a 20. Chiude il quarto Landi, ed è un segnale, prima che Contento metta un libero che manda al primo riposo sul 21 pari. Attacchi migliori delle difese, Roma colpisce bene da fuori e con Roberts, Roseto trova spazio al centro dell’area romana.
Secondo quarto. Lee Roberts torna in campo dopo una botta al ginocchio che lo aveva fermato negli ultimi due minuti del primo quarto – aveva fermato anche il cuore dei tifosi romani in verità visto come stava giocando – e si rimette al lavoro come se niente fosse, anzi meglio. Perché dopo che Roma non ha pagato dazio più di tanto ad un antisportivo di Raucci, il centro americano firma cinque punti (due canestri più un libero che portano Roma sul più 4, 30 a 26, e danno il via al primo tentativo di allungo. Parente mette la tripla del 33 a 28 ma Roseto ha sempre un giocatore libero per rispondere subito sempre da 3 che sia Marulli o il lungo Ogide che ha mano educata anche nello specifico. Si viaggia così col punteggio che oscilla tra i cinque ed i tre punti di vantaggio per la Virtus, Thomas protagonista della seconda parte di quarto per i padroni di casa e Contento che comincia la sua personale serata-show con le triple. Chiusura all’intervallo lungo sul 45 a 42.
Terzo quarto. Landi, Roberts, Thomas e Baldasso fanno la voce grossa in 3 minuti ed aggrediscono la partita, 53 a 44. La Virtus è padrona dell’attacco e finalmente anche della sua zona difensiva, Roseto dà l’idea di sbandare definitivamente quando Chessa – finalmente – segna i suoi primi due punti, 55 a 45 con 6′ e 30″ per chiudere la frazione. Ma lo stesso numero 10 romano commette uno sciocco antisportivo e benchè gli Sharks ancora una volta non ne approfittino in pieno (solo due liberi di Baldasso) la difesa Virtus prende paura come dicono a Genova e l’attacco fa cose brutte. Di contro Roseto con la forza dei nervi e la bravura di Contento si esalta ed a 2’25” dalla sirenza Matt Carlino segna la tripla del 59 a 62. Gelo al Palazetto dello sport di Roma. Parziale di 4 a 14 per gli ospiti. Ma Thomas e Roberts si caricano la squadra sulle spalle e segnano due triple di seguito ed è subito 65 a 62 e poi Thomas dalla lunetta chiama tutti a raccolta per l’ultimo intervallo sul 69 a 62.
Quarto quarto. Lo apre Filloy!! con una tripla dalla parabola così dritta che nopn sembra possa entrare ed è di nuovo più dieci, 72-62 ma c’è Contento, e di nuovo Thomas con 5 punti di fila, 77 a 65 con 6 minuti e 50″ da giocare. E’ fatta. No Perché Carlino segna da tre dopo tre liberi di Landi ( alla fine 9 su 9 per il lungo di Potenza dalla linea della carità) e siamo 79 a 71. Allora Baldasso e Roberts fanno l’ennesimo gioco a due play-pivot (è andata benissimo per tutta la gara questa giocata) e sono ancora 10 le lunghezze di vantaggio di Roma. Ma è i momento di Dibonaventura che a 4’46” porta Roseto sul meno 4, 81 a 77 con canestro più libero dopo una bella cosa di Ogide. E non basta perché altri due liberi di Marulli fanno 81-79 a 3 minuti. Paura. Qui risolve tutto Aristide Landi, prima con due tiri liberi e poi con una tripla, 87 ad 81 a 30 secondi dalla fine. Bucchi si rilassa, Dipaolantonio pensa al ritorno di giovedì 3 maggio.
Eduardo Lubrano