Siena, 03 febbraio 2019 – Clima surreale al PalaEstra.
Il palazzetto si presenta semi-deserto ed in clima di piena contestazione. Le questioni societarie oggi, purtroppo, hanno la precedenza sul dato sportivo.
Ed allora, prima di passare alla breve -seppur necessaria- disamina tecnica, preferisco riportare le allarmanti parole di coach Paolo Moretti.
Le ormai note vicissitudini (si legga qui) sono forse arrivate ad un punto di non ritorno. Mai prima d’ora ci si era esposti tanto. Il tecnico aretino infatti, pur difendendo giocatori, staff e la serietà del proprio lavoro denuncia un’ambiente lavorativo ingestibile. Le incertezze ormai sono troppe e le sicurezze quasi nulle. In chiusura della conferenza si arriva addirittura a mettere in discussione le condizioni necessarie a chiudere l’annata.
Tornando al parquet, Cassino ha dimostrato di avere una rotazione troppo corta e troppa poca esperienza per pensare di competere a questo livello.
Tuttavia l’orgoglio e la grinta mostrata sono solo da applausi.
Nel primo tempo è Pepper show, che si dimostra imprendibile dalla difesa biancoverde (21 i punti all’intervallo con pochissimi errori, 29 dopo 40′).
Nella ripresa sono Hall e Sorrentino a suonare la carica. I laziali colmano il gap, ed arrivano a giocarsi la tripla del possibile sorpasso a 6″ dalla fine.
La Mens Sana dal canto suo deve rinunciare ben presto a Morais, per un colpo subito in penetrazione. Si aggrappa a Pacher, alla grinta di Ranuzzi, alla regia di Sanguinetti e al buon lavoro di Radonjic.
Per il resto è notte fonda.
Le dichiarazioni di Mike Hall sugli insulti razzisti che qualcuno gli avrebbe rivolto hanno già fatto il proverbiale giro del web. Ovviamente un tale atteggiamento è disgustoso e non penso faccia parte della cultura sportiva di questa città.
Da segnalare, a tal proposito, delle scelte arbitrali molto discutibili e che hanno ottenuto il solo risultato di innervosire oltremodo tutti i protagonisti (pubblico incluso). Terna arbitrale davvero inadeguata al livello (Radaelli-De Biase via aiap).
In conclusione segnalo le dichiarazioni a parer mio fuori luogo di Manzari (DS Virtus). Il dirigente ha parlato della sua squadra come vittima designata a retrocedere “perché non conta niente”.
Manzari si è infine scagliato contro l’incivile che ha insultato il suo giocatore.
Mens Sana 67-65 Virtus Cassino
Emanuele Giorgi