Roma, 27 gennaio 2019 – Nel 3° turno del girone di ritorno della Serie A2 girone Ovest la capolista Virtus Roma in missione ci mette ben due quarti di gioco per carburare, poi da gas disputando un terzo periodo eccellente e batte l’Edilnol Biella per 90-78. Approfittando poi della concomitante sconfitta del Bergamo Basket nel derby di Legnano per 92-87, stacca adesso di ben due gare i gialloneri di Lombardia e s’isola ancora di più in vetta alla graduatoria, ma pur sempre con una gara giocata in più. Insomma, poteva andare meglio di così la giornata per l’Urbe?
Assolutamente no, perchè forse sbaglierò ma questa gara di oggi vs i lanieri piemontesi era la più temuta dal sottoscritto all’interno del ciclo delle 4 gare interne che la Virtus Roma in missione aveva da giocare in questo insolito gennaio ’19, senza contare la pessima trasferta con sconfitta (evitabilissima…), in quel di Cassino (che ne prende 30 anche stasera a Capo D’Orlando…Già svanito l’effetto Mike Hall Superstar?). Eh sì, in effetti il campo questa sera ha proprio dimostrato che i miei timori non fossero per niente errati perchè incontrare questa Edilnol Biella così coriacea, fisica e dura da battere come ultimo step di un trittico di gare in casa in 9 giorni è stata la gara più difficile da consegnare alla classifica ed alle cronache, anche più della vittoria vs Benacquista Latina prima e della stessa Bergamo Basket 2014 sconfitta domenica scorsa.

Nic Moore, una bella prova anche la sua
Come infatti accennato prima, la squadra di un coach Michele Carrea che le ha proprio provate tutte per fare lo sgambetto alla capolista, ha realmente dato filo da torcere ad una Virtus Roma in missione che è partita con le marce altissime (7-0 in un amen), salvo poi impastarsi sulla difesa rossoblu possesso dopo possesso, forzando qualche soluzione di troppo dentro l’area (6/15 al primo suono della sirena), ma soprattutto non creando serie difficoltà a Biella che ne ha tratto lentamente grandi vantaggi: anzi, quando un ottimo Deshawn Sims ha costretto nell’uno vs uno Henry Sims al suo 2° fallo al 7′, portando avanti i piemontesi sull’11-13, il timore che Biella stesse per regalare una serata di sofferenze al pubblico romano c’era tutto. Priva di Daniele Sandri tenuto a riposo per un dolore intenso alla pianta del piede, in vista del delicatissimo derby di Ferentino il 31 gennaio (domanda: riuscirà questa Virtus Roma in missione a schierare il suo roster al completo per qualche gara di seguito da quì sino alla fine della stagione?), l’ex-Rieti e Leonis Roma imperversava su tutto il fronte d’attacco biellese, creando paturnie e problemi a chiunque se ne prendesse carico, ribadendo uno stato di forma straripante. Ma questa Virtus in missione ha comunque un grande carattere e nonostante la zone-press lunghissima ordinata da coach Carrea allorquando i suoi mettevamo a segno un canestro e benchè Henry Sims avesse già due falli sul groppone, grazie ad tiro in fade away di un Marco Santiangeli preciso (però un pò meno nel resto del match, 7 p.ti con un 1/6 dalla lunga), limitava i danni sul 17-17 al 10′. Da notare i tanti rimbalzi in difesa concessi ai lanieri…

Il miglior Andrea Saccaggi in Virtus Roma con ben 19 punti e 100% al tiro
Secondo periodo e la solfa non cambiava per niente, anzi. Ritmo bailato con lenteza alla latina portando avanti la palla da parte dell’Urbe e Biella a nozze, essendo anche lei refrattaria alla velocità in campo. Si vedevano però delle belle cose almeno tecnicamente, come ad esempio una serie vertiginosa di extra-pass romani sul perimetro biellese con seconda tripla a bersaglio di seguito del Saccaggi in maglia bianca, Andrea, che alla fine si rivelerà uno dei migliori con i suoi 19 p.ti generati da zero-errori-al-tiro, una prestazione a dir poco sensazionale specialmente dopo averlo visto spesso in ambasce in questi mesi. L’Edilnol Biella però non faceva un plissè, dal 27-23 della Virtus Roma in missione del 14′, piazzava un contro-parziale da 0-6 che tramortiva il pubblico romano, innervosendo anche coach Piero Bucchi, imbufalito per l’ennesimo fischio non effettuato sull’ennessimo tentativo di troncare (quasi), in braccio ad Henry Sims in area biellese. Ci pensava una tripla, a dire il vero molto fortunata, dell’MVP della serata Aristide Landi, a ridare fiato e colorito alle facce un pò smunte del pubblico di casa. Quell’impunito di Deshawn Sims però non ne voleva sapere di mollare, nemmeno quando un lancio da quarter back di Tommy Baldasso mandava a canestro uno-vs-zero nientepopodimenochè Henry Sims in contropiede (35-31 al 18′). Niente da fare, Biella non si scrollava per niente da dosso, sempre l’ex-Leonis Roma faceva buono e fallo e mentre The Other Saccaggi, Lorenzo, iniziava il suo crivellamento dalla lunga della retina romana, erano due tiri liberi di un Amar Alibegovic troppo impreciso stasera (alla fine 0/5 da due per il figlio di Teoman…), a consegnare alle cronache il 39-39 del 20′ di gioco. Da notare due periodi terminati entrambi in parità…Più unico che raro, evidente l’equilibrio in campo!
Al rientro in campo, sebbene fosse raro appunto assistere a due quarti finiti entrambi in parità, i rossoblu piemontesi partivano molto ma meglio degli avversari, provocando un brivido lungo la schiena a quei tifosi maturi (come chi vi scrive), memori delle passate imprese dei lanieri proprio quì, al PalaLottomatica, nel maggio del 2009 e nel novembre del 2010. Infatti Lorenzo Saccaggi prima ed il solito Deshawn Sims dopo davano il +5, nonchè massimo vantaggio in gara, a Biella sul 39-44, ipnotizzando di nuovo l’attacco romano che però si destava con l’unica tripla a segno del match di un Marco Santiangeli benedetto come il Messia in quel mentre! Poi il frangente che avrebbe deciso la gara: tripla di KT Harrell per Biella (15 p.ti per lui in tutto il match e con medie non eccelse), ari-tripla di Nic Moore e sul 47-49 per gli ospiti e subito dopo antisportivo per The Other Sims, Deshawn, ai danni di Aristide Landi. Dalla lunetta l’ala dell’Urbe non tremava. 49-49 e dopo un ottimo Marco Santiangeli leggeva benissimo l’allargarsi di Henry Sims per lui, che si beveva in un amen in entrata (finalmente…), Albano Chiarastella con l’area libera come non mai! KT Harrell andava in lunetta ma ne metteva solo uno ed Henry Sims a modo suo dava il 53-50 ai suoi, per poi stoppare imperiosamente proprio l’ala biellese ex-Agrigento e transizione immediata (ari-finalmente), e mortifera di Nic Noore, tripla e sul 56-50 al 26′ Michele Carrea chiamava subito time-out! Ma la notizia semmai era non tanto che finalmente la Virtus Roma in missione si fosse messa a difendere hard (finalmente?), ed a correre ma che DeShawn Sims, gran giocatore a queste latitudini ma non proprio un “cuor di leone”, abbandonava mentalmente la gara dopo l’antisportivo contro. Ma il capolavoro di Roma era nell’uccidere il match in quei possessi, perchè ancora una tripla di Nic Moore, un altro comodo canestro di Henry Sims consegnava il +11 alla Virtus Roma in missione (61-50, parziale da 10-0). E quando KT Harrell metteva dentro anche lui la tripla, Aristide Landi ne metteva una pure lui! Il capolavoro di tempo e gioco lo compiva poi Andrea Saccaggi, imbeccato da Henry Sims, metteva dentro al vetro subendo fallo, 67-53 e gara in totale controllo dell’Urbe, che chiudeva sul 69-57 al 30′.
L’ultimo periodo, nonostante il match non fosse per nulla finito, aveva realmente poco da dire. L’Edinol Biella si chinava su se stessa, non riuscendo proprio mentalmente a reggere l’urto di riprendere una gara che poteva teoricamente essere ripresa, quante ne abbiamo viste (e ne vedremo), da quì a fine anno nel periodo conclusivo di gioco? La Virtus Roma in missione, forte del suo assetto difensivo che di fatto escludeva dal match la principale bocca da fuoco avversaria, Deshawn Sims, rimaneva stabile sul +14, toccando addirittura anche il +16 con due liberi di Henry Sims (81-65 al 37′), mentre Biella s’affidava ai missili terra-aria di Lorenzo Saccaggi ed a qualche, buona iniziativa (finalmente), di un Carl Wheatle di nuovo timido ed impacciato fuori casa, come ad Agrigento domenica scorsa. Si chiudeva quindi in sourplace per l’Urbe sul punteggio di 90-78 (che, ironia della sorte, termina con un altro pareggio nel parziale del periodo, 22-22), con tutti al centro del campo a festeggiare in maniera decisamente roboante, a conferma della gioia per lo scampato pericolo: tris di vittorie in casa centrato e soprattutto battuta un’avversaria ostica e per nulla arrendevole come l’Edilnol Biella.
Chissà, forse il crollo anche emotivo degli ospiti è da rileggere alla luce della beffa subita proprio al PalaMoncada a fil di sirena, con la tripla di Simone Pepe che regalava allo scadere, sette giorni fa, la vittoria alla M Rinnovabili contro un’ottima Biella. Forse sarà così, del resto quando si ha quasi assenza di gioco da dentro l’area (decisamente poco positiva la prova del centro Giovanni Vildera), sei costretto a provare sovente l’azione da fuori con tiri a volte anche forzati, e quando la Virtus Roma in missione non ti concede la prima opzione offensiva (Deshawn Sims), devi cercare la seconda (KT Harrell) e la terza (Giovanni Vildera), sperando che siano efficaci per togliere il peso dell’attacco alla prima opzione.
Ecco, in questo la squadra di Piero Bucchi è stata brava questa sera, a togliere nel terzo ed anche nel quarto periodo la fiducia a Biella, e pazienza che poi Lorenzo Saccaggi ne metta dentro 23 tirando con 6/8 dalla lunga (un paio di queste a gara ormai finita), bravo lui in questo caso. Una vittoria dunque a mio avviso molto ma molto importante per il morale, per la classifica, per dare fiducia al modo di approccio che deve sempre essere lo stesso: la difesa prima di tutto, perchè se difendi bene in questo campionato dal talento offensivo medio non certamente di primissimo ordine, hai già fatto più della metà del tuo lavoro e porti a casa la vittoria, in questo senso il gioco ed il mood della Zeus Energy Rieti insegna! Poi i numeri sono buonissimi: assist 21-11; rimbalzi 43-32 (malgrado più di qualche pecca in difesa nei primi due periodi); punti da palla persa 12-3; valutazione 114-73.
Bene per la Virtus Roma in missione, adesso anche con il vantaggio psicologico di non dover più “…Vincere a tutti i costi perchè dietro c’è Bergamo con il fiato sul collo!”. Adesso tre giorni pieni per preparare un’altra sfida delicatissima, la prima di due trasferte impegnative come il derby vs una Leonis Roma che sarà (giustamente), a dir poco inferocita dopo l’ennesima legnata in trasferta subita oggi ad Agrigento e per vedersela poi, stando ferma il 5° turno avendolo anticipato in casa vs Latina lo scorso 16 gennaio, vs una delle avversarie più temibili che ci siano in giro domenica 10 febbraio, la Novipiù Casale Monferrato, anche se questa sera sculacciata come in passato in quel di Siena. Allacciate le cinture, la corsa non è mica finita anzi, ce da correre e saltare ancora un pò prima della fine!
Sala Stampa
Piero Bucchi
«Abbiamo iniziato il match giocando in un modo un po’ “sonnacchioso” difendendo ad un ritmo poco adeguato alla gara. Durante l’intervallo li ho spronati a fare meglio e tutta la squadra ha saputo reagire bene, tornando in campo più carichi e motivati. È stato davvero importante vincere oggi e continuare a fare bene, soprattutto dopo le ultime due prestazioni nelle gare contro Latina e Bergamo: abbiamo avuto quattro giocatori in doppia cifra e una buona circolazione di palla, soprattutto nel secondo tempo».
Virtus Roma – Edinol Biella 90-78
Parziali: 17-17; 22-22; 30-18; 21-21
Progressione: 17-17; 39-39; 69-57; 90-78
MVP: questa volta Aristide Landi offusca i Dioscuri Nic Moore ed Henry Sims (quest’ultimo sfiora la doppia doppia), perchè ne mette 22 di punti, raccatta 10 rimbalzi, serve 2 assist e prende 31 di valutazione, risultato doppia doppia d’applausi ma una gara da vero leader! Ma applausi anche ad Andrea Saccaggi che perde il confronto diretto con il fratello Lorenzo (19-25 i punti per Lorenzo Saccaggi con 6/8 da tre e season high per lui), ma fa percorso netto al tiro dai liberi, da due, da tre. Bravo!!
WVP: Albano Chiarastella prende sì 8 rimbalzi ma fa virgola alla voce fatturato, da un veterano ci si attende molto di più in attacco perchè se la difesa morde…
Fabrizio Noto/FRED