Poi dici i ricorsi storici, le date, le circostanze…Il 10 marzo di quest’anno al Taliercio Umana Venezia-Dinamo Sassari era finita 98 a 90 ed era stata l’ultima sconfitta della squadra sarda tra campionato e coppe. Il 10 giugno di nuovo al Taliercio di Mestre l’Umana ha posto fine a quella striscia vincente, battendo la Dinamo 72 a 70 in gara1 della Finale scudetto. A parte queste ricorrenze non ci sono analogie tra queste due partite.
Perchè gara 1 di finale è stata una classica partita playoff dove l’importanza della posta in palio come si dice, ha giocato con le due squadre per tutti e 40′ i minuti. Ed ha rischiato – sempre l’importanza – di allungare la partita con uno o chissà quanti supplementari. Tale è stata la parità in tutto e per tutto che le due squadre hanno espresso in campo. Ed allora perchè ha vinto la squadra di casa? Perché la sua difesa puntuale e durissima ha retto nel momento decisivo dando quindi linfa all’attacco capace di ricucire due volte uno strappo di Sassari, prima di 8 punti alla fine del II quarto, poi di 13 a metà del terzo.
In entrambe le occasioni la squadra ospite avrebbe potuto allungare se proprio la difesa veneziana avesse concesso quel canestro in più, quel fallo ulteriore, due liberi ancora che avrebbero potuto far dilatare il punteggio ed esaltare l’attacco della formazione di coach Pozzecco capace di segnare quasi 100 punti a partita. Ed invece ogni volta Cerella e compagni hanno trovato il sassolino giusto da inserire nell’ingranaggio avversario. Sul 47 a 33 del terzo periodo Haynes ha segnato 4 liberi di seguito che hanno tenuto a galla la squadra messo paura a Sassari che in attacco non è stata più così fluida ed hanno trascinato i padroni di casa fino ai due minuti finali del tempo sul 44 a 52. Qui l’attacco lagunare è esploso ed ha piazzato un parziale di 10 a 0 suggellato da un gancio da tre punti di Austin Daye sulla sirena dei 30 minuti per il 54 a 52.
Il quarto periodo è iniziato con lo show di Tyrus McGee che ha rimesso Sassari avanti di 4, 55 a 59 in 3 minuti di gioco a continuazione di una grande partita dell’ex Reyer, la miglior forse di questa sua annata in Sardegna. Qui è venuto fuori Haynes, con cinque punti di seguito ed un atteggiamento in campo finalmente da leader per Venezia che ha coinvolto i suoi compagni che hanno trovato linee di passaggio notevoli in attacco e chiuso la via del canestro ai sassaresi. Eppure si è arrivati all’ultimo minuto di gioco sul 68 pari grazie ad una tripla di Gentile ma anche con tantissimi liberi sbagliati da Sassari e qualcuno da Venezia che se al contrario fossero stati segnati avrebbero forse chiuso la contesa prima per una delle due. A 60 secondi dalla fine Julian Stone ha piazzato l’unica tripla della sua partita, Thomas ha replicato con due liberi e negli ultimi 40 secondi è successo questo: Bramos ha sbagliato da 3, Thomas ha sbagliato da due e Gentile ha commesso fallo su Haynes a 4 secondi dal termine. Il capitano della Reyer ha fatto uno su due dalla lunetta e la Dinamo non è riuscita ad organizzare un buon tiro sulla successiva rimessa.