Roma, 2 dicembre 2018 – La Virtus Roma in missione si dimentica i piani di battaglia sul tavolo e assaggia, dopo ben 7 vittorie consecutive, l’amaro calice della sconfitta interna nel #LunchMatch delle ore 12:00 in diretta nazionale sui canali di Sportitalia, perdendo vs la Zeus Energy Rieti per 75-85 e certificando la sua idiosincrasia a mostrarsi alle telecamere televisive in questo anticipo domenicale del 10° turno della Serie A2 girone Ovest. Infatti risale al 14 ottobre scorso la prima sconfitta in stagione in quel di Bergamo, al cospetto dell’indemoniata Azimut Bergamo Basket e sempre sotto le luci delle telecamere del broadcast sportivo, coincidenze?
Comunque sia, a parte le facili ironie, la gara la vince ed anche nettamente, un’ottima, ottima Zeus Energy Rieti del giovane coach Alessandro Rossi disputando una gara fantastica spalle a canestro, quasi un clinic direi, mettendo a nudo un gioco offensivo romano oggi per niente lucido e per niente oliato come invece si era visto sino ad oggi.
Molto semplice il piano di battaglia della Zeus Energy Rieti: prima leva il pane da sotto il naso dell’avversaria, raddoppiando e talvolta anche triplicando al ferro Henry Sims (che pagherà vistosamente dazio alla fine, 16 p.ti per lui con 8 rimbalzi ma con un eloquente 6/15 al tiro, spiegherò poi il perchè), obbligandola perciò spesso a cercar fortuna dalla lunga; e dopo le toglie anche il vino allorquando, ormai con il livello di fiducia dell’Urbe ai minimi storici in partita frutto di scelte offensive spesso poco lucide (a dir poco), e di una difesa molle come una burrata pugliese specie nel terzo periodo, continua a sfidarla sempre al tiro da fuori con il risultato di innervosirla possesso dopo possesso. Semplice, elementare quasi.
Risultato? Virtus Roma in missione che chiude la gara con un brutto 27% da tre ed un complessivo 36% dal campo che rende le cose numericamente anche più esplicite. Zeus Energy Rieti invece in sollucchero ed in trionfo a fine gara, a festeggiare sotto lo spicchio di PalaLottomatica pieno dei propri tifosi una vittoria tanto inattesa quanto strameritata.
Eppure lo avevo scritto ieri, nella fase di presentazione del match di oggi: guai a fidarsi di questa Zeus Energy Rieti densa di esperienza e di gente non più atleticamente al top come potrebbero sembrare ad esempio Angelone Gigli (6 p.ti ma tanta sostanza), e Giovanni Carenza (forse non al suo massimo oggi), oppure Juan Marcos Casini (8 p.ti e tanta difesa), ma sempre molto fisica, furba ed innervata di ragazzi di prospetto come Aleksa Nikolic, oggi ottimo con i suoi 11 punti e 4 rimbalzi. Se poi a questo nugolo di giocatori ci aggiungiamo un Daniele Toscano che l’anno scorso a Legnano aveva fatto vedere quanto possa essere fulminante dai 6,75 e che oggi ne mette ben 18 di punti (5/10 da tre), non è così impensabile credere che gli amarantocelesti abbiano potuto compiere l’impresa al PalaLottomatica.
Ah, dimenticavo. In questo quadro aggiungeteci poi un signor playmaker come il nigero-britannico Ogo Adegboye, quasi perfetto oggi non tanto con i suoi 13 punti e 5 assist quanto per come si sia mosso in difesa annullando quasi chiunque gli giungesse nei paraggi, ed infine la ciliegiona sulla torta, e cioè Bobby Ray Jones, indiscusso MVP del match. Che giocatore, ragazzi!! Lo sapevo che Bobby avrebbe da solo risollevato le sorti di una Zeus Energy Rieti che in precampionato aveva fatto (a dir poco), “disperare” lo staff tecnico e la dirigenza per come non si riuscisse a sposare la voglia di un ottimo giocatore come J.J. Frazier di accellerare le marce per un gruppo di giocatori, come quello testè citato, poco avvezzo a correre. Fattosi male purtroppo, Frazier (“non tutti i mali vengono per nuocere”), e sostituito un’opaco Jarvis Williams prima del via con appunto Bobby, bisognava solo prendere un buon play che sia adattasse al passo del roster ed ecco arrivare Ogo Adegboye, ragazzo indomito e dal gran fisico, a dettare i ritmi di una Zeus Energy Rieti che gioca come un pitone: lenta, quasi sonnolenta a volte ma letale non appena gli vai dietro nei ritmi per cercare di stanarla.
Eppure la Virtus Roma in missione dopo una partenza a dir poco rivedibile (as usual), con un 2-9 al 2′ di gioco imprevedibile per un attacco come quello reatino, sino a ieri il meno prolifico del girone (70,4 p.ti/gara), risaliva la china come è solito fare nel corso di queste gare che non domina mai ma che combatte sempre: dal 5-11 del 5′ si andava al 15-11, frutto di una difesa un pò più attenta e di un attacco che si giovava del solito Aristide Landi che, quando può tirare con calma da tre, è spesso una sentenza (19 p.ti per lui alla fine, con il 60% da tre). Alla fine del primo tempo si andava poi sul 21-18 con un incedere del match tutto sommato prevedibile.
E quando nel secondo periodo la Virtus Roma al 14′ si portava sul suo massimo vantaggio di tutto il match (27-20), con Rieti in difficoltà con i suoi uomini di maggior peso ed esperienza a rifiatare in panca più Bobby, con un colpo preso in testa (accidentale), da Sims, in molti abbiamo pensato che la gara fosse in discesa per l’Urbe. Ed invece iniziava il calvario per i padroni di casa. Nic Moore stentava a prendersi le redini del gioco, primo canestro per lui al 16′ una tripla che ridava il vantaggio alla Virtus Roma dopo il 27-27 del 15′ ma la sensazione soprattutto che la Zeus Energy Rieti avesse messo la gara sui binari che desiderava: poca transizione, poco gioco in velocità anche grazie all’attenzione con il quale i reatini rientravano a palla persa od a rimbalzo perso, e Virtus Roma impantanata in una ricerca più del tiro da fuori che dalla soluzione più ad alta percentuale vicino al vetro. Si chiudeva il secondo periodo sul 41-39 con un Henry Sims tra l’altro in apparente difficoltà.
Al rientro in campo dopo l’intervallo lungo, chi si aspettava la nuova fuga dell’Urbe, restava con tanto di naso: Alessandro Rossi insisteva ovviamente sull’asse Adegboye-Jones che provocava danni seri ad una difesa virtussina poco attenta nel cuore della propria area e quando lo stesso Bobby metteva al 24′ la tripla del 46-49, Piero Bucchi chiamava tempo per “svegliare” i suoi ragazzi, in evidente crisi di fiducia e lucidità. Ma le cose non cambiavano più di tanto per la Virtus Roma in missione, anzi. Palla dentro? Nugolo di maglie reatine a chiudere ora Sims, ora Landi a difesa del ferro. Tiro da fuori? Niente da fare, percentuali in calo dopo i primi 25′ di gioco e quando Daniele Toscano metteva la tripla a fil di sirena per il 54-60, le facce dei ragazzi di casa non potevano apparire tra le più serene.
E l’ultimo periodo certificava quest’ansia, quest’affanno della Virtus Roma di non ritrovarsi: poca lucidità e molta rabbia ma questa volta rabbia e basta, senza costrutto da parte dei vari Nic Moore e Tommy Baldasso (forse coach Bucchi in ritardo appiccicava il play torinese alle costole dell’ottimo Adegboye…), e Bobby che intanto continuava a dar palloni anche al giovane Nikolic (56-64 +8 Rieti al 32′). A poco serviva anche dar palla sotto ad un Henry Sims uscito dal match, il quale segnava paradossalmente più fuori dall’area che dentro!!?!? Ci provavano Landi, Chessa e Santiangeli al vetro per il 65-70 al 38′ ma dall’altra parte del campo la Zeus Energy Rieti non perdonava: fantastico Bobby allo scadere dei 24″, lasciava andare una tripla allo scadere quasi con nonchalance, e gara finita poi lentamente sul 75-85 per gli ospiti, quasi increduli dell’impresa ma ebbri di gioia.
Cosa dire a questo punto? La prima, sarà banale, pro Virtus Roma. Non giocando oggi Bergamo, la Virtus Roma in missione resterà ancora in testa al girone Ovest, in attesa almeno che i gialloneri lombardi giochino il 18 dicembre in casa vs Latina il recupero di questa 10^ giornata. Qualora vincessero i lombardi, addio al primo posto…
La seconda, sempre pro Virtus Roma, anche più banale ma evidente. Se qualcuno aveva già pensato di stampare magliette celebrative e prenotare tavoli in ristoranti alla moda per festeggiare il ritorno in Legabasket della Virtus Roma a fine aprile 2019 si dia una regolata. Personalmente anche il sottoscritto ha avuto, in queste prime 10 gare, la netta sensazione che il team di Piero Bucchi abbia tutte le carte in regole per vincerlo questo girone ma senza mai, mai perdere di vista il dettaglio che le gare si vincono combattendo sul campo, sempre. E se poi Henry Sims gioca così, al minimo sindacale e logicamente direi, avendo sopportato nei giorni scorsi la perdita del padre…Inutile dire che siamo vicini al ragazzo di Baltimora in queste ore di smarrimento personale e vorremo tanto stargli più vicino, per fargli sentire il calore umano che si deve in queste circostanze. Non importa Henry, le partite si possono anche perdere, forza e coraggio, sono certo che farai vedere in futuro quanto tu sia forte!!!
La terza, ancora pro Virtus Roma. Da oggi il sottoscritto, facendo ammenda avendo peccato di superbia, non parlerà più di campionato finito o quasi, per manifesta superiorità dell’Urbe la quale, a sua discolpa, non ha potuto schierare ancora Andrea Saccaggi il quale, in una gara come questa in cui tutte le guardie han tirato così male, avrebbe fatto comodo e non poco.
La quarta, ultima pro Virtus Roma. Mantenere la calma. Sembra anche questa una frase banale e scontata ma alla vigilia di due trasferte difficili come le prossime due gare di campionato, come quelle di Siena e di Agrigento, occorre ritrovare serenità e compattezza, evitando musi lunghi ed eccesso di disfattismo. E’ vero che oggi la coppia dei due americani di Roma non ha brillato nonostante i 31 punti in due (e per Sims adesso sappiamo anche il perchè…), ma può starci, in un campionato, che vi siano delle giornate storte. Girare pagina e ripartire sarà il motto da domani.
Infine un applauso speciale per Rieti. Attenzione a questa Zeus Energy, perchè se riesce a tenere questa testa, questo ritmo di gioco, questa difesa eccellente e se riesce a compattare tutto insomma senza evitare voli eccessivi in alto, potrebbe realmente fare bene. Le prossime due gare per gli amarantocelesti saranno molto importanti: in casa vs Bergamo e dopo a Ferentino vs la Leonis Roma che tra le proprie mura non ha concesso nulla a nessuno. Unico punto debole a mio avviso il fatto che questo roster potrebbe andare a corto di fiato nel tempo ma, come si suole dire, finchè dura…Intanto, congratulazioni a questa Zeus però domenica batta anche Bergamo, mi raccomando !!
Sala Stampa
Alessandro Rossi
“Come previsto è stata una partita fisica e molto dura. Abbiamo cercato di non uscire mai dalla partita neanche nei momenti difficili. La parola chiave è stata resistere e nel terzo quarto abbiamo alzato la difesa in modo importante con una grande prestazione. La buona difesa ci ha dato fiducia per giocare con più scioltezza in attacco dove abbiamo avuto coraggio anche nei tiri aperti. Siamo riuscita a sopperire anche alla sofferenza a rimbalzo che di solito non ci capita. La nostra prestazione non ridimensioni la posizione della Virtus che rimane la candidata per la vittoria del campionato. Ottima prova anche dei nostri giovani ai quali dobbiamo dare tempo per crescere ed aiutarli in questo percorso. Sicuramente questo successo punterà i riflettori su di noi ma non dobbiamo montarci la testa. La vittoria ci deve dare la consapevolezza del fatto che quando siamo sul pezzo in dieci, siamo una squadra fastidiosa.”
Giuseppe Cattani
”Sono molto soddisfatto per la prestazione di tutti i giocatori che dall’inizio dell’anno stanno lavorando per sopperire ai molteplici infortuni. Abbiamo vinto su un campo difficile, con la prima della classe, e questo ci riempie di gioia. Doveroso un ringraziamento particolare ai tifosi che anche oggi ci hanno seguito numerosissimi per regalare un bellissimo spettacolo, dentro e fuori dal campo, a tutta l’Italia, grazie alla diretta su SportItalia”.
Piero Bucchi
“In questo campionato nessuna partita è scontata, l’abbiamo potuto costatare anche da quella di oggi, in cui l’avversario è entrato in campo con un atteggiamento diverso dal nostro, noi probabilmente eravamo più nervosi. Rieti è un’ottima squadra, davvero solida difensivamente e con due americani molto esperti che nel momento chiave sono stati fondamentali per loro. Noi abbiamo fatto un po’ fatica nel tiro, purtroppo è stata una di quelle giornate in cui non entrava nulla”.
Virtus Roma – Zeus Energy Group Rieti 75-85
Parziali: 21-18; 20-21; 13-21; 21-25
Progressione: 21-18; 41-39; 54-60; 75-85
MVP: Bobby Ray Jones, da Compton (L.A.), griffa una prestazione superba non tanto per i 24 p.ti messi a segno ma per come “si cala nella parte” del buono che deve subire dall’avversario più grosso, grande e cattivo!! Da far vedere come, per tutto il match, dialoga incessantemente con il trio arbitrale dopo un contrasto, un fallo, un colpo ma mai “a brutto muso”, mai ad irritare il trio in grigio. Una prova di grandissima esperienza e sagacia anche tecnica perchè, forse pochi lo ricordano, ma Bobby Ray Jones è un giocatore di ottimo livello nonostante i suoi 34 anni, specialmente dalla lunga ed in difesa! BRAVO!
WVP: Massimo Chessa non entra mai in partita, magari più per demerito dei compagni che non lo mettono nelle migliori condizioni possibile ma da lui ci si attende sempre un qualcosa in più, un “minimo sindacale” che oggi purtroppo non gli rende merito. Ma anche Nic Moore e Tommy Baldasso steccano la gara, non trovando mai il bandolo della matassa.
Fabrizio Noto/FRED