Una Magnolia Campobasso diversa, ma identica a se stessa. Un gruppo di #fioridacciaio 2.0. Che forse non hanno gli avvii fulminanti del loro inizio di campionato, ma che sanno soffrire, lottare, compattarsi ed emergere alla distanza mettendo in mostra un killer instinct in grado di segnare le sorti della contesa. Se alla vigilia della trasferta di Cagliari, la volontà – in casa rossoblù – era quella di trovare continuità all’affermazione interna con il Civitanova Marche, l’esito del match del PalaCus non solo ha fornito la replica del referto rosa conquistato nel turno precedente, ma ha anche aggiornato le statistiche dello strepitoso torneo delle molisane: ventidue successi in ventisei giornate ed un momentaneo più quattro, in attesa dei match domenicali, sulle più immediate inseguitrici. AVVIO COMPLICATO L’abbrivio di contesa per le campobassane riserva più di una problematica. La via del canestro è particolarmente stretta per le rossoblù, che pure trovano il primo canestro di contesa con Di Gregorio (top scorer del match a quota 23). Cagliari prende l’inerzia con Kotnis prima e Favento e Caldaro (quattro punti in successione sino al 10-5), ma Želnytė e Bove riavvicinano i #fioridacciaio sotto di un solo possesso (11-8) al 10’. ANDAMENTO LENTO Le cagliaritane tentano un primo strappo in avvio di secondo periodo, ma Marangoni tiene botta e – in un momento veronese – il 2/2 ai liberi di Reani (in una serata in cui l’alapivot fattura dieci rimbalzi) riporta le rossoblù sino al -1 del 14-13. Ciavarella e Porcu provano a rispondere al secondo strattone delle isolane e c’è la determinazione di Di Gregorio a pareggiare i conti a 20. Marangoni firma l’ultimo impatto a 22, poi Cagliari dà vita ad un break di 8-0 con cui si affaccia all’intervallo lungo sul 30-22. RIENTRO DETERMINATO Il terzo quarto delle magnolia ricorda molto quelli del precampionato delle rossoblù capaci – momento dopo momento – di risalire la china. Želnytė suona la riscossa e, dopo la tripla di Ridolfi che regala alle sarde il massimo vantaggio sul 33-24, Di Gregorio prima con cinque punti in successione e Marangoni poi (ben sette punti con all’interno una tripla in una serata da doppia cifra) firmano un controbreak di 12-0 che dà nuove certezze alle rossoblù. Pronte a rispondere colpo su colpo alle nuove fiammate cagliaritane, nello specifico con Bove dalla linea dei liberi (particolare statistico che porterà le magnolie a concludere il match con un ragguardevole 17/19 a cronometro fermo). FUGA BALTICA La ‘fuga giusta’, però, la firmano i #fioridacciaio con i sei punti in successione realizzati dalla propria lunga lituana Želnytė in avvio di quarto periodo. Lo scossone fa vacillare l’imbarcazione cagliaritana, cui danno il colpo di grazia Marangoni e Di Gregorio. Sale il nervosismo tra le fila sarde e a farne le spese è il tecnico Xaxa che becca due tecnici in un amen e viene espulso. Senza il proprio navigatore, le cagliaritane perdono definitivamente la bussola. È il momento di Ciavarella che sale in cattedra e con le sue realizzazioni scrive la parola fine sulla contesa portando le campobassane anche al proprio massimo vantaggio (+18 sul 45-63). Il resto è la festa di un gruppo che mette in mostra sul parquet anche i propri prospetti Sammartino e Falbo. L’ANALISI DEL COACH Il coach delle magnolie Mimmo Sabatelli, alla fine, è particolarmente chiaro nella sua analisi. «Il nostro attacco è figlio dell’energia che mettiamo in difesa e, nei primi due quarti, l’aver subito soprattutto in avvio i loro pick ‘n roll ha finito con l’innervosirci ed il condizionarci. Nella ripresa, siamo tornati a difendere come sappiamo e si è vista una bella pallacanestro anche in attacco. I quattro punti sulle più immediate inseguitrici? I risultati sono ancora parziali e non dobbiamo guardare solo a quanto ha fatto il Palermo. Vanno prese in considerazione Bologna e La Spezia, ma non solo loro. Ci possono essere dei risultati a noi favorevoli, ma dobbiamo guardare al cammino di questo gruppo unicamente. In questo momento dobbiamo gioire del nostro successo, cercando di ritrovare sempre più certezze e sicurezze». Dettaglio che, come nel momento dei tredici successi consecutivi, per Sabatelli passa da un unico aspetto: il lavoro. «Da lunedì torneremo ad allenarci duramente per proiettarci al meglio sul prossimo impegno», chiosa.

AndrosBasket
Secondo stop di fila in campionato per AndrosBasket che cede 74-68 in casa della Feba Civitanova Marche, confermando le difficoltà di un momento complesso dal punto di vista fisico tra acciacchi e infortuni.
Nella rotazione d’infortunate di Palermo, stavolta a rimanere fuori è Miccio, dopo l’infortunio alla spalla rimediato con La Spezia. Cupido c’è, con maschera protettiva e un po’ di timore, che diventa concreto quando rimedia un colpo su penetrazione di Perini e deve uscire per qualche minuto: per fortuna nulla di grave. All’inizio è buona partenza per AndrosBasket, avanti 7-13 con canestro tra l’altro dell’under Casiglia, entrata proprio per Cupido. Civitanova ritrova smalto nella seconda parte del quarto con le triple del vantaggio di De Pasquale e Ortolani, trovando anche il vantaggio dopo 10′ (20-18).
Il secondo parziale vede una maggior incisività delle marchigiane che segnano da fuori e trovano punti da sotto massimizzando il rendimento sul pick and roll. Perini firma il +14, AndrosBasket risponde con uno 0-5 propiziato da Russo e Verona, chiudendo poi il quarto sotto 42-32.
Le palermitane offrono il loro massimo sforzo per rientrare nel terzo periodo, in cui a un buon impatto dalla panchina di Cutrupi (8 punti) si sommano alcune belle giocate individuali di Russo e Cupido che aiutano la squadra a non mollare. Due punti di Verona portano il punteggio sul 60-56 con un quarto da giocare, onestamente un affare per la formazione ospite visto lo svolgimento del match.
Le difficoltà maggiori di AndrosBasket in difesa dove Civitanova colpisce con un’ottima Perini: AndrosBasket comunque non molla e trascinata da Russo arriva più volte sul -4, senza mai fare il salto decisivo per chiudere il gap. La guardia mette il 70-68, dall’altra parte un errore difensivo però lascia sola Trobbiani per due punti decisivi che chiudono la partita perché dall’altra parte Palermo non finalizza i tentativi per rientrare in partita. 74-68 il finale, con Civitanova che festeggia una vittoria fondamentale per allontanare i Playout e anticipare i Playoff, AndrosBasket incassa e riflette, nel suo mese d’aprile d’apprendistato in vista della postseason.
Seconda sconfitta in campionato consecutiva, in un campo in cui AndrosBasket non ha mai vinto da quando è in Serie A2, e in condizioni deficitarie: qualcosa su cui riflettere, in una partita che sì dal punto di vista del risultato è negativa, ma ha offerto spunti su cui si può lavorare in palestra in vista dei Playoff. Per il piazzamento, ammesso che conti qualcosa con la formula corrente, s’aspettano invece i risultati delle partite del resto del turno: saranno decisivi poi i match contro San Giovanni Valdarno (sabato prossimo alle 16 al PalaMangano) e Bologna.
Nella trasferta le ragazze di AndrosBasket hanno partecipato alla campagna d’informazione “Stavolta Voto”, che vede le nostre ragazze come vere e proprie testimonial in vista delle Elezioni Europee 2019.

Faenza
All’andata vinse Pistoia per 67 a 61 e tanta era la voglia di vendicare quella brutta sconfitta. Pur senza Ballardini ferma ai box per un risentimento muscolare le ragazze dell’InfinityBio sono scese in campo concentrate e molto determinate. Dopo un inizio in equilibrio è nella seconda parte del quarto che Faenza prova la prima fuga con il duo Franceschini Soglia che portano Faenza sul 20 a 11 a due minuti dal termine. Sul finale una tripla di Policari e un jump di Caccoli sulla sirena firmano il 25 a 15 di fine primo quarto.
Ad inizio secondo quarto due triple di Meschi e un canestro di Schwienbacher cercano di chiudere subito la partita, ma dopo il time out Pistoia prova a reagire e mette a segno un break di 5 a 0 che riportano in carreggiata le ospiti costringendo questa volta Faenza al time out.
Pistoia con la tripla di Luciani torna a meno dieci sul 37 a 27 a tre minuti dalla fine del quarto ma negli ultimi minuti Franceschini e Morsiani ristabiliscono le distanze e si arriva all’intervallo lungo sul +15 per Faenza sul parziale di 47 a 32.
Nel terzo quarto le Toscane provano l’ultimo sforzo e riescono a rientrare fino al meno 9 con Bona dalla lunetta, ma il tentativo a vita breve. In pochi minuti con una Policari micidiale dal tiro dalla lunga distanza Faenza torna sul 62 a 45 e con il canestro in finale di periodo di Soglia, Faenza arriva al massimo vantaggio sul +22 che vale il 71 a 49 di fine quarto.
Il divario si allarga fino al 82 a 56 con Morsiani dalla lunetta, poi a partita chiusa Faenza si rilassa e Pistoia con le triple di Luciani recupera vincendo il quarto per 20 a 14 che chiude l’incontro sul 85 a 69.
Ottima prestazione di tutta la squadra specialmente in attacco dove abbiamo registrato buone statistiche tirando con 26/36 da 2 e 7/18 da tre.
Con questa vittoria Faenza si mantiene al quinto posto a soli due punti da Palermo uscita sconfitta dal campo della Fe.Ba.