Roma, 26 novembre 2018 – Nonostante si sia disputato nel weekend passato appena il 9° turno del girone d’andata della Serie A2, disputando quindi solo la prima giornata del secondo quarto attivo del campionato, i valori in classifica nei rispettivi gironi cominciano ad essere più che delineati. E se mentre ad Est l’ancora invitta Fortitudo Bologna ha già da due turni “luce” alle sue spalle, con ben due vittorie di vantaggio sulla coppia Forlì-Treviso (ma con ancora lo scontro diretto da giocarsi proprio tra forlivesì e bolognesi mentre i trevigiani han già pagato dazio alla capolista al PalaVerde), ad Ovest la classifica vede ancora la Virtus Roma in missione al comando, che tracima anche sulle rive del PalaOltrePò di Voghera, battendo a domicilio i padroni di casa della Bertram Tortona, confermandosi padrona solitaria del girone a quota 16 punti e collezionando la 7^ vittoria consecutiva, altro record nella Serie A2 che però “rischia” di essere infranto di giornata in giornata.
Anche a Voghera la Virtus Roma in missione gioca a sprazzi, quasi in modo indolente, andando anche sotto di 12 p.ti nel secondo periodo ma quando decide di accellerare nel terzo periodo del match, probabilmente dopo aver sentito le urla silenziose di coach Piero Bucchi nell’intervallo lungo, si prende la gara in modo definitivo per poi chiudere di conserva per 72-76 contro una delle squadre più attrezzate, ma anche più scalognate, del girone per la promozione diretta. Senza Capitan Luca Garri e con un Preston Knowles a meno del mezzo servizio canonico che dovrebbe servire per scendere in campo, la Bertram Tortona comunque lancia segnali di netta ripresa con Ramondino in panca, combatte da squadra di rango qual’è ma alla fine paga un prezzo salatissimo tirando molto male da tre (24%) e molto probabilmente dando addio ai sogni di promozione diretta: il terz’ultimo posto, a sole 3 vittorie in 9 gare, la pone in una situazione quasi impossibile di risalita al vertice della classifica principalmente perchè questa Virtus Roma in missione non incanta mai per tutti i 40′ di gioco (chissà se un giorno iniziasse a farlo…), ma vince sempre e soprattutto al momento non si vede nel girone chi possa fermarla.
A Roma dunque, sponda giallorossoblu, ci si gode primato e vittoria di ieri che ha un peso specifico doppio, se non triplo: vittoria di ieri ottenuta in casa di una delle più temibili avversarie nel girone e magari con un pizzico di rammarico di un aver messo al 40′ di gioco più punti tra se e l’avversaria rispetto ai 4 punti finali; vittoria conseguita con un altro protagonista come Top Scorer del match, Aristide Landi (18 p.ti e 7 rimbalzi), che conferma che se anche Henry Sims non faccia a volte cose sempre scintillanti (comunque sempre in doppia doppia con 15 p.ti e 10 rimbalzi…), con un relativo calo di forma dovuto a degli acciacchi (!?!?), la Virtus Roma in missione taglia il traguardo per prima anche a Voghera senza Nic Moore, espulso nel terzo periodo per somma di antisportivo nel primo periodo e tecnico appunto nel terzo.
Domanda, retorica forse: se la Virtus Roma in missione vince in trasferta vs una Bertram Tortona convalescente ma in ripresa con un Sims “malmesso”, impossibilitato in settimana ad allenarsi e che va comunque in doppia doppia; se ogni domenica vince le gare sempre con un Top scorer diverso; se può fare a meno per buona parte del match anche di Nic Moore per battere Tortona in casa ed anche di Andrea Saccaggi ancora fermo ai box, cosa devono “inventarsi” le avversarie per batterla?
La domanda forse la potrebbe dare l’Azimut Bergamo di coach Sandro Dell’Agnello che, domenica dopo domenica, quando la si attende al varco, vince sul campo con continuità e smentendo i suoi potenziali detrattori alla “tanto non dura!” con gare da applausi. Abbarbicata al secondo posto con 14 p.ti, i lombardi espugnano nientepopodimenochè il temibilissimo PalaConad di Trapani per 84-90 nel quale ad oggi la 2B Control Trapani aveva battuto la qualunque, mica le scartine (Leonis Roma, Casale Monferrato e Tortona). Grazie ad un Terrence Roderick d’accogliere ormai tra gli Avengers (40, ripeto 40 punti e 10 rimbalzi!!), i gialloneri restano attaccati alla Virtus Roma in missione come il classico gatto aggrappatosi con le unghie alle zone intime. Squadra rognosissima d’affrontare questa Azimut per chiunque ma anche “graziata” da Cameron Ayers che se a Roma aveva fatto vedere cose mirabili, ieri sera ha di fatto agevolato la vittoria dei lombardi tirando dalla lunga con un pessimo 0/8, senza dimenticare un Rotnei Clarke da 4/14 dalla lunga. Trapani ridimensionata a questo punto, scivolata ora a contatto con la zona Playout, che non può godersi un Rei Pullazi ancora una volta incisivo e continuo come mai in carriera.
Al terzo posto riecco solitaria la M Rinnovabili Agrigento a quota 12 punti che, dopo le due sconfitte consecutive, rialza la testa al PalaMangano di Scafati vincendo per 79-84 all’overtime e mettendo a questo punto a nudo le contraddizioni di un team campano costruito per fare molto bene ma che ad oggi ha collezionato quasi più delusioni che gioie. Non bastano ai gialloblu i 17 rimbalzi di un Shaquille Goodwin in odore di taglio (ma sarà vero?), più la coppia Thomas-Ammannato perchè il gran basket di Franco Ciani trova nel rookie Amir Bell ed in Simone Pepe due versori implacabili della retina campana. Happy ending dunque per i siciliani che sempre al supplementare avevano ceduto a Latina domenica scorsa una gara persa in modo amaro, attenzione a questa Agrigento che sorniona è sempre lì e che tra 3 turni tenterà l’assalto alla capolista al PalaMoncada.
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In realtà al terzo posto con 12 punti insieme ad Agrigento ci sarebbe anche la Mens Sana, vincente ancora al PalaEstra per 87-72 vs la solita Axpo Legnano che fuori casa perde spesso la bussola. Ma per i famosi ormai 3 punti di penalizzazione in graduatoria (e giungendo dalla Toscana ancora voci discordanti sul futuro prossimo della società like Cantù), i senesi di Paolo Moretti sono invece in 8^ posizione con 9 punti ufficiali ma chiaramente nelle migliori condizioni possibili per stupire. Sempre più in evidenza Carlos Morais, leader ormai offensivo dei verdi senesi che comunque al momento quando hanno incontrato in questo primo quarto squadre attrezzate fuori casa (Casale e Scafati), ha sempre perso in modo anche netto, eccezione fatta al debutto con la clamorosa vittoria in rimonta al PalaOltrePò di Voghera. Comunque, due gare in casa uguale due vittorie portate a casa, sebbene siano avvenute vs due squadre di bassa classifica.
In quarta posizione a quota 10 p.ti il gruppo delle inseguitrici, dei cani sguinzagliati sulle tracce della volpe in fuga. Sono quattro e ben tre vengono da buonissime e corroboranti vittorie come la Leonis Roma vs l’Edinol Biella, la Zeus Energy Rieti vs l’Benfapp Orlandina ed infine la Benacquista Latina vs il fanalino di coda BPC Virtus Cassino. C’è anche la Novipiù Casale Monferrato a quota 10 punti ma reduce da una brutta sconfitta a Treviglio vs l’indomita Blu Basket che la sorpassa nel finale per 70-67, sconfitta che a questo punto lancia dei fortissimi segnali d’allarme per i rossoblu di Mattia Ferrari che ogniqualvolta lasciano il PalaFerraris, si smarriscono come accadrebbe al sottoscritto (ma di stupore), al cospetto di un coast-to-coast di Luka Doncic oggi in NBA!
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Metafore a parte, la Junior Casale non va quando gioca in trasferta, ormai appare chiaro che patisca un difetto di determinazione e cattiveria agonistica, vittoriosa ad oggi solo a Frosinone vs Cassino ed all’overtime, significherà pure qualcosa o no? Intendiamoci, la vetta non è lontanissima, è ancora a 3 vittorie di distanza ma è ovvio che se dopo nove gare, di cui ben 5 in casa (una sola persa, e sanguinosa perchè persa nel derby vs Tortona), si continua a segnare il passo in trasferta, occorre rivedere magari qualcosa anche nel roster. Non voglio dire nel coachin’, anche se è quello che penso, perchè non si offenda coach Ferrari se scrivo che un conto è allenare a Legnano senza alcun tipo di pressione, un contro è allenare a Casale Monferrato con l’obiettivo di salire in Lega A. Certo, forse ieri Bernando Musso sarà pure incappato in un match negativo (1/6 al tiro da tre), ma per come la Junior dissipa spesso quanto produce sul campo in trasferta occorre riflettere in Piemonte, se si desidera la promozione diretta.
Il trio invece “festeggiante” od in risalita a quota 10 punti è, come scritto prima, composto dalla Leonis Roma, dalla Zeus Energy Rieti e dalla Benacquista Latina. I biancoblu romani battono Biella per 71-62, sfoderando un Damian Hollis che ne mette 31 di punti senza quasi farsi notare (ma è vero che sia in odore di taglio?), in un contesto di basket rivedibile ma che dimostra tantissima determinazione ed un livello di coachin’, come quello espresso nel match da parte di Fabio Corbani, che legge molto bene la gara portandola a se con una zonaccia in stile Tanjievic con 5 uomini in campo grossi e nerboruti che oscurano la vallata agli attaccanti biellesi nel quarto periodo del match. Un coach Corbani dunque attento e ben al di dentro del proprio pollaio dove c’è forse qualche gallo di troppo da gestire. Ma metafore bucoliche a parte, quinta vittoria su cinque gare in esilio a Ferentino che a questo punto potrebbe ridenominarsi “Fortino” per quanto la Leonis Roma riesca ogni sabato sera a dare la paga a tutti gli avversari che osano sfidarla su quel parquet. Un bel segnale ma occorre vincere in trasferta, altrimenti, sempre in odore di metafore, il bicchiere lo si può vedere sempre mezzo vuoto e non mezzo pieno. Sabato prossimo ce la faranno i “nostri eroi” a vincere a Frosinone (a 10 km. dal Fortino), nel derby vs la storica rivale Cassino?
Intanto Biella esce ridimensionata, senza mezzi termine. Troppo “fragile” la squadra di Michele Carrea, troppo corta di roster e con qualche giocatore come Carl Wheatle di grande prospettiva ma che oggi risente troppo di vistosi Up&Down prestazionali. Scivolata a quota 8 p.ti, l’Edilnol perde questa sorta di spareggio di chi avesse voglia di aspirare a qualcosa di più di un campionato tranquillo.
Idem per la ridimensionata Benfapp Capo D’Orlando, sconfitta anche lei da una pari classifica prima del match come la Zeus Energy Rieti che la supera allo sprint per 74-72. Il team di Marco Sodini gioca anche bene al PalaSojourner ma lascia anche i punti oltre alla bella impressione, e con questa sono ben-quattro le sconfitte consecutive dell’Orlandina. Inutile parlare di promozione diretta, meglio concentrarsi sulla squadra e pensare ai Playoff.
Mentre in Sabina si festeggia, niente da dire su come Rieti abbia reagito nelle difficoltà. Applausi soprattutto a coach Alessandro Rossi che sta conducendo un gruppo inizialmente molto in crisi anche fisicamente nelle zone nobili del girone. Difficile infatti reggere la botta del guaio fisico che ha fatto fuori JJ Frazier ma ecco arrivare un certo Bobby Ray Jones, reduce dall’Emilia sempre in A2 e con tanta voglia di rimettersi in gioco, oltre al nuovo play Ogooluwa Adegboye e gente come Angelo Gigli o Juan Marcos Casini rinascono a nuova vita. E che stia attenta la Virtus Roma in missione, domenica c’è proprio questa Rieti del suo ex Bobby Jones al PalaLottomatica, un giocatore anche troppo sottovalutato a certi livelli perchè quando decide di giocare, sono dolori per chiunque.
Bene infine anche la Benacquista Latina che supera Cassino nell’anticipo del sabato al PalaBianchini per 92-83, eseguendo la sua solita gara pulita e diligente in casa dove è sempre difficile per chiunque batterla. In evidenza la coppia Mike Carlson-Andrew Lawrence ma molto bene anche il solito Augustin Fabi più Capitan Tavernelli ed il giovane Alessandro Cassese, coach Franco Gramenzi sa sempre come gestire i suoi ragazzi che difficilmente sbagliano quando al PalaBianchini arriva una squadra alla portata dei nerazzurri e, purtroppo, sebbene Cassino sia la squadra simpatia, inutile rimarcare che il suo campionato si faccia sempre più in salita se non si vince mai. Chissà che vs la Leonis Roma, di solito molto “generosa” fuori casa, non possa regalare il primo sorriso della stagione alla squadra ciociara…
In coda poco da segnalare se non la risalita, eccellente, dei Blu di Treviglio che a quota 8 punti sono oggi ufficialmente, e per la prima volta in stagione, fuori dalla zona Playout. Bravi i ragazzi di coach Vertemati che mettono la mordacchia alla solita Casale Monferrato balbettante, ad onor del vero, da trasferta ma mai facile da battere. Sugli scudi per i trevigliesi un Mitjia Nikolic da 15 p.ti e la coppia Pecchia-Caroti, più un Jacopo Borra da 13 rimbalzi.
Fabrizio Noto/FRED