Roma, 2 giugno 2019 – Nel giorno in cui il Paese celebra la Festa della Repubblica e continuano a spron battuto dei Playoff aspri e spietati per la loro bellezza, con questa sera una #Gara3 che potrebbero sancire una clamorosa esclusione della Super favorita Milano vs la Dinamo Sassari del Poz, il Mercato batte incessantemente i propri colpi.
Nella giornata di ieri, sabato 1 giugno, diverse interessantissime news hanno caratterizzato l’etere baskettaro italiano, a partire del rinnovo ufficiale a Varese di Capitan Giancarlo Ferrero. Il capitano ha firmato proprio ieri un accordo che lo legherà al club biancorosso per le prossime due stagioni con inoltre un’opzione di prolungamento per quella successiva: totale, se le cose andranno bene, Giancarlo Ferrero sarà in biancorosso sino al 2022. Un segnale molto positivo e “forte ” di Varese che, oltre a premiare l’attaccamento alla squadra dimostrata dallo stesso Ferrero – non dimentichiamo che i lombardi hanno già rinnovato Matteo Tambone in inverno sino al 2021 – desidera iniziare un percorso identitario, che si leghi ai valori della società che vanta un palmares straordinario in Italia ed in Europa, possibilmente con giocatori italiani che diano la stura ad una possibile risalita del club ai vertici.
Intanto dal lontano confine orientale – Trieste, tanto per intenderci – prosegue la ricerca nel trovare nuovi soci per coprire più o meno per intero il budget per la prossima stagione, come abbiamo sempre anticipato sino dal primo articolo di questa nuova edizione del Mercato 2019-20. In attesa di sviluppi societari ci sono conferme su diverse partenze come quelle di coach Eugenio Dalmasson più diversi giocatori a partire da William Mosley ma, udite udite, il centro che per diverse stagioni ha giocato solo in Serie A2, dimostrando quest’anno che anche al piano superiore può fare molto (e bene), vuol dare priorità alla società che ha creduto nelle sue possibilità prima di trovarsi altro: chi è che dice che la riconoscenza non esiste nel mondo dello sport? Sul fronte societario invece la notizia positiva è che ci sono diverse strade da percorre ma secondo Spicchi D’Arancia quella più concreta riguarderebbe Paul Baccaglini, imprenditore italo-americano con trascorsi da giocatore di Serie B e che si era avvicinato al Palermo Calcio di Zamparini. Il contatto che porterebbe Baccaglini a dare una mano al team alabardato sarebbe connesso all’ex giocatore giuliano Angelo Baiguera: l’ipotesi è quella di rilevare una quota al momento non di controllo con l’eventualità di assumere l’incarico di presidente.
Sempre in tema di vicende societarie da risolvere o quantomeno da ridefinire, il silenzio assordante da parte della neo-promossa Virtus Roma sta allarmando la pletora dei tifosi capitolini. Mentre il sussurro di coach Piero Bucchi, potenzialmente libero qualora non ci fosse una definizione a breve di chi prenda le redini del club, non è più un sussurro e nemmeno un “mal di pancia” ma una notizia concreta: il coach protagonista principale della risalita del club romano in Legabasket – LBA sarebbe contrariato per i tempi, a dir poco lunghi (ricordiamo che la Virtus Roma è ufficialmente in LBA da sabato 20 aprile scorso), con cui sta decidendo tutto, o quasi, per la nuova stagione. Ma i soliti sussurri danno ormai per imminente il passaggio delle quote di maggioranza dalla Famiglia Toti a Nello Longobardi, Presidente della Givova Scafati. Il problema è il “Quando?”. Ci sono molti nodi da sciogliere e la sensazione è che i tempi ci siano ancora per definire un roster – ma non solo quello – di livello ma è ovvio che il tempo, non essendo una risorsa infinita, non giochi a favore del team capitolino. Inoltre, dopo anni di delusione e di stagioni iniziate al motto “Oggi è così, domani si vedrà…”, il popolo virtussino desidererebbe avere una definitiva consacrazione di quanto quanto annunciato quasi un anno fa, tra speranze e voglia di rinascita…
Intanto a Trento, ufficializzato l’addio a Maurizio Buscaglia dopo 13 anni con un anno di anticipo alla risoluzione naturale del contratto che sarebbe scaduto a giugno del 2020, è molto probabile ormai l’arrivo di Nicola Brienza che siglerà un contratto biennale con opzione sul 2021-22. E siccome non si ama dormire a Trento, l’idea dell’Aquila, che tra l’altro proverà a mantenere l’EuroCup come potenziale trampolino di lancio per l’Euroleague prima possibile, proverà a confermare Aaron Craft e Beto Gomes. Le uniche posizioni sicure sono quelle di Toto Forray ed Andrea Mezzanotte mentre Fabio Mian e Dada Pascolo sono in valutazione, entrambi reduci da una stagione poco soddisfacente. Ma sempre secondo Spicchi D’Arancia, confermate da altre fonti vicine al team bianconero, si vorrebbe riportare – in perfetto stile di questa società che ama i ritorni – alla BLM Arena lo strepitoso Brandon Triche che sta dando un contributo enorme alla risalita di Capo D’Orlando in Legabasket e che fu grande protagonista 5 anni fa della promozione dalla Serie A2 di Trento appunto in LBA. La conferma? La presenza del GM trentino, Salvatore Trainotti, nel match che a Bergamo ha visto i siciliani vincere #Gara3 delle semifinali Playoff, attesi adesso alla Finale.
In Lombardia sponda Cantù si attende invece l’ufficializzazione del nuovo GM Daniele Della Fiori per iniziar a parlare di roster di mercato. Il desiderio del team brianzolo è però quello di puntare su di un giovane allenatore, che possa essere compatibile con un budget ridotto e puntando alla salvezza. In pole position c’è adesso il coach della Remer Treviglio che così bene sta facendo, e non da oggi, in Serie A2, Adriano Vertemati. Il problema è che il coach milanese è vincolato sino al 2020. L’alternativa sarebbe Federico Perego, attualmente Head coach al Bamberg ed assistente di Andrea Trinchieri ma anche in questo caso la possibilità di averlo sarebbe riconducibile al fatto che il club tedesco non voglia trattenerlo. Il 35enne giovane coach, che ha portato il Bamberg alla vittoria in Coppa di Germania ed alla Final Four di FIBA Basketball Champions League subentrando a Gennaio come primo allenatore, sarebbe felice di tornare in Lombardia essendo nativo di Lissone ma vorrebbe prima capire in quale contesto tecnico.
Restando il Lombardia, come non si può dire qualcosa su Milano in cui si vivono giorni delicati? Il nuovo piano tecnico è già partito anche se questa sera non si vincesse in #Gara3 delle Semifinali scudetto al PalaSerradimigni. Si parte dall’assunto che Livio Proli lasci il club però con il titolo di Presidente sino al 31 dicembre, quindi scartata l’ipotesi di chi vociferava di un arrivo di Ettore Messina al suo posto, il buon Ettore non dovrebbe accettare un passaggio così a lungo raggio, ed in un ambiente non propriamente idilliaco come da sempre è quello dell’Olimpia. Ma anche questa sera Milano dovesse perdere #Gara3 in Sardegna, l’addio a Simone Pianigiani sarebbe un dato incontestabile (contratto in scadenza, inoltre, nel 2020): sarebbe una stagione da cancellare in proporzione alle ambizioni, nazionali ed internazionali, di un club che avrebbe teoricamente tutto per far bene e che invece spesso annaspa tra contraddizioni gestionali a volte imbarazzanti, per chi tra l’altro ha a disposizione un budget così importante. Dicevano dunque dell’addio a Simone Pianigiani qualora Milano perdesse #Gara3 vs Sassari, da chi si ripartirebbe allora? I nomi più gettonati sono quelli di Xavi Pascual e David Blatt ma non si escludono colpi di scena, anzi. Il profilo del roster invece non dovrebbe subire modifiche eccessive tranne che per Curtis Jerrels (i “bene informati” confermano che l’uomo del canestro vincente nel 2014 a Siena non abbia ingoiato di sana voglia il rospo di queste due esclusioni in #Gara1 e #Gara2 vs Sassari), sperando in un buon alter-ego al californiano e che assieme al nuovo coach, abbassi un pò l’ego smisurato di un Mike James, fenomenale in sè per sè, ma poco efficace nel far crescere i compagni attorno a lui. In uscita anche il bluff Alen Omic (alzi la mano chi conosce colui che possa averlo consigliato a Milano per tappare la falla Guidaitis), più Mindauskas Kuzminskas, si dice vicino ad un rimpatrio allo Zalgiris Kaunas. Altro punto interrogativo è su James Nunnally, tentato da altre sirene economicamente più appetibili di quanto gli offre il club meneghino oggi.
In Puglia invece poco è cambiato rispetto a qualche giorno fa alla Happy Casa Brindisi. Si cerca in tutti i modi di trattenere almeno sino al 2022 per Frank Vitucci che continua ad essere tentato dalla Pallacanestro Reggiana. Intanto il club biancoazzurro ha presentato la documentazione di pre-iscrizione alla FIBA Basketball Champions League e 7DaysEuroCup, avendo comunque una preferenza nei confronti della manifestazione made in FIBA per un logico livello di competizione tecnica decisamente più alla portata del budget in mano per la prossima stagione. La news però dell’ultimora è un rilancio a favore di Jeremy Chappell, dato per certo ad Avellino e che invece sarebbe fortemente tentato a restare in Puglia per l’ottimo feeling con la piazza e tutto quanto il resto che solo nella magica terra pugliese, come confermato da Spicchi D’Arancia.
Avellino…Giah, in Irpinia quel simpatico satanasso di Nicola Alberani avrebbe messo le mani e qualcos’altro di più addosso alla stellina di Bergamo in Serie A2, al secolo Brandon Taylor reduce da un campionato stupefacente per un rookie come lui. Un giocatore che nelle movenze ma soprattutto nella stazza può ricordare anche Kiefer Sykes che a questo punto sarebbe quasi certo partente. Detto prima dell’impasse nel portare in maglia Scandone Jeremy Chappell, ci sarebbe spazio per Giampaolo Ricci e per Mattia Udom. Per il primo, Cremona ha fatto avere all’ala azzurra un contratto in advance mentre l’ex-Biella e Verona sarebbe pronto a mettersi in gioco per la LBA ma vincolato da un contratto in terra scaligera. Difficile infine che resti Ike Udanoh, al quale sta facendo una corte abbastanza serrata Evgeny Pashutin, il coach dell’Avtodor Saratov, rimasto impressionato dalle doti dell’ala forte sino a quando lo ha allenato a Cantù prima della fuga in Russia. Per la panchina invece silenzio, non si hanno grandi indicazioni di massima.
A Pesaro invece si cerca prima un coach per fare mercato. Stefano Cioppi ha sondato il terreno sia con Eugenio Dalmasson che con Maurizio Buscaglia ma il budget non consente di poter arrivare ad allenatori così “pregiati. Quindi al momento ci si concentra sui giocatori italiani, sicuri di restare ma sempre d’attendere la conferma, per Simone Zanotti e Diego Monaldi.
Ed un pò come Avellino e Pesaro, anche Reggio Emilia è alla caccia di un coach sul mercato. A differenza però dei due club citati prima, a Reggio Emilia ci sarebbero già stati degli incontri o degli abboccamenti, confermati da Spicchi D’Arancia, sia con Pino Sacripanti che con Frank Vitucci ma adesso sembra esserci in ballo anche Jasmin Repesa che, come molti sanno, ha l’Italia nel cuore. Ma l’orientamento dei reggiani sarebbe quello di prendere Sacripanti, coach di notevole esperienza ormai ed amante di un roster giovane da gestire, come quello che desidera mettere in piedi il GM Alessandro Frosini.
Redazione All-Around.net