Primo hurrà in casa Medoc Forlì, che, scontato un avvio di stagione terrificante causa calendario tutt’altro che amico, periodo culminato con la separazione consensuale dall’allenatore, riesce a trovare i primi due punti in campionato contro un avversario cui era fondamentale non far prendere troppo vantaggio in classifica. Ora Savona dista solo due punti, insieme a quella Orvieto che però vanta il vantaggio nello scontro diretto neo confronti di Pieraccini e compagne. Se nelle ultime 3 partite i segnali di risveglio erano tangibili, ora pare che la crisalide sia finalmente divenuta farfalla. Certo, si tratta pur sempre di una sola vittoria su 11 partite, ma il fatto che questa sia giunta grazie ad un evidente processo di crescita attraverso il quale è passata la Medoc Forlì, lascia ben sperare per il futuro. Determinazione, difesa a tutto campo, concentrazione ed un insolito killer instinct, è quanto messo in campo dalle biancorosse nel terzo quarto. Sotto di 11 all’intervallo lungo, la Medoc deve avere trovato, o meglio ritrovato, nello spogliatoio del Villa Romiti qualcosa di grande. Un’unione d’intenti che ha permesso alle ragazze di coach Bagnoli di giocare di squadra. Troppo importanti i due punti in palio per permettere a Savona di scappare via in classifica. La Medoc esce dagli spogliatoi per rientrare in campo con il di chi ha deciso di portarsi a casa il primo referto rosa della stagione. Il parziale che le forlivesi calano sul parquet nei terzi 10 minuti di gioco è eloquente: 20 – 4!
La maturità poi con la quale la Medoc Forlì ha saputo prima implementare e poi gestire il vantaggio sulle avversarie per l’intero ultimo quarto, è un ulteriore aspetto da sottolineare. Di fatto, una volta preso il vantaggio sulle avversarie a metà partita, la Libertas Rosa non ha più offerto opportunità di sorpasso a Savona. La chiave del match è tutta nel numero di rimbalzi e nella maggiore precisione al tiro. Forlì ha infatti chiuso raccogliendo ben 57 rimbalzi contro i 32 delle liguri, che da 3 hanno tirato con appena il 18% contro il 22% delle forlivesi. Sugli scudi Zavalloni, che sfoggia una doppia doppia da 15 punti e 11 rimbalzi; Gramaccioni, che condisce 14 punti con ben 8 assist; Juric, che stampa 10 punti. Una bella vittoria dunque per la Medoc Forlì chiamata ora a dare continuità nella non semplice trasferta di Civitanova Marche domenica 16 dicembre. A tale proposito, da valutare le condizioni delle atlete marchigiane coinvolte nell’incidente di due settimane fa, che ha comportato il rinvio della partita contro Palermo, valida per l’undicesimo turno del campionato.

Elìte-Selargius
La più bella Elite della stagione regola senza mai soffrire troppo il San Salvatore Selargius e aggancia in classifica la squadra sarda, che pure era arrivata a Roma vantando un record positivo di 5 partite vinte e 4 perse. La legge del Pala Colle La Salle, insomma, ha colpito ancora, ma questa volta le ragazze di coach Prosperi hanno fatto vedere in più rispetto al solito una grande determinazione e una bella efficienza soprattutto a livello difensivo.
Non a caso le sarde hanno chiuso mettendo a referto appena 48 punti contro i 65 di media mandati a segno nelle prime nove giornate. Buona la prova di tutte le ragazze in campo, visto che ognuna ha portato il suo contributo alla causa, tanto più che la squadra ha dovuto rinunciare praticamente per tutta la partita al fondamentale apporto del capitano Marta Grattarola, davvero “sfortunata” in almeno tre dei quattro falli che le sono stati fischiati. Oltre all’ottima prova della Masic, migliore marcatrice con 20 punti, e al buon esordio della Ceccarelli, da segnalare in particolar modo la prestazione delle più giovani, in campo più minuti del solito e con un più che confortante rendimento generale. Tra le sarde buona la prova Della Lussi che ha chiuso con 13 punti e 4 su 7 dal campo.
LA CRONACA
Parte forte Elite che si porta subito sul 5 a 0 con un parziale firmato interamente dalla solita, magnifica Ilenia Magistri (10 punti e 7 rimbalzi per lei alla fine, conditi dalla solita grinta)
e raggiunge presto il più 11 sul 15-6 prima di subire l’inevitabile reazione delle sarde che con un 7-2 di parziale chiudono il primo quarto sotto di quattro. In apertura di secondo quarto Selargius trova addirittura subito il – 2 ma una tripla di una ottima Introna ridà il la alla progressione della giallonere che si riportano sul più 7 sul 24-17 e poi riescono ad accelerare ancora e a chiudere sul +11 del primo tempo con una fiammata incontenibile della fin lì cauta mia Masic. Al rientro in campo il vantaggio si dilata fino al + 14 grazie a due bei canestri di Nicole Gentle ma di nuovo le ospiti reagiscono e grazie a Lussu e Articoli piazzano un 8 a 0 di parziale che vale loro il-6 al 26esimo. Ancora una volta però Elite non ci sta e trova le energie per scappare di nuovo via andando a chiudere sul più 11 il terzo quarto con una di Stazio dominante in attacco e in difesa. Ultimi dieci minuti senza tanta storia con le padrone di casa che allungano fino al massimo vantaggio (59-42) con la prima tripla in maglia Elite di Silvia Ceccarelli per poi chiudere in scioltezza sul +13 finale.
IL COMMENTO DEL COACH
Per l’allenatore di Elite Basket Roma, Massimo Prosperi, “La partita è stata come ce la aspettavamo: molto intensa fisicamente e molto difficile. Sapevamo che per metterle in difficoltà dovevamo mettere tanta pressione sulla palla e ci siamo riusciti. Tutte le ragazze, nessuna esclusa, hanno fatto una buonissima partita: sono particolarmente contento dell’esordio della Ceccarelli che, nonostante fosse alla prima partita dopo sette mesi ha dato un grande contributo di tranquillità in un momento difficile, e voglio menzionare particolarmente la Introna, che ha giocato minuti importanti e ha fatto vedere che se continua di questo passo e con questa voglia di migliorare può aspirare a palcoscenici anche più importanti “.
La Crédit Agricole Carispezia torna a vincere. Nella gara dell’undicesimo turno del girone sud di serie A2 le bianconere espugnano il PalaGalli di San Giovanni Valdarno per 48-52 con il brivido finale, facendosi rimontare 8 punti di vantaggio nell’ultimo periodo. Top scorer di giornata è Elisa Templari con i suoi 18 punti, ma degne di nota sono anche le prestazioni del capitano Linguaglossa e di Cadoni: insieme si combinano per ben 37 rimbalzi complessivi – 20 per Chiara e 17 per Betty, di cui rispettivamente 6 e 4 offensivi – sui 51 totali di squadra. La CA Carispezia sale così nuovamente al secondo posto a quota 16 punti, sfruttando anche il contemporaneo stop di Faenza a Pistoia.

Fanola S.Martino-Udine
La Delser Crich Udine passa al PalaLupe, e rimangono solo i rimpianti al Fanola. Come una settimana fa a Carugate, è un break negativo a influenzare la partita delle giallonere, che passano in vantaggio 14 dei 20 minuti del primo tempo, ma poi vedono scappare le avversarie nella terza frazione.
Polveri bagnate in avvio per entrambe le squadre, dopo 5′ il punteggio è ancora inchiodato sul 3-3. Il primo quarto è giocato tutto punto a punto, con vantaggi mai superiori al singolo possesso. Nel finale però si scalda Amabiglia, che manda a bersaglio tre bombe consecutive e permette alle sue di presentarsi alla prima pausa avanti 17-14.
Nei primi 17′ alle friulane vengono fischiati tre soli falli, ma sono tutti di Ljubenovic, ed è una tegola pesante per coach Iurlaro, anche se l’incontro rimane equilibratissimo (22-22 al 15′). È ancora da dietro l’arco (6/8 nel primo quarto e mezzo) che le giallonere provano a tenere la testa avanti con Boaretto, ma sotto il proprio canestro sono troppi i rimbalzi offensivi concessi alle ospiti. Arriva così il sorpasso di Rainis proprio nell’ultimo minuto, per il 27-28 dell’intervallo lungo.
È ancora Udine a ripartire meglio al rientro dagli spogliatoi, completando un 9-0 a cavallo dei due tempi che le vale il +6 sul 27-33. Poi Profaiser finalmente sblocca le padrone di casa al 23′, e le Lupe tornano anche a -1. Sono però in arrivo in sequenza il quarto fallo di Beraldo, Bergamin e Baldi. Intanto l’attacco giallonero va in crisi, e negli ultimi 6′ del quarto La Delser allunga con un altro micidiale break di 15-0, che vale il 32-48 del 30′.
È lo scatto decisivo per le ospiti, che nel quarto periodo superano anche le 20 lunghezze di vantaggio. Secondo tempo da dimenticare e serata da archiviare in fretta per le Lupe, che sabato prossimo saranno chiamate ad affrontare la sfida sul campo di Albino, con in palio importanti punti salvezza.