Porto S. Giorgio (FM), 1 marzo 2019 – Nel primo quarto di finale della LNP Coppa Italia Old Wild West la Virtus Roma in missione, consapevole di doversi far perdonare più di qualcosa in base alle ultime, deludenti prestazioni che rischiano di vanificare una stagione intera, strapazza la Tezenis Verona di Luca Dalmonte ben oltre il +17 finale (77-60), e si regala secondo pronostico una potenziale semifinale tutta da vivere domani pomeriggio, sabato 2 marzo dalle ore 18:00, contro la Fortitudo Bologna (presumibilmente vincente), ed Angelico Biella.
Intanto si gode questa buona vittoria vs una potenziale buonissima squadra come la Tezenis Verona, comandando quasi fin da subito molto bene il gioco ed il ritmo della gara, infliggendo ai gialloblu veneti una difesa molto attenta e scrupolosa dentro l’area per limitare le scorribande di Federico Candussi e Mitch Poletti e, nel ribaltamento del gioco, trovando sempre con una certa pazienza soluzioni offensive pulite, comode realizzazioni di un Aristide Landi ed un tostissimo Henry Sims, anche questa sera in doppia doppia ed MVP del match (21 p.ti e 10 rimbalzi).
Verona si sfilaccia quasi subito, nonostante l’Azzurro U18M Omar Dieng la metta da fuori molto bene (2/2 in un amen dai 6,75), non appena la Virtus Roma in missione tenta l’allungo con Henry Sims (11-6 al 5′), i veneti perdono confidenza con la gara, si riavvicinano sul 13-11 con un impreciso (a dire poco), Federico Candussi ma poi non vedono neanche più la targa degli avversari che con tutto il quintetto guidato da Nic Moore, si allontanano in progressione grazie ad Andrea Saccaggi e ad un soddisfacente Amar Alibegovic (doppia doppia sfiorata con 8 p.ti e 10 rimbalzi): proprio il piccolo play romano regala il 26-16 con cui si chiude il primo periodo.
Nel secondo periodo si nota molto anche Marco Santiangeli che mette a segno una tripla sola ma smazza ben 7 assist nella gara, ma soprattutto si nota una difesa sempre molto tetragona dei ragazzi di Piero Bucchi che può essere bucata solo dalla voglia e dal talento di Andrea Amato ma sempre da fuori, sul 30-20 al 14′ il coach bolognese della Virtus Roma chiama tempo per rimettere a posto le cose. Quando si rientra in campo, sempre Henry Sims suona la carica coadiuvato da Roberto Prandin e quando Amar Alibegovic mette dentro la palla del +17 (42-25 al 18′), la gara sembra già bella che finita perchè neanche Jazzmarr Ferguson, dall’alto della sua classe riesce a far andare la nave veneta che imbarca acqua da tutte le parti. Si chiude sul 46-27 (+19) per la Virtus Roma in missione ma l’aria in campo suggerisce di non attendere una Verona molto combattiva al rientro in campo.
Terzo periodo ed effettivamente in campo il monologo virtussino prosegue. Nic Moore va a briglie sciolte ed anzi, è Tommy Baldasso (che non ha mai avuto nella velocità il suo azimut tecnico), a frenare un pò le azioni della Virtus Roma in missione. Semmai sorprende un pò come Verona non ne voglia proprio sapere di fare canestro, avendo quasi già mollato e quando Andrea Saccaggi mette il +24 da fuori al 24′ (53-29), c’è veramente poco altro da dire se non che l’Urbe vola addirittura sino al +29 (65-36), con una tripla dall’angolo al 28′ se non che nel frattempo abbia segnato anche Roberto Prandin dalla lunga. Al 30′ si va comunque sul 67-40.
Il quarto periodo è un di conseguenza un lungo garbage time, sebbene la Scaligera cerchi di salvare la faccia provando ad arrivare almeno ad uno scarto meno umiliante. Ed in effetti una pioggia di triple piombano nella retina romana ad inizio quarto ma la Virtus Roma in missione non molla più di tanto questa volta, nonostante il tentativo disperato veronese arrivi solo al -13 per mezzo di due liberi di un deludente Francesco Candussi (73-60 al 39′), e grazie ad una zona 2-3 classica ma che non produce il miracolo: termina quindi sul 77-60 e la Virtus Roma in missione è alle semifinali.
Dunque un buon riscatto per l’Urbe dopo le incredibili sconfitte subite in campionato vs Capo D’Orlando e soprattutto vs Trapani, vista anche l’assenza di Massimo Chessa, tenuto a riposo precauzionale per curare la fastidiosissima pubalgia che lo tormenta da un pò e senza Daniele Sandri, visto comunque in divisa da gioco. Forse in questa Coppa Italia la squadra di Piero Bucchi può ritrovare quella convinzione e quella cattiveria che non si vede più dal 31 gennaio scorso, dopo la bella vittoria nel derby vs la Leonis a Ferentino perchè alla luce degli accadimenti più recenti, sarebbe stato opportuno sostituire in questo nefasto mese di febbraio l’infortunato Daniele Sandri (problema ben noto ai dirigenti virtussini sin dai primi di gennaio scorso), con un profilo tecnico di maggiore spessore, rispettando ovviamente la voglia di fare di Roberto Prandin, arrivato però praticamente in saldo e per la liquefazione di Siena. A bene vedere le mosse di mercato di altre squadre in Serie A2, si sarebbe potuto portare a Roma forse qualche profilo di livello superiore onde evitare le paturnie prossime venture.
Vedremo, intanto ci si gode questa bella vittoria e si aspetta la sfida di domani alle ore 18:00.
Sala Stampa
Piero Bucchi
«Abbiamo giocato una buona partita, a parte un calo di attenzione negli ultimi minuti. È stata una vittoria che fa piacere, come sempre: merito dei ragazzi che sono entrati in campo con la concentrazione giusta. Ora attendiamo il prossimo avversario che scopriremo questa sera».
Nic Moore
«Oggi abbiamo giocato senza pressione e uniti fin dal primo secondo. Dobbiamo continuare su questa strada per affrontare tutte le prossime gare, in campionato e non».
Virtus Roma – Tezenis Verona 77-60
Parziali: 26-16; 46-27; 67-40; 77-60
Fabrizio Noto/FRED