Roma, 23 ottobre 2018 – Mercoledì 24 ottobre alle ore 20:45 al PalaLottomatica in Roma, per il 4° turno del torneo di Serie A2 girone Ovest, andrà in scena per la quinta volta il derby cestistico della storia più recente del basket romano tra i padroni di casa della Virtus Roma e gli ospiti della Leonis Roma, una partita che a detta della maggior parte degli addetti ai lavori, in fin dei conti, vale solo una vittoria e nulla più.
Non è vero, non date retta a chi scrive queste cose od a chi ve lo dice a parole in queste ore dell’immediata vigilia, questo derby romano di pallacanestro invece vale parecchio, anzi molto per entrambe le contendenti: per la classifica, per il prestigio, per la voglia di dimostrare all’avversario di essere superiore, per un senso di simpatica antipatia tra le due dirigenze che di fatto sorridono vicendevolmente l’una all’altra ma che in realtà si mal sopportano sotto diversi punti di vista.
In fin dei conti siamo a Roma, città di cuore e di sentimenti forti, di passioni che sgorgano a volte incontrollate e che nello sport da sempre si associa a quanto accade attorno al calcio. Certo, la tradizione quasi centenaria tra le due fazioni calcistiche non può essere associata a questa tenzone molto giovane tra Virtus Roma e Leonis Eurobasket Roma, una volta anche amiche ed alleate quando la Virtus veleggiava in Lega A ed il team biancoblu in Serie B.

Fanti della Leonis vs Thomas by Tiberi
Ma poi è notorio, nella vita le cose cambiano oggettivamente, in questo caso più per demeriti della Virtus Roma dell’Ing. Claudio Toti che per gli indubbi meriti dell’altro Presidente, Armando Buonamici, che ci crede talmente tanto affinchè la città di Roma possa avere due squadre di livello nazionale che nel 2016 raggiunge la prima, storica promozione in Serie A2. E così, il tanto auspicato da parte del sottoscritto “…Praticate l’amore sportivo, non fatevi la guerra…”, dura meno di una stagione, vissuta prima nel cercare di poter avere una sola squadra in Serie A2 proprio nell’estate del 2016, quella della tristissima autoretrocessione della Virtus Roma e dopo a darsi battaglia sul campo, comunque sempre in modo leale anche se logicamente avverso. Una vittoria per parte nella stagione 2016-17, vince all’andata l’allora Roma Gas&Power con il canestro di Deloach non annullato dall’ultimo tiro di Daniele Sandri, si prende la sua giusta rivincita la Virtus Roma al ritorno, quasi in modo perentorio con due squadre in campo con valori ed obiettivi differenti.
L’anno scorso invece, vittoria all’andata alla vigilia di Natale per la Virtus Roma vs una Leonis Eurobasket Roma già malmessa dopo premesse estive mirabolanti, miracolo sportivo al ritorno della Leonis che malgrado una guida tecnica a dir poco rivedibile come all’andata, non solo batte una Virtus Roma nervosa ed inguardabile, con già Piero Bucchi alla sua guida nei panni del Salvatore della patria, ma la supera anche nel doppio confronto con una tripla non contestata di David Brkic allo scadere, tripla che salva di fatto una disastrata tecnicamente Leonis dalla roulette dei Playout condannandoci invece i cugini che, con merito resteranno in Serie A2 vs Roseto.
Questa è una versione in pillole di quanto accaduto in questi primi due anni e 4 gare totali di questa rivalità sportiva sul campo. Fuori dal campo invece questa estate la situazione si è un pò inasprita. Casus belli è il Palazzetto dello sport chiuso per lavori di adeguamento e quindi impossibilitato ad essere utilizzato per le gare interne da entrambe (in pochi sanno forse che in tutti questi anni si è giocato nell’impianto messo in piedi per le Olimpiadi di Roma ’60 costantemente in deroga…), avrebbe dovuto spingere le due squadre ad allearsi per trovare una soluzione comune. Niente da fare, nessun accordo tra l’altro vaticinato proprio dalle righe di questo sito in tempi non sospetti, quindi cordialità a denti stretti tra le due contendenti e Virtus Roma al PalaLottomatica e Leonis Roma al Ponte Grande di Ferentino in attesa di un proprio campo alla nuova Fiera di Roma.

La palla a due dell’ultimo derby di aprile 2018 vinto dall’Eurobasket
Ma almeno qualcosa di positivo è scaturito da questa rivalità sana e viva, e cioè la costruzione questa estate di due squadre che promettono di fare bene anzi, più che bene in questa stagione. La Virtus Roma addirittura puntando direttamente alla promozione diretta in base al nuovo regolamento della Serie A2, allestendo una squadra decisamente molto interessante mentre la Leonis Eurobasket Roma, non fidandosi più delle squadre fatte sulla carta come lo scorso anno, molto più cautamente ha preferito un profilo più basso ma allestendo anche lei una squadra solida e che potrebbe puntare in alto.
C’è tutto insomma affinchè mercoledì 24 ci si possa gustare una gran bella gara di pallacanestro, in un palcoscenico degno di questo nome. Da un lato la voglia dei padroni di casa della Virtus Roma di continuare il nuovo percorso intrapreso sabato scorso a Biella, dimostrando di avere sangue e carattere e non di essere la pallida copia di se stessa andata in scena a Bergamo, presuntuosa e senza voglia di sporcarsi le mani. Dall’altro lato del campo gli ospiti da calendario (e sino a dicembre anche di fatto), che giorno dopo giorno affinano identità, intesa e coesione per un roster che non ha, ad esempio, due stranieri così importanti per la categoria come Nic Moore ed Henry Sims (quest’ultimo sempre in doppia doppia dall’inizio della stagione), ma che inizia a trovare le gerarchie e gli automatismi offensivi producendo un gioco forse poco continuo ed appariscente ma molto redditizio con gente come Alessandro Amici, Abdel Fall e Damian Hollis più Nick “Sputafuoco” Zeisloft, orchestrato da un silenzioso ma fondamentale Alessandro Piazza.
Due squadre che hanno in panchina due allenatori così bravi ma anche così diversi nel loro modo di “vivere” la pallacanestro. Da un lato c’è il reale valore aggiunto della Virtus Roma, al secolo Piero Bucchi, un uomo di basket ormai così navigato ed esperto a queste latitudini che fa valere la sua esperienza e conoscenza del gioco quasi come se fosse un giocatore che va in campo e segna 30 punti a gara: capire come poter ribaltare la difficile gara di Biella sabato scorso è stato un piccolo clinic per chi volesse imparare questo bellissimo mestiere del coachin’, e non aggiungo altro!
Dalla parte biancoblu invece c’è il milanese più romano che c’è, al secolo Fabio Corbani. Uomo sanguigno, verace, coach della Virtus Roma sino ad ottobre 2017 ed anch’egli profondo conoscitore di questa categoria, Fabio Corbani sta modellando questa Leonis Eurobasket Roma realmente giorno dopo giorno, senza dover a tutti i costi riproporre lo stesso bel gioco così rapido, abile ed intenso proprio di due anni fa alla Virtus. Si dice che gli allenatori si dividano in due grandi categorie: coloro che praticano più o meno sempre lo stesso gioco, a prescindere dai giocatori che hanno, e coloro che invece costruiscono situazioni e giochi a seconda del roster che hanno a disposizione. Bene, Fabio Corbani appartiene alla seconda categoria, quella dei coaches che studiano gli uomini a disposizione per farli rendere al meglio. Non è quindi un caso che in questa Leonis ci siano diversi suoi ex-giocatori avuti in epoche differenti in altre esperienze, oggi decisamente più maturi e consapevoli di prima, un’arma in più da giocarsi in campo.
Difficile infine poter prevedere che tipo di gara possa essere. Da un lato abbiamo una Virtus Roma che oltre all’asse Moore-Sims, dovrà avere molto di più dal trio Landi–Saccaggi–Santiangeli, ad oggi un pò troppo “up&down” come prestazioni singole mentre Daniele Sandri e Tommy Baldasso tutto sommato sono in linea con le relative aspettative. Occhio ad Amar Alibegovic, in crescita alla luce di quanto visto a Biella mentre Massimo Chessa forse sta soffrendo un pò il non sentirsi più protagonista come invece era ai tempo proprio di Corbani, ma la qualità dell’esterno sardo non sono in discussione e proprio mercoledì sera potrebbe dimostrarlo. Comunque servirà una prestazione molto coscienziosa ed oculata, non lasciare troppo spazio ad esempio sul perimetro a Nick Zeisloft, che se sputasse fuoco come vs Agrigento, sarebbero dolori veri per la vittoria finale e tamponare le qualità di un Alessandro Amici, ultimamente vero fulcro del gioco biancoblu. Inoltre la Leonis potrebbe “strappare” proprio se l’Urbe si facesse prendere dall’ansia qualora la gara non si mettesse nei giusti binari, giocare al PalaLottomatica può essere un vantaggio per molti versi ma può anche essere un boomerang in termini di pressione ed aspettative dei tifosi.

Coach Corbani ora in Leonis by Federico
Dall’altro lato del campo invece la Leonis Eurobasket Roma dovrà occuparsi e preoccuparsi in primis di Henry Sims (e chi sennò?), in queste prime gare la difesa dei biancoblu ha sofferto i centri avversari, gente come Andrea Renzi a Trapani, un pò meno del solito Justin Tuoyo vs Tortona ed abbastanza Jalen Cannon vs Agrigento. Occorre quindi fare molta attenzione al centro virtussino senza dimenticare la possibilità che egli sa e può anche servire molto bene la palla, come visto a Biella. La Leonis inoltre dovrà fare molta attenzione al perimetro, Nic Moore può essere letale come anche la batteria dei tiratori virtussini, lestissimi a ribaltare le azioni in transizione.
Comunque sia, un banco di prova importante per entrambe: la Virtus Roma che si troverà davanti una squadra di tutto rispetto, la prima di un certo peso in questa prima parte di stagione, per saggiarne consistenza ed ambizioni mentre la Leonis Eurobasket Roma dovrà, dopo la sconfitta di Trapani, dimostrare i progressi visti in campo nelle due vittorie casalinghe fuori dal campo di casa, ora bisogna far vedere che si può vincere anche su di un campo così difficile ed al cospetto di una delle big del campionato dopo aver matato Tortona (che proprio ieri ha esonerato Lorenzo Pansa per sostituirlo con Marco Ramondino). Speriamo solo sia un gran spettacolo di pubblico e di gioco!
Fabrizio Noto/FRED
forse più eccitante