Domani, mercoledì 18 luglio alle ore 15:45, l’Italbasket U20M incontra la nazionale ellenica nella sfida che vale un posto tra le prime otto del continente. Ci siamo dunque, terminata la fase eliminatoria con uno score positivo di 3 w vs 1 L, l’Italbasket U20M se la vedrà proprio contro la Grecia che, nonostante sia la squadra detentrice del titolo vinto proprio a Creta lo scorso anno, non appare uno scoglio insormontabile in questi FIBA Europe tedeschi.
In effetti, a vedere i greci in questa manifestazione regolare agevolmente solo la Romania al debutto ma poi cedere sia ai padroni di casa della Germania (76-82), che perdere di schianto proprio vs Israele (106-84), i rivali della finale dello scorso anno a Creta, finale che li incoronò campioni battendo in finale appunto Israele per 65-56, non appaiono affatto la bella, solida e compatta Grecia guidata dal mancino del Paok Vassilis Charalampopoulos dell’anno scorso. Ma guai a sottovalutare una squadra che tradizionalmente quando incontra l’Italbasket riesce sempre a dare quel qualcosa in più che forse sino a ieri, vs tedeschi ed israeliani, non sono riusciti a dare. Certo, a Creta lo scorso anno il team padrone di casa sembrava giocare “in missione”, disputando a volte alcune gare di livello assoluto ma si sa, anno dopo anno le squadre giovanili cambiano pelle come cambia il vento: c’è chi va via per i livelli di età ed arrivano altri ragazzi.
In questa manifestazione tedesca FIBA U20M invece ci sono le squadre reduci dalla precedente classe U19M dello scorso anno più magari qualche sotto-età della scorsa stagione. I greci, rispetto a Creta 2017, hanno mantenuto in squadra Michail Lountzis e Ioannis Agravanis ma hanno cambiato coachin’, oggi l’head coach è Ioannis Kastritis che ha rilevato il vittorioso Ilias Papatheodorou. Ma mentre il primo è uno dei perni della squadra (viaggiando anche a 13 p.ti/gara), il secondo balbetta abbastanza. Non balbettano affatto l’Aek Dimitris Moraitis (guardia da 17,3 p.ti/gara, 6° miglior marcatore del torneo), come Georgios e Panagiotis Kalaitzakis (Pana il primo e 15,7 p.ti/gara, Aris il secondo ed 11 p.ti/gara), oltre a Vassilis Christidis con 9 p.ti/gara.

Alessandro Pajola in azione
Punti deboli? Questa Grecia è sempre un cliente temibile in una sfida secca ma concede molto in difesa non avendo dei veri e propri specialisti. Però segna molto, una media in queste tre gare di 84 p.ti, segno che anche i 15 assist a partita indicano come il gioco e la voglia di passarsi la palla ci sia, eccome. Attenzione poi al gioco interno, il 60,7% fa capire come l’Italbasket U20M di coach Eugenio Dalmasson debba o possa anche concedere qualcosa dall’arco agli avversari (31% al momento per gli ellenici), ma come debba evitare categoricamente di difendere con disattenzione nei pressi o dentro l’area.
La difesa, giah, la difesa. Forse è questo il tallone d’Achille della squadra U19M vice-campione del mondo in Egitto dello scorso anno. Nelle tre gare vs Svezia, Serbia soprattutto, ma anche a sprazzi vs i volenterosi ma non fastidiosi islandesi, i ragazzi di coach Dalmasson non hanno brillato per le letture difensive da opporre all’avversario di turno. Poca concentrazione a volte, segno che tanti dei ragazzi in maglia Azzurra devono appunto ancora maturare mentalmente. Però domani, se si vuole ritornare nel gotha delle prime 8 del continente dopo la figuraccia di Creta, sarà indispensabile maggiore applicazione e dedizione spalle a canestro. I greci sono temibili quando attaccano, quasi cinque uomini in doppia cifra al momento e se non si difende come si dovrebbe, si potrebbe anche prendere una paga mica da ridere!
In attacco l’Italbasket U20M c’è, o meglio, appare un pò meno casinista del solito. A costo di sembrare noioso, vs Svezia e d Islanda non si può certo dire che gli Azzurri abbiano trovato dinanzi una montagna complessa da scalare anche se, sia chiaro, nulla è facile nel basket vs nessuno. Ma nella gara persa con un pò di mala suerte anche vs la Serbia di un sol punto, e dopo aver giocato un testa a testa per quasi 40′ di gioco, la squadra ha tenuto mentalmente in modo egregio ed ha tenuto botta ad una squadra che non dava punti di riferimento in attacco potendo disporre di una serie straordinaria di atleti lunghi, agili e che portavano spesso la minaccia partendo da lontano, mettendo in crisi a volte la staticità fisica di qualche azzurro.

Alessandro Lever vs i serbi
In attacco dicevo l’Italbasket U20M di questo Europeo può contare su due bei prospetti a mio avviso del presente come Alessandro Lever (16 p.ti/gara), e Davide Moretti (15 p.ti/gara integratosi bene nonostante sia nel gruppo da poco), oltre a contare sul solito attacco-alveare nel quale Tommaso Oxilia e Lorenzo Bucarelli, seppure in modo completamente diverso, spiccano per continuità e con punte di eccellenza a volte anche in Davide Denegri, purtroppo in serata negativa vs i serbi che ne hanno mortificato le percentuali di realizzazione. Ci sarebbero poi anche Andrea Mezzanotte, il lungo di Treviglio che potrebbe anche colpire da tre, che però sembra ancora un pò troppo “leggero” fisicamente ed acerbo, per non parlare di Guglielmo “Psyco” Caruso, un vero mistero del nostro basket: lungo, agile, con bei movimenti e buon talento ma troppo svogliato in certi frangenti al punto da domandarsi se il ragazzo si renda conto del suo enorme potenziale.
Sarà una bella sfida comunque, augurandoci di passare questo scoglio greco che potrebbe anche infondere coraggio e maggiore convinzione ad un Alessandro Pajola, play deputato che però sembra un pò troppo scolastico a volte (bene però con i suoi 4 assist/gara), ad un Alessandro Simioni roccioso ma poco continuo e ad un Michele Antelli un pò sottotono, in attesa che anche Omar Dieng dia anche il suo contributo.
Infine, ecco le dichiarazioni di coach Eugenio Dalmasson che riassume il torneo disputato ad oggi ma proiettato alla sfida vs i greci:
“I risultati della prima fase ci lusingano, e sono contento per i ragazzi che da un mese stanno lavorando duramente. Contro la Serbia potevamo anche vincere e ci è scappata per un soffio ma la partita ha detto che rispetto a qualche settimana fa, quando facemmo fatica nel torneo di Istanbul, abbiamo fatto molti progressi. Le gare contro Svezia e Islanda non sono state banali, soprattutto nell’approccio. Il primo impegno all’Europeo riserva sempre un po’ di insidie mentre giocare con una squadra sulla carta meno attrezzata può portare a distrazioni. Nulla di tutto ciò e arriviamo alla seconda fase con tanta fiducia”.
“Gli ellenici sono una squadra sempre pronta alla battaglia sportiva, che corre, ha spirito e tenacia. Tengono i ritmi alti e hanno giocatori pericolosi dal perimetro. Senza contare che sono campioni uscenti e vorranno vender cara la pelle. Noi però vogliamo pensare soprattutto alle nostre capacità per far un altro step in avanti. Siamo fiduciosi e vogliamo arrivare dove l’Italia merita di essere, ovvero almeno tra le prime otto squadre in Europa”.
In bocca al lupo agli Azzurri dunque, gara da seguire in diretta live sul canale YouTube della FIFA o sulla pagina Facebook dell’Italbasket.
I 12 Azzurri di coach Dalmasson*
Michele Antelli (’98, 184, P, Agribertocchi Orzinuovi)
Matteo Berti (’98, 211, A/C, Segafredo Bologna)
Lorenzo Bucarelli (’98, 195, A, Pasta Cellino Cagliari)
Guglielmo Caruso (’99, 205, A/C, Cuore Basket Napoli)
Davide Denegri (’98, 184, P, Novipiù Casalemonferrato)
Omar Dieng (’00, 200, A, Scaligera Basket Verona)
Alessandro Lever (’98, A/C, 206, Grand Canyon University)
Davide Moretti (’98, 188, P, Texas Tech)
Andrea Mezzanotte (’98, 207, A, Remer Treviglio)
Tommaso Oxilia (’98, 200, A, Assigeco Casalpusterlengo)
Alessandro Pajola (’99, 193, P, Segafredo Bologna)
Alessandro Simioni (’98, 204, C, “A. Costa” Imola Basket)
* Le squadre di club si riferiscono all’ultima stagione sportiva
Fabrizio Noto/FRED