Siena, 14 ottobre 2018 – A Siena ormai è Palio.
Come forse qualcuno saprà il Comune ha deliberato per un Palio straordinario, che monopolizzerà l’attenzione della totalità dei cittadini nella settimana ventura.
Proprio per questo motivo la vittoria odierna della Mens Sana assume ancora più importanza: Siena trionfa, prima di fermarsi in attesa della Carriera del 20 ottobre prossimo.
La partita segue un binario ben preciso: Rieti subito avanti e i biancoverdi a inseguire. Già nel primo tempo possiamo ritrovare ottimi spunti tattici, dalla zona 3-2 di Siena a quella 2-3 dei reatini.
Fra le fila della Mens Sana Siena nel primo tempo si salvano in pochi.
“Bobo” Prandin, se è vero come è vero che ogni partita è una storia a sé, meriterebbe un capitolo a parte: un guerriero che può insegnare pallacanestro; Poletti si dimostra fondamentale e potenzialmente capace di tantissime varianti offensive. La Zeus Energy, dal canto suo trova tantissima linfa da Tomasini e Toscano.
Nel secondo tempo il registro continua a non cambiare, con la squadra laziale che arriva anche a +15. Da segnalare Frazier e Jones non incisivi come potrebbero: l’impressione è che in campo facciano più scena di quanto realmente contribuiscano alla squadra.
Nell’ultima frazione la squadra di casa, guidata da Morais si rifà sotto.
Coach Moretti, col suo continuo turbinio di cambi trova energie fresche da praticamente tutti i suoi giocatori, fino ad agguantare il pareggio a 5” dalla fine: AJ Pacher, con un jumper dalla media, tutt’altro che banale firma il 73-73.
Nel primo tempo supplementare coach Rossi perde subito Tomasini per 5 falli, e la squadra accusa psicologicamente il colpo. La Mens Sana ora prova a gestire il vantaggio accumulato, ma pecca di ingenuità e dopo una rimessa sbagliata, ed una infrazione di 24” dà addirittura a Carenza la possibilità di mandare la partita al 2° overtime. Il tiro del trentenne italiano viene però respinto dal ferro, e il PalaEstra può tornare ad esultare fra le mura amiche.
La Mens Sana appare notevolmente trasformata rispetto allo scorso anno. Negli anni passati sembrava mancare un certo spirito di sacrificio e la voglia di lottare. La squadra di coach Moretti invece sembra volersi riappropriare di un certo spirito proletario che ha contraddistinto tutte le grandi formazioni biancoverdi della storia.
Per chi scrive restano tuttavia dei dubbi per quanto riguarda la gestione dei cambi di coach Rossi. Se il collega toscano aveva praticamente sempre qualcuno sul cubo dei cambi, Rossi avrebbe potuto gestire meglio la sua panchina: i suoi ragazzi sono arrivati evidentemente stanchi in fondo alla partita, contro una formazione che invece aveva ancora benzina.
Il -3 di penalizzazione certamente non aiuta la Mens Sana Siena, ma se queste sono le premesse di sicuro questi ragazzi entreranno nel cuore dei tifosi biancoverdi, che da troppi anni aspettano una squadra di cui innamorarsi e che li faccia sognare.
Adesso la testa va alla difficile trasferta di Casale Monferrato.
Ma, come si suole dire a Siena, “ci si penserà dopo il Palio”.
Emanuele Giorgi