Groningen, 30 giugno 2018 – Italbasket in Olanda, più precisamente a Groningen, per definire la classifica finale del primo girone di questa fase di qualificazione al Mondiale FIBA in Cina 2019. Ok, il primo posto nel girone e la qualificazione alla seconda fase sono già in tasca però paradossalmente non è un vantaggio per gli Azzurri: quello che conta sono i due punti da portare in dote a settembre, quando comincerà il secondo e decisivo girone verso il Mondiale FIBA 2019. Non conta nulla nemmeno il +18 rifilato agli Orange a Treviso in febbraio. Pertanto, dopo la sconfitta casalinga di Trieste contro la Croazia, l’Italbasket ha come unico obiettivo quello di chiudere il girone D con 5 vittorie.
La vigilia è trascorsa in assoluta armonia, clima ideale dunque per la gara che domani vedrà l’Italbasket impegnata alle ore 18:00 alla Martini Plaza di Groningen e, come consuetuidne, dopo l’allenamento serale Meo ha comunicato i 12 giocatori che scenderanno in campo: out Amedeo Della Valle per uno stato influenzale, Simone Fontecchio e Raphael Gaspardo.
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Ecco le parole del coach ad inquadrare la sfida di domani:
“Non è mia abitudine fare calcoli prima del previsto. Siamo alla seconda fase, lo so, ma il nostro lavoro in questo primo step è ancora da concludere. Domani ci aspetta una partita non semplice, contro una squadra di giocatori aggressivi e di stazza. Gli olandesi vanno tutti a rimbalzo e noi dovremo essere bravi a non concederne tanti come invece abbiamo fatto all’andata (44, n.d.r). Dopo il match contro i croati abbiamo qualche piccolo acciacco e ieri abbiamo utilizzato l’allenamento per recuperare mentre oggi sul parquet siamo stati più intensi. I miei ragazzi non dovranno patire la pressione e mettere in campo le qualità che hanno”.
La notizia del giorno è l’esordio di Nico Mannion che all’età di 17 anni, 3 mesi e 17 giorni sarà il quarto giocatore più giovane di sempre a vestire la maglia Azzurra (più giovani di lui, seppure di pochi mesi, solo Vinicio Nesti negli anni ’40, Dino Meneghin negli anni ‘60 ed Alessandro Riminucci negli anni ’50).
“Nico ha qualcosa in più rispetto ad altri della sua età – spiega Meo – a partire da due gambe fuori dal comune. Ha talento e finora ha mostrato cose interessanti in allenamento. Domani lo testeremo in partita. Ha fatto una scelta importate decidendo di vestire la maglia dell’Italia e vogliamo che cresca nel modo giusto”.
Poi, dopo questa bella notizia perchè l’esordio di un talento puro e cristallino come Nico Mannion è sempre una gran bella nuova per il nostro asfittico movimento, ecco le parole, sincere e spontanee in riferimento alla possibilità di vedere a settembre, Danilo Gallinari, in Azzurro:
“Lo sto dicendo dall’inizio di questa avventura, non mi va di parlare dei giocatori che non ci sono. Voglio focalizzarmi sulla squadra che ho e che mi sta dando ottime soddisfazioni. Ho chiamato Danilo così come ho chiamato gli altri. Pensavo che avesse voglia di tornare in Nazionale ma quando l’ho sentito ho trovato una chiusura totale. Mi ha detto che in questa finestra sarebbe stato out per via della mano e che il 25 agosto (inizio del raduno Azzurro in vista delle partite di settembre, n.d.r.) dovrà essere a Los Angeles. Questo è tutto ciò che telegraficamente mi ha detto”.
I 12 Azzurri per i Paesi Bassi*
#1 Niccolò Mannion (2001, 188, G, Pinnacle High School)
#4 Pietro Aradori (1988, 196, A, Segafredo Virtus Bologna)
#6 Paul Biligha (1990, 200, C, Umana Reyer Venezia)
#7 Luca Vitali (1986, 201, P, Germani Basket Brescia)
#12 Ariel Filloy (1987, 190, P, Sidigas Avellino)
#16 Amedeo Tessitori (1994, 208, C, Eurotrend Biella)
#23 Awudu Abass (1993, 200, A, EA7 Emporio Armani Milano)
#27 Stefano Tonut (1993, 194, G, Umana Reyer Venezia)
#31 Michele Vitali (1991, 196, G, Germani Basket Brescia)
#32 Christian Burns (1985, 203, A/C, Red October Cantù)
#33 Achille Polonara (1991, 205, A, Banco di Sardegna Sassari)
#41 Brian Sacchetti (1986, 200, A, Germani Basket Brescia)
I giocatori a disposizione
#00 Amedeo Della Valle (1993, 194, G, Grissin Bon Reggio Emilia)
#10 Raphael Gaspardo (1993, 207, A, The Flexx Pistoia)
#13 Simone Fontecchio (1995, 203, A, Vanoli Cremona)
*Le squadre di club si riferiscono all’ultima stagione sportiva
Due parole due su Danilo Gallinari e su queste sue frasi che, sinceramente, lasciano per certi versi stupiti ma direi soprattutto amareggiati. Dando per scontato la sincerità di Meo Sacchetti sulla quale c’è poco da discutere e della legittimità del giocatore di perorare il proprio interesse, non sarebbe il caso (vero Presidente Petrucci?), che qualcuno della FIP prenda “il toro per le corna” e dia il benservito ad un giocatore che, proprio vs l’Olanda l’anno scorso a Trento, con quella figuraccia generata, provocata e messa in scena da lui stesso, dimostrò la sua completa inadeguatezza mentale e fare il leader di un gruppo che, in verità, nessuno gli ha mai riconosciuto ma che credeva in lui? Siamo chiari e sinceri, anche Noi: nessuno discute le qualità tecniche e fisiche del talento di Sant’Angelo Lodigiano ma vogliamo parlare della sua REALE, CONCRETA VOGLIA di giocare con e per la Nazionale Italiana? Il pugno di Trento è stato un gravissimo errore ma, per l’amor del cielo, siamo tutti umani e possiamo sbagliare. Semmai è peggio quanto ebbe poi a dichiarare il nostro, qualche tempo tempo, affermando che non capiva il perchè tutti i giocatori Azzurri, o quasi, non gli stettero vicino nel “dopo”…Qualora qualcuno non comprendesse bene qualche dato statistico essenziale per definire la grandezza di un atleta, ricordo che Danilo Gallinari, giocatore a dir poco FANTASTICO, se non unico nel suo genere, al momento vanta nel suo palmares personale una medaglia di bronzo agli Europei U18M nel 2005. Ora, augurandogli con tutto il cuore che egli possa già da questa stagione vincere un titolo NBA, non sarebbe il caso di prendere atto che Danilo Gallinari e la vittoria sono due cose non propriamente allineate e convergenti? Un perdente di successo, ecco chi è Danilo Gallinari e non me ne vogliano i suoi fans sparsi in tutta Italia ma questo è. E sarebbe il caso che ne prendessero atto anche a Via di Vitorchiano evitando salamelecchi, genuflessioni prossime o future, verso quei giocatori italiani, indubbiamente di spessore tecnico elevatissimo, che però in sincera lealtà dimostrano la loro genuina voglia di non essere quasi mai pronti a dare il massimo per la propria Nazionale.
Fabrizio Noto/FRED