Roma, 5 febbraio 2019 – Siamo alla vigilia dell’ultimo turno in Legabasket LBA prima dello stop lungo, obiettivo Final Eight di Coppa Italia a Firenze (14-17 febbraio), e dopo finestra di qualificazione ai Mondiali cinesi, con l’Italbasket impegnata nel provare a battere Ungheria o Lituania per staccare il biglietto della manifestazione iridata, scongiuri di rito annessi (22-25 febbraio) .
E sono quindi giorni frenetici perchè, specialmente per quelle squadre che non stanno disputando una stagione da consegnare alla storia (almeno per il momento…), tendenzialmente out dalla kermesse fiorentina, intervenire tecnicamente sul roster o su qualsiasi altro aspetto della squadra può essere importante, avendo quindi almeno un paio di settimane piene per operare e quindi non provocare choc o crisi di rigetto.
I “fuochi” li ha aperti ieri sera la Pallacanestro Reggiana, annunciando il divorzio da Devis Cagnardi, alla sua prima esperienza come Head Coach in Legabasket e con un record poco lusinghiero di 5 W e ben 13 L ma, sia chiaro, dopo il fuggi-fuggi dei migliori giocatori (o quasi) da Reggio Emilia, il compito del bravo Cagnardi si sapeva che avrebbe avuto avere qualche problemino. Poi, dopo vari tentennamenti, a 12 gare dalla fine della regular season e con la consapevolezza che la retrocessione non è più una chimera, la dirigenza reggiana ha rotto gli indugi annunciando stamane l’arrivo del super affidabile Stefano Pillastrini, reduce da un anno non negativo (ma neanche esaltante), in quel di Treviso.
Usato sicuro quindi, uno come Stefano Pillastrini che vanta più di 500 panchine complessive tra Serie A1, Serie A2 e Coppe Europee, con promozioni importanti come quelle ottenute a Montegranaro, Cervia e Torino, può essere quello che ci vuole per un club che ora intravede gli spettri della retrocessione, come proprio l’Auxilium Cus Torino che proprio domenica, battendo nettamente la Pallacanestro Reggiana, come anche segnala Spicchi D’Arancia, attende entro la metà della prossima settimana la conclusione positiva (incrociamo le dita), per la cessione della società da Antonio Forni al nuovo acquirente che con ogni probabilità sarà il gruppo Leonis (con la cordata piemontese in subordine in caso, comunque poco probabile, di fumata nera con la realtà più vicina al closing).
Una cosa è comunque certa, si dovrebbe comunque arrivare al passaggio entro il termine delle verifiche Com.Te.C. del 18 febbraio con la necessità di versare contributi e le tasse del bimestre novembre-dicembre 2018. Proprio in questa pausa per Coppa Italia e Nazionali sarà sbloccato il mercato con i nuovi proprietari che decideranno se affidarsi ad un nuovo coach (priorità eventuale al mercato straniero ma al momento non ci sono conferme certe). Intanto è in chiusura il rapporto con Tony Carr, nelle ultime due partite in tribuna come settimo straniero, che a meno di offerte irrinunciabili dovrebbe ripartire dalla G-League cercando una chance in NBA.
Tony Carr però piace anche a Pistoia, sebbene a Pistoia sia considerato troppo giovane e si stia quindi anche pensando di riprendere Andrea Crosariol, al momento alla Bakery Piacenza. Ma Pistoia è oggi sulla bocca di tutti in quanto squadra che, dopo la sconfitta nel match di ieri sera perso come da pronostico vs l’Olimpia Milano (81-91), ha presentato ricorso presso gli organi competenti in quanto James Nunnally, schierato ieri sera nel match in maglia Olimpia, non avrebbe potuto giocare. “Ma come…”, direbbe qualcuno, “…La punta di diamante del basket nazionale a livello di club commette una leggerezza simile??”. Ebbene sì, perchè poco dopo le 14:30, il ricorso è stato accolto, quindi la OriOra Pistoia ha ufficialmente vinto la gara a tavolino per 22-0. Commentare non serve, non occorre perchè una topica del genere testimonia quanto sia grottesca la condizione attuale del nostro basket, con qualcuno che ancora afferma che “…La salute del movimento sia ottima!”.
E sempre in tema di grottesco, cosa dire del tema Jordan Hamilton a Brescia? Riassumiamo. Il giocatore in forza da quest’anno al Basket Brescia Leonessa era stato squalificato dopo il match vs Varese, vinto dalla Leonessa per 78-73. Motivo? Semplice: “…Perché al termine della gara protestava e teneva un comportamento offensivo nei confronti degli arbitri”. Normale, o meglio, a volte può succedere che un giocatore perda il controllo nei confronti della terna arbitrale lamentandosi in modo più o meno forte del torto subito. Ovviamente il club bresciano propone il ricorso vs la squalifica che, usualmente, nel 99% dei casi, viene commutata in una pena pecuniaria e quindi mettendo il giocatore nelle condizioni di poter essere schierato. Invece, questa volta non accade. Ebbeh sì, viene confermata la squalifica tra lo stupore più o meno generale, con Brescia che emette un comunicato nel quale evidenzia i propri dubbi in merito sulle motivazione della sentenza disciplinare. Comunque sia, per la trasferta di Reggio Emilia, Jordan Hamilton non va in campo. Accade poi che domenica scorsa, nel match Brescia vs Trieste, sempre Jordan Hamilton venga sanzionato di un fallo antisportivo
Stamane il club bresciano emette un comunicato nel quale c’è anche un filmato che, guarda un pò, evidenzia proprio l’antisportivo sanzionato a Jordan Hamilton:
Beh, a vedere queste immagini…Di cosa si sarebbe macchiato il giocatore della Leonessa per essere sanzionato dell’antisportivo da parte del Sig. Michele Rossi? La società bresciana alza quindi la voce con un comunicato ufficiale che recita papale papale:
“Il fallo antisportivo sanzionato a Hamilton, dunque, risulta chiaramente frutto di un atteggiamento arbitrario. Basket Brescia Leonessa si augura che la sanzione non sia frutto di ciò che è accaduto nei giorni scorsi a seguito della squalifica del giocatore, con particolare riferimento alle motivazioni con cui la Corte di Giustizia Federale aveva rigettato il ricorso, e alle dichiarazioni che ne sono seguite. La società, inoltre, si augura che la sanzione comminata non sia frutto di un pregiudizio nei confronti del giocatore, che ha già pagato dazio ai propri comportamenti quando sono andati sopra le righe, e che merita di essere giudicato in campo per quello che compie realmente e non sulla base di comportamenti presunti dai direttori di gara ma che, nella realtà, non sono mai avvenuti.”
Ciononostante i soliti ben informati confermano che la Leonessa ne abbia le tasche piene del giocatore, molto più prosaicamente alle prese con una stagione poco soddisfacente, presentato questa estate come quel giocatore in grado di fare la differenza in Italia. Vedremo cosa accadrà, al momento non ci sono interessi conclamati da parte del DS Sandro Santoro, quindi è probabile che si opti per la permanenza di Hamilton a Brescia. Forse.
Infine Cantù, altro caso spinoso di passaggio di proprietà che sta tenendo banco da almeno tre mesi. Dalla Brianza giungono delle conferme circa la notizia, sempre by Spicchi D’Arancia, che nella notte di lunedì dovrebbe essere arrivata la risposta definitiva di Dmitry Gerasimenko alla nuova proposta d’acquisto di una cordata capitanata da un gruppo americano con una filiale a Milano. In questa operazione sarebbero coinvolti personaggi italiani che lavorano a Lugano. A far da tramite Nicola Molteni, attuale deputato della Lega e sottosegretario al Ministero degli Interni.
Sembrerebbe tutto ok, con la fumata bianca che viene data per imminente con la possibilità di sbloccare il mercato per il tesseramento di Nicola Brienza e del potenziale nuovo vice Ugo Ducarello, ex Head Coach a Trapani, già in occasione del match di sabato contro Reggio Emilia. In un secondo tempo nel capitale azionario del club potrebbe entrare anche il nuovo consorzio legato all’associazione Tutti Insieme Cantù del quale faranno parte i vecchi soci e qualche new-entry, coinvolgendo anche l’ex presidente Roberto Allievi che nelle ultime settimane è stato molto attivo nel sostenere la reggenza per la gestione ordinaria del club in attesa del passaggio di consegne.
Redazione All-Around.net