Brescia, 6 Maggio 2018 – Una vittoria sofferta, forse anche troppo considerando il fatto che Torino è venuta a Brescia senza motivazioni e con un campionato di fatto già finito e senza più obiettivi se non quello di ben figurare, mentre Brescia si giocava il terzo posto in classifica. Una vittoria che comunque dà la certezza aritmetica a Brescia del terzo posto finale in quella che di fatto è una grandissima stagione per la compagine lombarda.
Torino si presenta a Brescia senza il mattatore di coppa Italia Aleksander Vujacic e tiene a riposo anche Diante Garrett schierando così un quintetto con Giuseppe Poeta, Andre Jones, Deron Washington, Valerio Mazzola e Trevor Mbakwe. Brescia dal canto suo spedisce in tribuna Dario Hunt e inizia il martch con Luca Vitali, Lee Moore, Michele Vitali, Marcus Landry e Benjamin Ortner.
Nel primo quarto la Germani mette subito in chiaro le sue intenzioni e si prende subito la doppia cifra di vantaggio sui piemontesi sul 18-8 a 3 minuti dal termine con Benjamin Ortner sugli scudi che si erge a protagonista. Preso il vantaggio iniziale, Brescia controlla il match mantenendo il gap costante fino alla fine del parziale che si chiude sul 21-11.
Nel secondo quarto la Leonessa con le seconde linee in campo allunga ancora e sospinta da Fall e Sacchetti si porta sul 30-13 dopo solo 2 minuti di gioco. Torino approfitta della situazione falli di Brescia già in bonus per tornare sotto la doppia cifra di svantaggio sul -9 ma due triple di Landry e Cotton riportano il tabellone sul 44-29. Il buzzer-beater di Sacchetti sulla sirena porta al termine il secondo parziale sul 48-34.
Nel terzo quarto la Fiat dà segni di ripresa e con un parziale di 11-0 si riavvicina fino al singolo possesso di svantaggio sul 48-45 e ricucendo addirittura fino al a pareggiare i conti sul 58 pari nell’ultimo minuto del parziale. La tripla di Cotton consente comunque a Brescia di chiudere avanti 64-61.
Nell’ultimo quarto la partita sale ulteriormente d’intensità, Andre Jones continua a trivellare la retina dalla distanza e riporta sotto Torino fino al 67-66. Bryce Cotton risponde dalla distanza in quello che ormai di fatto si è trasformato un po’ in uno show uno contro uno tra Andre Jones e Bryce Cotton. Abdel Fall deve lasciare il campo per raggiunto limite di falli. Nel maggior momento di difficoltà sale in cattedra Cotton e riporta la Leonessa in fuga sul 77-68. Inspiegabilmente coach Diana richiama in panchina un incandescente Cotton e Torino si rifà sotto 77-75. A 10 secondi dalla fine Torino si trova a inseguire 82-81 e si vede costretta a mandare in lunetta Cotton che però ne mette soltanto 1 su 2 e lascia a Torino il tiro della vittoria con 83-81 sul tabellone e 10 secondi da giocare. Andre Jones manda sul ferro la tripla della vittoria ma Deron Washington arpiona il rimbalzo offensivo e realizza da sotto mandando la partita all’over-time sul 83-83.
Nell’over-time Torino riparte con l’ennesima tripla a bersaglio di Andre Jones e anche grazie al fallo tecnico fischiato a Michele Vitali la Fiat si ritrova avanti 83-87 e allunga poi fino al 85-90. Tre belle difese della Germani unitamente a una tripla di Moss, un gioco da 3 di Cotton e uno di Sacchetti non trasformato riportano Brescia avanti 93-90. Torino manda in lunetta prima Luca Vitali e poi Moss che non sbagliano e la Leonessa si ritrova avanti 97-94 quando mancano 14 secondi al termine con Torino che ha la palla per il potenziale secondo over-time. Le squadre ricorrono al fallo sistematico e dalla lunetta è Brescia a uscirne vincitrice 98-95 in quella che è stata una vittoria forse fin troppo sudata rispetto i pronostici della vigilia per i ragazzi di coach Diana.
Si conclude così 98-95 per la Germani basket Brescia Leonessa che sudando le proverbiali sette camicie riesce nell’obiettivo di garantirsi il terzo posto aritmetico e può andare a Pistoia a giocare senza l’assillo di dover vincere a tutti i costi e permettersi di far riposare alcuni big in vista degli imminenti play-off che dovrebbero vedere Varese come avversaria al primo turno.
SALA STAMPA
PAOLO GALBIATI
“Questa sconfitta è un rimpianto enorme, mi dispiace molto per i ragazzi perché sono encomiabili perché si impegnano e non mollano mai. Noi siamo venuti qui senza il play-maker titolare e la guardia titolare contro Brescia che comunque voleva vendicare la finale di coppa Italia e giocava per prendersi il terzo posto aritmetico. Faccio un grande in bocca al lupo a Brescia per i play-off”.
ANDREA DIANA
“Una vittoria che doveva arrivare. Siamo orgogliosi di aver raggiunto un traguardo storico per la città di Brescia, un terzo posto nella regolar season è qualcosa da festeggiare. Ora inizia un altro campionato e dobbiamo proiettarci già a preparare i play-off. Abbiamo sofferto nella seconda parte di partita dove abbiamo calato il ritmo e permesso a una squadra che ha giocatori di talento come Torino di rientrare. Cotton si sta inserendo nella squadra e ci sarà di grande aiuto nei play-off, ad un certo punto ho dovuto toglierlo perché era stanco ed aveva bisogno di riposare. Dalla quinta all’ottava della classifica le squadre si equivalgono e sono tutte squadre di altissimo livello, quindi che sia Varese o un’altra squadra cambia poco, sappiamo che i play-off sono un altro campionato, si gioca ogni due giorni e l’intensità è diversa”.
Germani Basket Brescia Leonessa – Fiat Torino 98-95
Parziali: (21-11; 27-23; 16-27; 19-22; 15-12)
Progressione: (21-11; 48-34; 64-61; 83-83; 98-95)
MVP: Bryce Cotton, stasera caldissimo. Quando entra in striscia è inarrestabile, mette a referto 23 punti con 7 assist tirando con buone percentuali: 5/7 da 2, 3/8 da 3 e 4/5 dalla lunetta per un 27 di valutazione in soli 24 minuti d’impiego. Ora che sta entrando in sintonia con i compagni e sta imparando i giochi del coach rischia di diventare l’arma in più per la Germani che ai play-off potrebbe rivelarsi decisiva.
WVP: Nobel Boungou Colo, praticamente invisibile nei 20 minuti in campo, si prende pochissime responsabilità. Non incide in una partita dove comunque tutti i suoi compagni di squadra sono riusciti a mettersi in luce.
Si ringrazia P. Cotugno per il contributo fotografico
Andrea Buffoli