Rieti, 8 agosto 2019 – Mancava lo straniero, o se preferite, l’americano al team Zeus Energy Rieti per chiudere il roster. Eccolo quindi, ecco la combo guard mancina Elijah Brown.
Dopo la partenza di un giocatore affine, Juan Marco Casini mancino pure lui, eccone un’altro che sostituisce l’italo-argentino. Ma è chiaro che dopo l’ottimo arrivo di Jalen Cannon, questo di Elijah Brown possa essere un acquisto importante, potenzialmente con Cannon potrebbe formare la coppia più forte del girone Ovest.
Figlio d’arte, il padre è Mike Brown, allenatore NBA con lunga esperienza e due anelli in bacheca, Elijah Brown approda alla Zeus Energy Rieti dopo la sua prima esperienza in Europa con la squadra lituana del Dzukija Alytus. Elijah Brown mette insieme nella Lega Baltica in 18 partite 14 p.ti/gara con 2,9 rimbalzi e 2,2 assist, con ed oltre il 38% dalla lunga distanza, risultando il quinto top scorer dell’intera lega.
Ecco il commento di Elijah Brown dopo l’approdo a Rieti:
“Sono molto contento ed emozionato e spero di fare il meglio possibile. Antino Jackson mi ha parlato del club, dicendomi cose positive. Sarà la prima volta in Italia e questa è sicuramente una grande opportunità. Non vedo l’ora di incontrare i nostri tifosi, mi hanno raccontato che sono fantastici ed innamorati follemente del team”.
Nella sua carriera collegiale Elijah Brown ha vestito le casacche di New Mexico e, nell’anno da senior, quella degli Oregon Ducks. Poi nel 2018 Elijah Brown si mette in luce al PIT con 15 p.ti/gara ed il 50 % da 3 punti. Finisce nei radar dell’NBA svolgendo le Summer League con la maglia dei Golden State Warriors. Così Elijah Brown viene scelto al terzo giro dai Grand Rapids Drive, squadra della G-League con cui inizia anche la stagione 2018-19 prima di trasferirsi in Lituania nel mese di febbraio 2019. Comunque nel mese scorso Elijah Brown ha preso parte nuovamente alla Summer League NBA con la maglia degli Washington Wizards.
Per Gianluca Martini può essere un giocatore da eccellenza:
“Brown è un giocatore che da un paio di anni desta l’interesse di squadre europee, essendosi messo in luce ad Oregon, università prestigiosa, e successivamente al PIT. In Lituania, campionato molto duro fisicamente, ha retto l’impatto dell’esordio europeo, chiudendo con cifre molto interessanti. È un giocatore che tira bene dalla lunga distanza, che sa coinvolgere i compagni e che ama giocare in maniera disciplinata non disdegnando l’aspetto atletico del gioco”.