[b]VARESE[/b] – al PalaWhirlpool di Masnago arriva la Vanoli Cremona, per una partita che anche quest’anno ha un peso specifico elevatissimo nei discorsi salvezza, mettendo la vincitrice in una posizione di relativa tranquillità rispetto alle inseguitrici Teramo e Brindisi.
Prima dell’inizio l’intero palazzo osserva un minuto di silenzio particolarmente toccante, in rispettosa memoria di coach Tarcisio Vaghi e del militare Massimo Ranzani, entrambi scomparsi in quest’ultima settimana.
Partita che inizia con parecchi errori da ambo le parti, Varese recupera più palloni sotto i tabelloni ma fatica a far girare la palla con Rannikko; l’ingresso di Stipcevic sembra portare un miglioramento ma le percentuali restano basse ed i primi punti sono tutti della coppia Goss-Slay.
Il primo quarto si chiude sul 16-19 ed i primi minuti del secondo periodo seguono lo stesso canovaccio, fatto di poca intensità ed errori banali da ambo le parti, con Cremona che tuttavia sembra schierata meglio in difesa; Mahoric chiede tempismo sulle chiusure interne ed ottiene una buona copertura sui giochi in post basso e sui passaggi in lob per i lunghi biancorossi, permettendo a Varese di far viaggiare la palla solo su linee esterne .
Ron Slay scalda la mano ed il pubblico con due canestri consecutivi, che portano al 25-24 con la tredicesima marcatura dell’ala americana; una serie di sorpassi e contro-sorpassi indica un aumento d’intensità, con gli arbitri che permettono un gioco rude e fisico sotto i due tabelloni.
La tripla di Rannikko fissa il punteggio sul 36-33 della pausa, da notare il 34% complessivo di Varese ed il 38% di Cremona.
Il terzo quarto non brilla per spettacolarità e non passerà certo agli annali del basket, ma a livello difensivo si vedono due squadre ben impostate nel chiudere gli spazi interni, anche se i due attacchi fanno di tutto per facilitarle, sbagliando anche gli appoggi più semplici; il 17° punto di Slay chiude il periodo sul 50-51 in favore degli ospiti.
La gara sale ulteriormente di tono negli ultimi 10 minuti ed a 5 dalla fine il tabellone dice 60-64 dopo la tripla di Rowland (11/20 da 3 per gli ospiti, con 5/6 di un mortifero Drozdov fino a quel momento).
Dopo il [i]timeout[/i] di Recalcati è Goss a riavvicinare Varese con un’ennesima tripla (63-64 con entrambe le formazioni che tirano meglio dall’arco che da dentro l’area).
Si entra negli ultimi 2′ di gioco con Varese che ha ancora un fallo da spendere, mentre Cremona è già in bonus col fallo che permette a Slay di pareggiare i conti a quota 64.
Un’azione difensiva abbastanza dubbia di Kangur (diciamo pure che era fallo su Rowland) permette all’ala estone di involarsi per la schiacciata del 66-64.
Dopo alcune azioni concitate è nuovamente Drozdov a segnare dall’arco allo scadere dei 24”, imitato da Goss a 42” dalla fine (70-67).
Perkovic accorcia dalla lunetta (70-69) con 31” sul cronometro, Varese gestisce palla con Stipcevic e subisce fallo da Perkovic a 12” dal termine; il play croato segna entrambi i liberi e sul 72-69 Mahoric chiama [i]timeout[/i] per parlare con i suoi e ripartire con una rimessa da metà campo.
Il coach sloveno non ordina di cercare la tripla, preferendo una penetrazione di Rowland per poi rimandare in lunetta Goss, che però segna e a 5” dalla fine è lo stesso Rowland a ritrovarsi in lunetta; il play “bulgaro” sbaglia i 2 liberi e sul rimbalzo è Slay ad agguantare il pallone, chiudendo la gara dalla lunetta e fissando il punteggio sul 76-71.
Varese conquista due punti d’oro e raggiunge Cremona a quota 18, distanziando di 6 lunghezze i fanalini di coda Teramo e Brindisi; se la squadra dovesse ritrovare piena fiducia in se stessa, andando a giocare lontano da Masnago con lo stesso spirito combattivo che mostra tra le mura amiche, l’aggancio alla zona playoff sarebbe ancora possibile.
Cremona deve invece rammaricarsi per aver sprecato 6 punti di vantaggio a 4 minuti dalla fine e per aver smesso di cercare il gioco interno nei secondi 20 minuti di gioco; da qui la differenza nel numero di tiri liberi assegnati, statistica fatta notare da Mahoric in conferenza stampa, quando si è lamentato dei 14 tiri di differenza (ma ben 8 derivanti dal fallo sistematico nel finale di gara).
[b]Sala stampa:[/b]
i video completi delle conferenze stampa, grazie a varesefansbasket
http://www.varesefansbasket.it/vfb_video.html
[b]Recalcati -[/b] “mi stupisce come Cremona abbia così pochi punti in classifica pur giocando una pallacanestro di altissimo livello, fatta di grande fisicità, una pallacanestro da Eurolega.
Noi siamo stati bravi a non fare mai un passo indietro anche quando ci hanno messo quei canestri da 3 che potevano incrinare le nostre certezze e convinzioni. Nel primo tempo abbiamo sbagliato molto e perso molti palloni, però eravamo avanti di 3 punti e questo lo abbiamo sottolineato nell’intervallo, indicando che comunque avevamo recuperato 10 palloni in più dei nostri avversari.
Questa era la traccia da seguire anche nel secondo tempo e l’abbiamo fatto seppur con grande fatica, perché la pallacanestro di Cremona è molto dura e fisica, ma abbiamo giocato alla pari seppur contro giocatori più grossi.
Abbiamo iniziato con quintetti piccoli, perdendo qualcosa sotto certi aspetti ma alla fine, secondo me, guadagnando più di quanto perso e questo ci deve rendere fieri di questa vittoria, che serviva alla nostra classifica ma soprattutto alla nostra fiducia, perché all’andata Cremona ci aveva letteralmente preso a schiaffi ed oggi abbiamo dimostrato di essere uomini e non bambini, potendo giocare alla pari fisicamente con loro”.
[b]Mahoric -[/b] “Avevamo la possibilità di vincere questa sera, tutto sembrava andare bene almeno finché non abbiamo commesso degli errori tecnici; il momento chiave della partita è stato quando Goss è uscito due volte consecutivamente dal blocco, segnando da 3 punti e spingendo Varese verso la vittoria.
Non mi piace vedere 12 tiri liberi contro i 26 di Varese, ho deciso di giocare con minori rotazioni stasera, usando il quintetto più Perkovic; forse alla fine questi giocatori erano stanchi ma questo dipende da una mia decisione.
L’utilizzo di Milic permetteva a Varese di mettersi a zona, ma spesso quella stessa zona è stata punita col tiro da 3 punti e per più di 30 minuti siamo stati avanti, non subendola in maniera particolare.
Perkovic ha giocato 25 minuti e Sekulic 22, nell’ultima gara Sekulic ha segnato 25 punti ed è stato il migliore in campo; i giocatori hanno anche il diritto di avere una serata negativa”
[b]Cimberio Varese – Vanoli Braga Cremona 76-71[/b]
[b]Parziali dei quarti:[/b] 16-19, 20-14, 14-18, 26-20
[b]Progressione:[/b] 16-19, 36-33, 50-51, 76-71
http://195.56.77.210/game/64318.html
[b]Cimberio Varese:[/b] Demartini ne, Goss 20 (3/7 4/5), Mian 0 (0/1 da 3), Rannikko 8 (0/1 2/3), Righetti 8 (1/2 2/5), Galanda 0 (0/1 da 3), Ryan ne, Kangur 12 (1/4 1/3), Bernardi ne, Fajardo 1 (0/5 0/1), Stipcevic 7 (1/2 1/1), Slay 20 (7/11 0/3)
[b]Vanoli Braga Cremona:[/b] Rowland 14 (4/6 2/5), Cinciarini ne, Conti ne, Sekulic 0 (0/7), Formenti 0 (0/1 da 3), D’Ercole 0 (0/1 da 3), Perkovic 14 (2/5 2/4), Milic 11 (5/10), Antonelli 0 (0/1 da 3), Foster 12 (2/2 2/5), Zacchetti ne, Drozdov 20 (1/4 6/7)
[b]Altre statistiche
Cimberio Varese:[/b] 13/32 40.6% da 2, 10/23 43.5% da 3, 20/26 76.9% ai liberi, 39 rimbalzi, 15 perse, 16 recuperate, 14 assist, 1 stoppate, 93 di valutazione, 0.92 oer, 61 punti del quintetto, 15 della panchina.
[b]Vanoli Braga Cremona:[/b] 14/34 41.2% da 2, 12/24 50% da 3, 7/12 58.3% ai liberi, 32 rimbalzi, 15 perse, 15 recuperate, 13 assist, 1 stoppate, 78 di valutazione, 0.90 oer, 57 punti del quintetto, 14 della panchina.
[b]Quintetti iniziali:[/b]
Rannikko – Goss – Kangur – Slay – Fajardo
Rowland – Foster – Drozdov – Milic – Sekulic
[b]Mvp:[/b] seppur sconfitto a fine gara, giù il cappello per Artur Drozdov, mortifero dall’arco e più volte capace di riaprire il match facendosi trovare puntuale in uscita dai blocchi…se i compagni non l’avessero trascurato così a lungo forse il punteggio finale sarebbe potuto essere ben differente.
[b]Wvp:[/b] Blagota Sekulic, buono a rimbalzo e nulla più, con uno 0/7 pesantissimo sulla coscienza…proprio lui che all’andata era stato il giustiziere del match con un 7/7; molto simile anche la prestazione di Diego Fajardo, che però ha il merito di aver piazzato delle buone chiusure difensive nei momenti chiave della gara.
[b]Arbitri:[/b]
Mattioli – Taurino – Capurro
Stefano Pozzi