Roma, 6 giugno 2018 – Finalmente si fa sul serio! Da domani, domenica 7 ottobre alle ore 18:00, si riaprono le porte del palcoscenico cittadino più importante e più amato della città per questa Virtus Roma “in missione”, che vuole il ritorno in Lega A dopo 3 anni di purgatorio, oscillanti tra paure di ulteriori declassamenti e sogni inappagati per una promozione impossibile da portare in casa. Partirà dunque il nuovo campionato di Serie A2 per i ragazzi di coach Piero Bucchi nonostante ieri sera si sia vissuto, per ragioni televisive, la prima gara in anticipo di questa stagione a Casale Monferrato (per la cronaca, Novipiù Casale-Latina Basket 94-81 con i pari favoriti piemontesi alla vittoria finale del campionato in buona salute), tra aspettative elevate, sogni di gloria e desiderio di scoprire quanto questa Virtus Roma sia già con i giri giusti del motore.
Per la piccola riserva indiana che segue però con tanto amore e passione le sorti dell’Urbe, ridotta ormai a numeri da Serie B in termini di presenze all’evento sportivo in proporzione alla città di Roma, sarà un riaprirsi completo del cuore, il PalaLottomatica rappresenta per loro più che un vessillo e di una bandiera, è il luogo dei ricordi languidi e struggenti, delle giocate dei tanti campioni che hanno calcato il magico legno di questo impianto, difficile spiegarlo nella sua totalità (chi volesse può approfondire il tema basandosi sull’ottimo libro scritto nel 2013 da Cristiano Baccini “Gate 7”), quindi atteniamoci ai fatti, possibilmente alla cronaca, cercando di non indugiare troppo nelle spremute di cuore.
La nuova dirigenza (con la Famiglia Toti non esclusa dal tavolo del comando ma certamente non più dominante come ieri, in attesa di un addio definitivo atteso da tempo), ne è consapevole, per questo il PalaLottomatica tornerà ad essere la casa della Virtus Roma per 3 stagioni e per questa ragione essa stessa ha dato un nuovo impulso sul piano dell’impegno nei gangli della comunicazione socials del club, compiendo passi avanti di un livello encomiabile ed apprezzabile. Peccato però dover rimarcare, con dispiacere, l’assenza totale di un “Media Day” prima di domani, di una giornata cioè di presentazione ufficiale della squadra non tanto alla stampa quanto ai tifosi, come accade di solito in tutte le altre piazze o come invece accaduto in passato. Mi auguro ovviamente che questa carenza sia stata solo una grave dimenticanza e nulla più, spero. Solo il tempo ci dirà se anche questo vuoto verrà colmato, impensabile pensare di riempire il PalaLottomatica solo con le vittorie, cara Nuova Dirigenza, bisogna anche “pompare” l’evento, i socials sono molto ma molto importanti ma non bastano, ok?
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Domani quindi parte questo viaggio che la Virtus Roma vuole termini a fine aprile 2019 con la promozione diretta in Lega A, senza passare dai Playoff, un’occasione che non accadeva da tempo in Serie A2, un’opportunità da cogliere al volo. La squadra guidata dalla polizza assicurativa Piero Bucchi, che consente quindi anche deviazioni in corsa d’opera da parte di qualche componente nel roster ma con la certezza che potranno essere corrette al meglio, ha fatto intravedere in questo precampionato, comunque complesso nella gestione (il roster si allena al completo solo dal 17-18 settembre), molte cose buone in questo mese con le vittorie ottenute ma anche nelle sconfitte, si pensi infatti alla doppia L subita però da una Happy Casa Brindisi, cioè un team di Lega A, nelle quali la Virtus Roma ha fatto vedere bene cosa può fare qualora messa davanti a squadre o situazioni molto difficili. Da segnalare anche la bella vittoria nel derby vs la Leonis Roma di domenica scorsa, non tanto per la vittoria in se quanto come la Virtus Roma abbia saputo opporsi ad una delle migliori squadre del girone che, a mio modesto parere, rischia di essere la vera mina vagante del girone insieme alla Givova Scafati.
Basata su nuovi arrivi per tre undicesimi, con una coppia di americani decisamente fuori categoria per superiorità rispetto alla concorrenza, la Virtus Roma edizione 2018-19 fonda la sua essenza di gioco sul classico asse play-pivot nelle figure di Nic Moore ed Henry Sims. Le altre concorrenti nel girone ovest hanno più o meno tutte almeno un ottimo giocatore americano-straniero in squadra, due no o meglio, forse nel corso del campionato il secondo straniero si paleserà nelle sue doti ma di per se questo dato di fatto già mette l’Urbe in condizioni di un privilegio enorme tattico a bocce ferme. Un gran bel dilemma per gli avversari i quali dovranno occuparsi (direi più preoccuparsi), di tenere a bada la coppia dei colored mentre a questo punto la base restante tricolore del roster dovrà aggiungere qualità e sostanza. Come se non bastasse, ottima comunque l’idea che credo abbia guidato lo spirito della costruzione di questo roster: alzare cioè l’asticella della qualità con degli americani di caratura superiore spingerà a migliorare il rendimento degli italians che, mai come in questo caso, saranno il vero ago della bilancia su i due lati del campo!
Questa è la teoria. La pratica la vedremo sul campo. Intanto domani si comincia con dinanzi l’avversaria più morbida e tranquilla che si potesse pensare d’incontrare, la neo-promossa BPC Virtus Cassino, in un derby doppio, regionale e virtussino dal sapore assoluto di novità. Mi perdoneranno i tifosi ciociari ma ritengo i rossoblu la squadra più debole del girone Ovest anche se poi, come scritto sopra, l’ultima voce spetterà al campo. Ma nello scorrere il roster della squadra allenata da Luca Vettese (un caso più unico che raro nel mondo del nostro sport essendo Vettese il coach della Virtus Cassino dall’anno della fondazione del club cassinate, cioè incessantemente dal 2011), la sua composizione risulta essere composta da molti giovani di buone speranze eccezione fatta per Davide Raucci, ex-Virtus Roma nella scorsa stagione, come il totem Simone Bagnoli, ex-Virtus Roma pure lui ma ben 11 anni fa per una vita agonistica spesa con soddisfazioni nelle minors. Esattamente poi come Tommaso Ingrosso o Dario Masciarelli e Luca Castelluccia, quest’ultimi in grado di vedere molto bene la retina dai 6,75 se lasciati indisturbati. La coppia straniera è invece composta dal 22enne rookie Antino Jackson e dal conosciuto Dalton Pepper, ex-Rieti ma anche lui ex-Virtus Roma nel 2016 senza mai vedere però il campo. Pepper non è un vero e proprio realizzatore ma è un buon giocatore più votato ad essere uomo squadra, il disegno del roster cassinate è stato composto con la logica del Platoon System alla Zare Markoski, un alveare che punterà molto sulla solidità mentale, sull’entusiasmo per questa grande avventura, la prima nella storia del club.
Personalmente osserverò comunque con grande, grande simpatia questa Virtus Cassino perchè il nuovo nello sport deve sempre visto come foriero di positivà. Eppoi la consapevolezza di non essere in missione come la Virtus Roma bensì di pensare solo a giocare, senza troppe falle nella mente, farà giocare i ragazzi di Luca Vettese con minor apprensione, possibilmente regalandosi e regalando quelle soddisfazioni che i giocatori ed i loro tifosi meritano, i conti li faremo alla fine, per domani ovviamente pronostico chiuso.
Ma attenzione, come anche dichiaratomi Piero Bucchi giovedì 4 ottobre in questa intervista, molto dipenderà anche dall’approccio che avrà la sua Virtus Roma, un approccio consono allo spirito di San Francesco per evitare brutte e fragorose sorprese, idee riprese comunque in queste sue dichiarazioni prima del match:
«I ragazzi sentono l’appuntamento con l’esordio molto vicino e lo si vede dal loro linguaggio del corpo: hanno grande voglia di cimentarsi in questo campionato. Giocare la prima in casa sarà da una parte emozionante ma dall’altra anche molto importante, ci servirà approcciare in modo molto concentrato e umile perché abbiamo di fronte una squadra costruita molto bene. Cassino è una buona squadra, con buona fisicità, giocatori esperti tra cui Raucci che conosciamo bene, un veterano come Bagnoli e un americano esperto della categoria come Pepper: ci sono tante buone individualità e dovremo prestare grande attenzione perché è una squadra con un ottimo potenziale».
Arbitri: Roberto Radaelli (Rho), Alessandro Saraceni (Zola Predosa) e Daniele Calella (Bologna).
Fabrizio Noto/FRED