Non è facile interrompere un rapporto dopo 5 anni ma così è, dopo un periodo così lungo ed intenso, Gianluca Lulli e la Pallacanestro Palestrina si separano. Non è facile descrivere questa sensazione perchè da un lato c’è un ragazzo che, dalla cittadina preneste nella quale è nato e cresciuto agonisticamente, è assurto ai fasti della cronaca sportiva di Lega A da giocatore e che dopo ha portato la squadra arancio-verde in alto.
Un record importante anche se ottenuto in Serie B, ben 110 vittorie su 151 gare disputate che hanno collocato la Pallacanestro Palestrina tra le squadre più vincenti del centro Italia e che hanno ormai collocato Gianluca Lulli come il coach più vincente del team preneste nel recente vissuto.
Nessuna vittoria in termini di trofei ma una sequela di ottimi risultati connaturati alle manifestazioni disputate, collezionando due semifinali, due finali, due partecipazioni all’atto conclusivo della Coppa Italia, più strisce vincenti storiche tra cui un intero girone d’andata imbattuto. Il tutto poi, e questo aspetto va rimarcato, senza dover sborsare cifre pazzesche: ottimo risultato con il giusto investimento, cosa chiedere di più?
In questi 5 anni Gianluca Lulli non si è solo limitato ad allenare e condurre la squadra della Pallacanestro Palestrina ma si è reso sempre disponibile nel dopo-gara per tifosi, stampa e per chiunque volesse avvicinarlo per un parere, una domanda ed un confronto, segno di un carisma e di una leadership poco usuale a questi livelli. A dirla in breve, Gianluca Lulli ha dunque sfatato la frase-proverbio che recita dire, con una frequenza decisa, che “Nemo propheta in patria!”
E’ certo quindi che questa separazione sarà nei fatti ma non nei sentimenti e nella voglia di sentirsi legati ancora, eppoi le strade del basket sono infinite e non ci stupiremmo se Gianluca Lulli e la Pallacanestro Palestrina un domani dovessero riabbracciarsi per tornare a vincere sui parquet d’Italia.
GRAZIE Gianluca!