PORTO SAN GIORGIO (AP) – Atmosfere tetre in quel del PalaSavelli di Porto San Giorgio, dove la Fabi Shoes si ripresenta al proprio pubblico dopo una serie aperta di quattro sconfitte e con innumerevoli problemi a martoriarla. L’avversario odierno sarebbe quello della grandi occasioni, la Virtus Bologna è formazione storica dal blasone pesante e con un palmares infinito ed in altri tempi, neppure troppo lontani, la partecipazione sarebbe stata massiccia e la tensione a mille. Oggi invece si giocherà in un palas con molti vuoti in tribuna e col pubblico che ha preferito altri spettacoli all’attuale Fabi. Andrebbe fatta una seria riflessione su questo argomento, su come per esempio è stato presentato il ritorno a Montegranaro di Pillastrini e sulle aspettative riguardo alla partecipazione del pubblico da parte della dirigenza, ma oggi non è tempo di bilanci di questo genere, c’è una partita , possibilmente da vincere, sicuramente da giocare con spirito diverso dalle ultime disastrose uscite.
La Fabi presenta il neo arrivato Toolson, deve rinunciare all’acciaccato Maestranzi ed al malato perenne Musli; recupera, ahimè Allan Ray mentre la Virtus di coach Lardo si presenta al gran completo guidata dall’indimenticato ex Valerio Amoroso, salutato da un grande applauso al momento delle presentazioni.
Parte bene Toolson subito a segno da tre, ma Koponen risponde da par suo con due canestri in fila. La Virtus viaggia che è un piacere in attacco e dopo 3 minuti è già 5-11 per i bianconeri con il finlandese già a 7 punti e Pillastrini costretto al primo time-out. La Fabi fatica ad entrare nei giochi d’attacco per il pressing della Virtus, prova ad avvicinarsi a canestro ma Homan e Sanikidze fanno buona guardia ed i bianconeri si mantengono avanti, 11-15 a 4′ e 30″ dal primo intervallo. Primi cambi per Lardo con Amoroso subito a segno, dentro anche Ray, ma con risultati opposti. Una tripla di Rivers dà il massimo vantaggio alla Virtus , 13-20 a 2 giri di lancette dal primo stop. Toolson fa due falli in un amen e si siede in panchina mentre il tempo si chiude sul 15-20, con la Fabi bloccata in attacco che spreca un paio di occasioni per riavvicinarsi.
Il secondo quarto inizia con le difese più aggressive ma la Virtus è sempre un passo avanti e con due triple consecutive scava il solco del primo vero break, 17-28 con 7′ da giocare nel secondo periodo. Cavaliero e Ray riavvicinano la Fabi, poi Cinciarini ruba un contropiede e confeziona un 7-0 che induce Lardo a chiamare subito time-out. Pillastrini abbassa il quintetto, giostrando Antonutti da numero 4 ed alza il pressing, la mossa frutta un’altro recupero con facile canestro di Cinciarini e la partita è completamente riaperta. Antonutti firma il pari ed il Palas si infiamma con la partita che adesso si gioca punto a punto. Ivanov dalla lunetta completa la rimonta e con 2′ e 30″ da giocare la Fabi mette il naso avanti, 33-32. Si siede Cinciarini, anima della rimonta Sutor, sostituito da Ray che alterna buone cose a stupidaggini apocalittiche, ma la Fabi tiene in difesa ed il quarto si conclude sul 35 pari fissato da un tap-in schiacciata di Sanikidze sulla sirena.
Un primo tempo dai due volti, dieci minuti soft in perfetto stile Fabi consegnano l’inerzia iniziale alla Virtus, sospinta da Koponen e Homan ed un secondo quarto dove invece i gialloblu sono riusciti a mordere in difesa ed hanno ricucito lo strappo fallendo anche alcune occasioni per cercare l’allungo. Tra gli uomini di Pillastrini positivi i due lunghi e Cinciarini, a fasi alterne gli altri con il neo arrivato Toolson troppo presto gravato di falli.
Ford apre il secondo tempo in fade away ma Rivers risponde e la partita non si sblocca. I bianconeri sembrano meno sciolti che nella prima frazione, ma la Fabi fatica in attacco e non decolla. La Virtus si incarta in attacco e con tre perse consecutive manda la Fabi sul 42-38, massimo vantaggio con 6′ da giocare nel terzo quarto. La Sutor avrebbe l’inerzia dalla sua in questa fase, ma non ne approfitta e con scelte scriteriate in attacco regala un 8-0 agli avversari che riportano l’inerzia dalla parte bolognese, 42-46. Le rotazioni ridotte della Fabi cominciano a farsi sentire, manca la lucidità sopratutto in attacco, la Fabi lotta e si sbatte in difesa, ma la Virtus sente l’odore del sangue, accelera in attacco e stringe le maglie in difesa. Esce Ray tra i fischi ed il coach, per difenderlo innesca un battibecco con la curva a partita in corso. La Fabi si aggrappa a Cinciarini, vero capitano, ma è alle corde: 44-52 a 1′ e 30″ e quando Winston schiaccia il +10 Virtus a poco più di un minuto all’ultima sirena, sembra che sia il preludio ad un finale svaccato come ormai ci ha abituato questa squadra. Cavaliero non ci sta e prova a scuotere i suoi con un gioco da 3 punti che tiene ancora in piedi la Fabi ed i gialloblu, barcollanti ed aggrappati alle corde non vogliono andare al tappeto, si scuotono e piazzano un controparziale di 6-0 per chiudere il quarto sul 50-54.
Toolson con 2 triple in fila riapre i giochi ad inizio quarto periodo 56-56 e comincia una nuova partita. Il neo arrivato si esalta e riporta avanti i suoi in una bolgia infernale. Ivanov fa 2+1 e porta di nuovo la Fabi a +3, 61-58 a 7′ dal termine con Lardo che vuole parlarci su. La battaglia diventa aspra e nella bolgia si esalta il coraggio dei ragazzi gialloblu. Alla ripresa Gailius pareggia e si viaggia sul filo del rasoio con la partita in bilico pronta a cadere da una parte o dall’altra e con l’impressione che saranno i nervi e gli episodi a deciderla. Il time out di Lardo ha l’effetto di affievolire la spinta emotiva dei gialloblu che in attacco ricominciano a faticare. Rientra Ray dopo i fischi e produce subito un bel 2+1 che riporta avanti la Fabi, ma in difesa fa acqua e non a caso Rivers, ben controllato fin ad allora, replica subito insaccando 7 punti in fila e sparigliando l’equilibrio con Pillastrini che chiama l’ultimo time out. Ray riporta i suoi ad un possesso di distanza ed Ivanov accorcia ulteriormente , 70-71 a 22″ dalla fine, con i gialloblu che non ne vogliono sapere di mollare. Comincia la lotteria dei liberi, e su una rimessa dal time out la Fabi riconquista il pallone con 17″ sul cronometro ma la palla della vittoria viene consegnata a Ray che commette l’ennesima stupidaggine della sua dannosa stagione alla Sutor, si fa stoppare e riconsegna alla Virtus due liberi che Sanikidze insacca puntualmente. Si chiude sul 72-75 tra i fischi del pubblico che ha visto vanificarsi una rimonta bellissima dalla solita ennesima palla persa di Allan Ray, pervicacemente tenuto in campo e designato per l’ultimo tiro da coach Pillastrini che inspiegabilmente ha dato ad un giocatore, pesantemente osteggiato ed in palese difficoltà emotiva, il pallone della possibile vittoria.
Vince con merito la Virtus, che ha interpretato in maniera lineare la contesa, che ha attaccato cercando di evidenziare le debolezze di una Fabi che, a parte i soliti noti, Pillastrini-Ray, ha interpretato la paritita in maniera positiva, lottando su ogni pallone e non mollando mai, anche quando le energie erano al lumicino e la spia della riserva al rosso fisso. Buona la prova di Rivers che quando si è trovato contro Ray ha maramaldeggiato, assiema a Koponen, nonchè Homan e Sanikidze che hanno retto l’impatto dei lunghi gialloblu. Tra le fila della Fabi, buona prova corale di quasi tutti gli elementi con Ivanov, Cinciarini e Cavaliero gladiatorii e debutto più che promettente di Toolson, peccato per la rimonta abortita, con chiunque altro in panchina e senza Ray in campo, probabilmente racconteremo un’altra storia.
Fabi Shoes Montegranaro-Canadian Solar Bologna 72-75
Progressione: 20-15 ; 35-35 ; 50-54 ; 72-75
Parziali: 15-20 ; 20-15 ; 15-19 ; 22-21
Quintetti iniziali.
Fabi: Cinciarini, Cavaliero, Toolson, Ivanov, Ford.
Canadian Solar: Poeta, Rivers, Koponen, Sanikidze, Homan
MVP: Va scelto tra i vincitori e tra le fila virtussine Rivers è quello che ha dato il la alla fuga decisiva segnando 7 punti negli ultimi 3 minuti e indirizzando la gara verso Bologna
WVP: Stavolta la palma , se così si può chiamare, non va ad un giocatore ma ad un allenatore, coach Pillastrini le ha proprio provate tutte per perderla e quei birichini dei suoi giocatori a momenti gli rovinavano la festa con quella rimonta nel finale, per sua fortuna il suo pupillo Ray non tradisce mai.
Arbitri: Sabetta, Begnis, Barni
Spettatori: 2900 per un incasso di 8000 Euro.
Francesco Andrenacci