La Pallacanestro Umbertide si conferma squadra quasi imbattibile tra le mura del suo palazzo dello sport, il Pala Morandi: 60 a 52 con il Gruppo Stanchi Athena e sesta vittoria su sei partite per le umbre.
Ma la formazione di coach Goccia è stata più che in partita per 38 minuti. Perché grazie alla vena offensiva di Giulia Grimaldi e Laura Gelfusa la formazione romana è stata avanti sia nel primo quarto – chiuso avanti 17 a 20 – sia nel secondo quarto, 13 a 21 massimo vantaggio esterno, prima di subire il legittimo rientro delle padrone di casa guidato dalla solita Giudice.
Nel terzo quarto la partita si è spenta tanto che il parziale è stato di 7 ad 8 per Athena. Negli ultimi dieci minuti è stato un testa a testa fino a 2’06” dal termine quando Grimaldi ha portato avanti per l’ultima volta il Gruppo Stanchi. Dopo un libero di Cvitkovic per il 53 a 52 un fallo antisportivo di Gelfusa a 50″ dal termine ha deciso la gara: Pompei ha fatto due su due dalla lunetta e sulla rimessa conseguente Giudice ha messo il canestro del 57 a 52.
Il commento è del Direttore Tecnico del Gruppo Stanchi Athena, Mauro Casadio “Sono deluso ed arrabbiato perché queste sono le partite che dovremmo cominciare a vincere. Le ragazze sono state molto brave a tenere Umbertide che in casa sua è fortissima, ad un punteggio molto basso e ad evitare che allungasse con dei break importanti. Abbiamo anche difeso bene ma il problema è stato la gestione dei palloni importanti nei momento decisivi. Ed il fatto che – al contrario di quello che in genere fanno le squadre avversarie con noi – non siamo stati capaci di approfittare del momento negativo in attacco di Umbertide nel terzo quarto. Nel finale di partita abbiamo buttato 5 palloni in modo banale e loro sono state brave per esempio a fare 5 punti su due rimesse troppo semplici. Agonisticamente siamo state sempre lì, non abbiamo mollato un centimetro ma dobbiamo imparare a dare il famoso colpo del ko. Poi il punteggio è bugiardo perché ci sono molti tiri liberi in più a loro favore che hanno fatto la differenza ma anche questo ha una spiegazione: le ragazze di Umbertide hanno tirato di più in avvicinamento a canestro prendendo molti falli mentre noi ci siamo accontentate di tirare da fuori“
Sesta sconfitta consecutiva in trasferta per Elite, che però esce dal Palasprint della Spezia con qualche sicurezza in più, visto che è stata addirittura in vantaggio per i primi 18 minuti facendo vedere anche tante cose buone. Poi è uscita la forza dell’ottima formazione ligure, brava a sfruttare anche le rotazioni ridotte delle avversarie e la giornata non al top della sempre ottima capitana Marta Grattarola. Peccato, ma continuando con questo atteggiamento si riuscirà inevitabilmente a sbloccare, prima o poi, questo maledetto zero nella casella delle vittorie esterne. Prossima gara domenica prossima al Pala Colle La Salle contro la Cestistica Savonese.
LA CRONACA
Partenza sprint di Elite, che finalmente in trasferta entra benissimo in partita con la concentrazione e la grinta giuste, e piazza un 7-0 frutto di un gioco veloce ed efficace che sorprende totalmente le padrone di casa. Protagonista assoluta dell’allungo è la solita, indemoniata Ilenia Magistri, un vero e proprio rebus nei primi minuti per la difesa avversaria. Il primo canestro della Cestistica lo realizza la Templari arriva solo dopo due minuti e mezzo, ma è subito cancellato da una tripla di Mia Masic che fa +8 sul 2-10. Esattamente due minuti dopo arriva il massimo vantaggio dell’intera partita per le giallonere (4-14) con un appoggio da sotto della solita Magistri, giallonere che restano in controllo fino all’ottavo minuto quando un’altra tripla della Masic le porta sul 10-19. A questo punto però arriva l’inevitabile reazione delle spezzine, che alzano l’intensità difensiva e per la prima volta mettono dei granelli di sabbia nei meccanismi offensivi di Ellite, fin lì quasi perfetti, e con un 6-0 di parziale chiudono il primo quarto sul -3.
La partita, purtroppo, non uscirà più da questi binari perché Elite non troverà più le armi per rispondere, anche a causa delle rotazioni accorciate per l’assenza del neoacquisto Silvia Ceccarelli . Al rientro in campo arriva così il sorpasso sul 20-19 firmato Packovski-Cadoni, anche se Elite non ci sta e con un guizzo di orgoglio si riprende tre punti di vantaggio con due belle iniziative di Nina Chrysanthidou e Natalia Introna. Sarà l’ultimo della partita perché la Cestistica, con una Templari scatenata, piazza un 13-0 che fa malissimo e scappa sul +10 (33-23), ma di nuovo – e sarà alla fine il migliore risultato della partita per le ospiti – Elite reagisce e con una tripla di Natalia Introna va a chiudere il primo tempo sotto di 7.
Nel terzo quarto l’approccio è però da dimenticare: le liguri escono dagli spogliatoi molto più convinte e non a caso mettono un altro 9-0 spaccagambe e scappano sul +16 (43-27) prima che Elite con Mia Masic riesca dopo più di due minuti a rimettere punti in tabellino dopo un time-out chiamato in tutta fretta da coach Prosperi. Di lì in poi le giallonere ritrovano un po’ di equilibrio nel loro gioco e il distacco resta sostanzialmente invariato, con La Spezia che trova il +19 al 28mo con un canestro da sotto della Olajide prima che una sospensione di Giuliana Di Stazio fissi il gap sul -17 a fine terzo quarto.
Negli ultimi dieci minuti non moltissimo da segnalare: la partita è ormai dalla parte della Cestistica, che si limita a controllare anche se perde il suo “faro” Packvoski a 5 minuti dalla fine per 5 falli. Elite da parte sua cerca di “stare sul pezzo” e di continuare a giocarsela, facendo vedere anche alcune cose buone come i movimenti sotto canestro della Chrysantidou. E ci riesce: La Spezia allunga un paio di volte sul massimo vantaggio di +22 e chiude alla fine sul +20.
IL COMMENTO DEL COACH
“Abbiamo iniziato molto bene, con l’intensità e la mentalità giuste – dice l’allenatore di Elite Basket Roma, Massimo Prosperi – siamo riusciti a fare quello che volevamo: girare bene la palla e mettere pressione in difesa sulle loro piccole andando sopra anche di 10 punti. A un certo punto, però, ci siamo messi a giocare un po’ in proprio e questo ha favorito il loro break. Al di là di tutto, è chiaro che giocare in casa della terza in classifica senza poter schierare due giocatrici importanti come Moretti e Ceccarelli è difficile. Abbiamo cercato di dare spazio a tutte le giocatrici per cercare anche di testare le loro qualità in situazioni del genere: da alcune la risposta è stata buona, da altre meno, soprattutto a livello comportamentale. Ora ci aspettano due partite importanti per chiudere quello che è stato un grande anno per Elite, a partire da quella di domenica dove dobbiamo fare di tutto per ottenere i due punti e mantenere la nostra imbattibilità in casa, partita contro Campobasso a parte”.