L’Acqua San Bernardo Cantù ha vinto 84 a 74 al Pala Carrara di Pistoia sull’OriOra in quella che Paolo Moretti, coach dei toscani aveva definito “l’ultima chiamata” per i suoi in tema di salvezza. La vittoria dei brianzoli li mantiene in corsa per un posto nei playoff in attesa di cosa accadrà domenica 28 aprile ma ha un risvolto importante proprio in materia di retrocessione: la matematica salvezza della Fiat Torino che è a quota 16 davanti a Reggio Emilia e Pesaro a 14 e Pistoia a 12. Con Reggio Emilia e Pistoia la Fiat è 2 a 0, mentre con Pesaro deve giocare nell’ultima giornata in casa partendo dal meno 4 dell’andata.
La partita fra Pistoia e Cantù è stata equilibrata per tre quarti con la formazione toscana che è partita molto bene grazie alla vena di Peak – a segno con i primi 7 tiri della sua gara – e di Mitchell che da tre non ne ha messa una (2 su 13 alla fine) ma da due ha spesso messo in difficoltà gli avversari. Dopo due quarti però gli sforzi di Pistoia hanno prodotto solo un punto di vantaggio, 42 a 41, perchè Cantù ha trovato una serata più che notevole di Stone e molto buona di Jefferson ed in generale dei suoi lunghi che hanno nettamente prevalso su quelli avversari.
Nell’ultimo quarto Blakes è salito in cattedra ed ha dettato tempi e regalato idee ai suoi compagni che in breve hanno confezionato il vantaggio di dieci punti che ha sigillato la vittoria esterna che inguaia la OriOra che deve fare due miracoli nelle ultime due gare, a Varese ed in casa con Avellino nell’ultima giornata. Il tabellino della partita
“Abbiamo fatto la partita che speravo – ha detto dopo la gara il coach di Pistoia, Paolo Moretti – e sinceramente non ho molto da dire ai ragazzi. C’era il timore che le due sconfitte dopo la vittoria di Bologna avessero scollegato tutto e invece stasera abbiamo giocato e per di più in situazione di emergenza, vista l’indisponibilità di Auda, l’entità del cui infortunio verrà rivalutata a inizio settimana. Contro una squadra di spessore fisico-atletico come Cantù abbiamo provato a mischiare le carte, giocando spesso con quintetti piccoli, chiedendo un extra-sforzo a Crosariol, che è stato bene in campo e devo dire che abbiamo fatto la partita che pensavamo. Abbiamo tenuto bene i loro punti di riferimento primari -prosegue Moretti- li abbiamo costretti a percentuali molto basse e siamo stati attenti anche in tutte quelle situazioni di lotta, perdendoci un po’ solo nel terzo e quarto periodo. Nel primo tempo abbiamo davvero concesso poco, eccezion fatta per un paio di palle perse, verso il finire del secondo quarto, quando eravamo a cinque, sei punti di vantaggio, ma veramente non ho niente da recriminare. La partita volitiva che avevo chiesto c’è stata, purtroppo non è bastato e questo mi dispiace tantissimo: la sconfitta ci relega sempre più all’ultimo posto ed è chiaro che, in attesa dei risultati degli altri, la delusione c’è“.
Moretti scende poi in un paio di dettagli sul piano tattico: “C’è stata grande disponibilità e tanta voglia di aiutarsi. Nei primi venti minuti abbiamo retto benissimo, segnando oltre 40 punti, poi Jefferson è venuto fuori con la sua fisicità, ma le guardie le abbiamo tenute bene difensivamente, anche se questo ci è forse costato un po’ a livello di precisione. Avremo potuto attaccare meglio l’area e questo forse ci avrebbe permesso anche di prenderci tiri migliori dal perimetro, ma oggettivamente le armi che avevamo, soprattutto nel secondo tempo quando Peak ha cominciato ad accusare la stanchezza, non erano moltissime. Devo dire che per esempio Mitchell ha fatto un ottimo lavoro anche da passatore, abbiamo costruito buoni tiri, ma le percentuali non ci hanno assistito: è difficile vincere quando si tira con meno del 40% dal campo. La squadra si è sempre comunque sforzata di fare le scelte giuste poi è innegabile che magari potevamo avere qualcosa in più dalla panchina: speravamo che Mesicek riuscisse a darci un po’ di slancio, ma così non è stato, anche se non ho veramente rimproveri da fare ai miei giocatori“.
Il commento di Nicola Brienza, allenatore di Cantù:
«Siamo molto contenti, in primis per il risultato, ovviamente. Sapevamo che Pistoia avrebbe provato a fare qualcosa di più per salvarsi, perché siamo alla fine del campioanto. Sicuramente hanno messo grande cuore in campo, provando a fare del loro meglio. Noi siamo stati bravi, direi quasi tutta la partita, a controllare il ritmo, riuscendo a fare più o meno tutto quello che avevamo pensato nei giorni di preparazione alla gara».
«Abbiamo ballato un po’ solo nel primo quarto. Nonostante l’assenza di Auda, Mitchell da “quattro” ci ha un po’ scombussolato, creandoci problemi negli accoppiamenti. In quella situazione abbiamo perso un po’ il controllo. Tuttavia, i ragazzi sono stati davvero bravi poi a leggere le difese di Pistoia, riuscendo alla fine a trovare sempre un buon tiro. A tal proposito, sono molto contento a livello di squadra per i 24 assist. Un dato che dimostra il nostro desiderio di passarci il pallone. Adesso, e per il futuro, andiamo vanti così. Ci restano ancora due partite da disputare, proveremo a giocarci tutte le nostre chances per arrivare ai playoff».