Era la partita clou della 6^giornata di ritorno del girone Sud della serie A2 femminile: Carispezia Cestistica Spezzina con La Magnolia Campobasso. Le padrone di casa erano terze e con tanta voglia di salire, le ospiti prime e con la determinazione di rivalersi dopo la sconfitta casalinga con Palermo di sette giorni prima. Le premesse di una bella partita sono state confermate ed a vincere sono state ancora una volta i #fioridacciaio molisani.
Perché la Crédit Agricole Carispezia ad intermittenza non ha potuto fare il colpaccio, sovvertendo il pronostico: al PalaMariotti la capolista Campobasso si aggiudica il match per 58-74. Spezzine che, dopo un quarto e mezzo in cui avevano espresso un gran basket, hanno perso il controllo della gara, senza più riuscire a reagire alla prima vera e propria sfuriata de La Molisana. La chiave in negativo è stata l’affidarsi troppo spesso al tiro da fuori, senza provare in maniera convinta a giocare sotto canestro, soluzione che, invece, nei primi minuti era stata invece molto redditizia. Elisa Templari è la top scorer delle bianconere, con 16 punti realizzati, seguita dai 15 di Sarni e dai 14 di Packvoski. Con questa sconfitta la CA Carispezia mantiene il terzo posto in classifica a pari merito con Faenza e Bologna (nella classifica avulsa a tre è la squadra ligure ad essere messa meglio), staccandosi però da Palermo, vincitrice con Forlì.
LA PARTITA – Il primo canestro lo realizza Campobasso con Elisa Mancinelli, abile a sfruttare in campo aperto l’assist direttamente dalla palla a due. La CA Carispezia però è in partita, volitiva, e ad inizio gara è supportata da un’ottima circolazione di palla, intensità difensiva e alte percentuali al tiro. Cinque punti consecutivi di Packovski infiammano il numeroso pubblico del PalaMariotti, con le bianconere che prendono così per la prima volta cinque lunghezze di vantaggio. La formazione molisana comunque non demorde e rientra sul -2 (13-11) con Zelnyte, prima che un break di 6-0 da parte delle spezzine crei il primo divario significativo: il trio Templari-Sarni-Cadoni firma il parziale ed il +9 per le liguri (22-13). Sul finale di frazione, Marangoni accorcia ma Mori segna sulla sirena il canestro del 24-15.
Nel secondo periodo la CA Carispezia raggiunge anche il suo massimo vantaggio (+10) grazie ad una tripla di Packovski, che porta la partita sul 29-19. Da qui, però, gli aggiustamenti tattici di coach Sabatelli mettono sabbia negli ingranaggi dell’attacco spezzino, che non riesce più ad essere incisivo come in precedenza, togliendo penetrazioni e canestri facili. Due canestri di Marangoni ed uno di Reani creano il 0-6 molisano che vale il 29-25. Templari sblocca le bianconere con una tripla, ma Campobasso continua a viaggiare ad un’intensità maggiore e riesce prima ad impattare sul 32-32, e poi a sorpassare sulla sirena con Mancinelli, per il 32-34 dell’intervallo lungo.
Nella ripresa Campobasso riprende da dove aveva lasciato, creando un parziale di 0-6, chiuso da Templari (34-40). La compagine molisana scappa ancora, purtroppo per le bianconere, e si porta sul +11 con Marangoni, il vero rebus che la difesa spezzina non è riuscita a risolvere per tutta la gara. 5 punti consecutivi di Sarni ridanno ossigeno alla CA Carispezia (40-46) che, però, viene prontamente rispedita indietro da uno 0-11 a favore delle ospiti, che vanno si ritrovano sul +17 a fine terzo quarto (40-57).
L’ultimo periodo vede La Molisana completamente in controllo della gara, con le bianconere che provano comunque la disperata rimonta, senza però riuscirci. Campobasso tocca addirittura il +21 con 5 punti consecutivi di Reani (44-65), poi le spezzine hanno un ultimo sussulto d’orgoglio che, però, serve soltanto a rendere leggermente meno amaro il passivo. La partita si conclude 58-74 per le ospiti.
Il commento di coach Mimmo Sabatelli di Campobasso :”Ero desideroso di vedere come questo gruppo avrebbe reagito di fronte ad una sconfitta come quella da cui venivamo e, sin dall’inizio, ho visto il giusto atteggiamento. Nonostante il divario in doppia cifra ero fiducioso perché vedevo un team vivo, presente e cattivo che ha difeso come sappiamo ed attaccato con concretezza dimostrando che questa è una squadra tosta. Ancora una volta è emersa la profondità di quest’organico in cui tutte hanno portato il proprio mattoncino alla costruzione complessiva. È stato un segnale importante, perché dovevamo dimostrare, prima di tutto a noi, quelle che sono le nostre caratteristiche, ossia il modo peculiare con cui affrontare le gare, senza accettare la via in cui provano a farci andare gli altri. Con la nostra identità possiamo battere chiunque. L’ho detto più di una volta: siamo noi stessi il nostro peggior avversario. Abbiamo caratteristiche importanti ed ora dobbiamo lavorare ulteriormente. Il più quattro sulla seconda? Non dobbiamo guardare alla classifica, ma bisogna pensare già alla prossima gara»

Elisa Templari – La Spezia