Il professor Aza Nikolic, che ha allenato molte squadre in carriera ma non l’Olimpia e nemmeno l’ex Armata Rossa, sarebbe stato certamente d’accordo con il titolo di questo articolo visto che ne è l’ispiratore; d’altra parte la classica mucca che riempie il secchio per poi rovesciarlo con un calcio è immagine efficace per fotografare in poche parole questa partita che Milano aveva in pugno e che si è lasciata sfuggire in un ultimo quarto che ha fatto vedere ai giocatori biancorossi perché il Cska quasi ogni anno si gioca le Final 4.
Dopo i primi due quarti molto equilibrati, dove l’Olimpia fabbricava molti buoni tiri specie con Bertans da dietro l’arco e il Cska non era da meno con Clyburn e Hunter a far male da vicino ai milanesi , si arrivava ai momenti clou : prima la fuga milanese sul +13 e poi la rimonta furiosa dei moscoviti aiutata anche dalla stanchezza di casa Olimpia.
Il momentum della gara che ha di fatto girato l’inerzia è stata la tripla di De Colo all’uscita del time out chiesto da Itoudis con i russi sotto di 13 punti. Un canestro preso per disattenzione certo, ma talmente clamoroso per come si è svolta l’azione da aver lasciato scorie nella mente dei giocatori di Milano, tant’è vero che nei minuti seguenti il Cska ha piazzato un 10-0 di parziale andando alla pausa di fine terzo quarto sotto solo di 3.
E poi tanti altri piccoli particolari: due rimbalzi sanguinosi lasciati ad Hines, perse banali in attacco tentando più le cose difficili che quelle facili.
Nell’ultimo quarto comunque si è avuta la netta sensazione di una difesa moscovita ben diversa dai precedenti 30 minuti. Soglia dell’attenzione ed intensità di livello playoff che ha permesso anche di recuperare palloni (o di farli perdere) risultati alla fine decisivi con Milano che si è dovuta sudare ogni singolo canestro.
D’altra parte l’Olimpia sotto canestro ha Kuzminskas, Brooks e Tarczewski che sono atletici ma non fisici e il Cska con Hines, Hunter e Peters ha messo in campo oltre che fisicità ed atletismo molto mestiere che conta sempre parecchio nelle battaglie sotto canestro in partite punto a punto.
Credo che Pianigiani se ne sia accorto e spero che, stante la sfiducia in Burns in Eurolega, si inizi a scandagliare il mercato per aggiungere un ala-pivot che sopperisca a questa mancanza. (a breve su questi schermi troverete un articolo sul mercato Olimpia– nds).
Certo l’assenza di Nedovic come preventivato si è sentita parecchio ma di sicuro ora il coach milanese dovrà subirsi le critiche oltre che per aver spremuto oltremodo Mike James e Micov arrivati boccheggianti nel finale anche per non aver utilizzato i vari Burns, Della Valle, Cinciarini e Fontecchio.
Il confronto con Itoudis è impietoso: il coach greco ha fatto assaggiare il parquet a tutti anche se per pochissimi minuti agli ultimi 3 della rotazione, ma gli altri 9 sono stati gestiti ruotandoli di più. Questo alla fine ha pagato dividendi ed è giusto sottolinearlo, anche in considerazione del fatto che giocare tantissimo adesso potrebbe essere un bel boomerang in primavera.
Ripeto ciò che ho scritto le settimane scorse anche dopo le vittorie dell’AX. Io proverei a coinvolgere tutti, ma Pianigiani la pensa diversamente e finora i risultati sono con lui anche se non in questa partita; qualche minuto a Burns a far a sportellate ,a Della Valle per vedere se imbroccava una striscia di triple o a Cinciarini per far tirare il fiato a James erano quasi doverosi, ma tireremo le somme più avanti.
Stasera si è visto un James più dedito a mettere in ritmo i compagni (12 assist) anche se sarà bene lavori sul tiro da 3 punti; nelle ultime 4 partite tra campionato e coppa siamo arrivati a un ben poco lusinghiero 4/28….peggio del peggior Ale Gentile. Serve un cambio di rotta per non rischiare ad Istanbul.
Sicuramente però sia il buon Simone e il suo staff che tutti i tifosi si aspettano un contributo diverso da parte della panchina,praticamente composta da Kuzminskas e Jerrells dato che i pivot si spartiscono equamente il minutaggio: il lituano alterna ottime partite ad altre catastrofiche tipo questa: non è mai stato un mostro di continuità ma deve sforzarsi per avere meno up&down.
Capitolo CJ55: teniamo buona la questione del ritardo di preparazione, rimane sempre il dubbio che insieme a James non possa giocare. Dovesse continuare così diventerebbe un problema (risolvibile,il mondo è pieno di ottime combo guard) ma diamogli ancora tempo, se lo merita.
A parte questa questione comunque Milano ha dimostrato che se il gap con la corazzata russa non è ancora del tutto colmato di certo è stato ridimensionato rispetto agli anni scorsi. La strada dunque è quella giusta e per un ulteriore verifica dovremo aspettare settimana prossima quando in casa del Darussafaka (in procinto di ingaggiare l’ex Theodore) sarà vietato sbagliare.
La squadra russa comunque ha dimostrato che ha nel trio di tenori De Colo-Higgins e Rodriguez il suo punto di forza , i due pivot Hines e Hunter le certezze con Clyburn a dare atletismo e talento e la sorpresa (fino a un certo punto) Peters a dare concretezza e tiro da lontano.
Il resto ad oggi incide poco o nulla(Hackett mvp, ma per Milano…..) e la cosa fa specie visto che si sta parlando di giocatori del calibro di Vorontsevich ad esempio, ritenuto fino a 2 mesi fa uno dei top europei nel ruolo. Probabile che nello specifico abbia problemi fisici ma comunque la panchina in generale sembra un po’ a corto di talento, non mi stupirei di un intervento futuro sul mercato.
Un ultima nota personale: non fosse stato per la tripla inutilissima a un secondo dalla fine di Micov avrei azzeccato risultato esatto ed MVP. Leggere per credere https://all-around.net/2018/11/08/turkish-airlines-euroleague-round-6-olimpia-cska-larmata-rossa-trionfera/
Amici scommettitori, non fateci l’abitudine…..
Garbin Cristiano
@garbo75