Si gioca martedì 27 agosto alle 21.00 allo Sports Centre Boris Trajkovski di Skopje in Macedonia, Italia-Spagna, ultimo quarto di finale in ordine cronologico dei quarti di finale: alle 14.15 Francia-Belgio, alle 16.30 Russia-Lettonia, alle 18.45 Rep.Ceca-Lituania. Tra l’altro allargando un pò il concetto sono tutti dei derby, compreso il nostro.
La Spagna sin qui ha fatto percorso netto, anzi nettissimo vista l’abissale differenza di punteggio con il quale ha battuto le sue avversarie: 71 a 43 al Belgio, 83 a 24 alla Svezia, 90 a 52 alla Lettonia e 81 a 40 alla Turchia. Che vuol dire 81,2 punti segnati a partita contro i 39,7 subiti con 45,2% da 2, il 33,3 % da 3, il 58,5% ai liberi, 50 rimbalzi totali di cui 21,8 offensivi, 18 assist, 10,5 palle perse e 16 recuperate. Un tabellino senza dubbio impressionante, che anche se tarato sulla qualità delle avversarie rimane notevole perchè hai voglia di dire che gli altri sono deboli, li devi battere in campo e fare certi punteggi.
Detto questo e passando alle individualità la prima cosa che salta agli occhi è che coach Bernat Canut Font fa delle rotazioni una delle caratteristiche principali della sua squadra: nessuna gioca più di 20,6 minuti (Anna Prim Giro) e tutte stanno in campo tra i 15,5 ed i 20.6 minuti appunto tranne la Langarita Hernandez che gioca 4,5 minuti. Le 11 che giocano dai 15 minuti in su segnano almeno 5 punti per una tranne la Cosmano Perez e la Comesana Gonzalez che però tira giù quasi 6 rimbalzi a gara.

Marta Morales Romero
Le migliori in termini di punti segnati sono la Morales Romero un’ala di 185cm del2003 (tutte le 12 ragazze spagnole hanno il doppio cognome…) che fa 12.3 col 77% ai liberi e 2,8 rimbalzi, la Alarcon Otero, play/guardia del 2003 di 179cm, che segna 9,8punti, la Okafor Nweze, un’altra ala del 2003 di 182 cm che segna 9,3 punti e prende 7,5 rimbalzi; e poi una serie di giocatrici che stanno sugli 8,3 punti tra la Prim Giro che dispensa anche 3,5 assist e tira i liberi con l’87%.

Carlotta Zanardi
Insomma numeri di quantità e qualità che saranno da mettere alla prova della nostra difesa sin qui altalenante ma perfetta contro la Germania che da un punto di vista fisico era una squadra molto “tosta” e che le ragazze di Giovanni Lucchesi hanno letteralmente annichilito. Noi segniamo un pò meno, 59,8 punti a gara, abbiamo Vittoria Blasigh a quota 13,3 punti di media e Matilde Villa a quota 10,5; Braida, Allievi, Mbengue e Zanardi che garantiscono 5 rimbalzi per una a partita; tiriamo peggio della Spagna sia da due che da tre ma molto meglio i liberi, 67% ed anche le nostre quanto a palloni recuperati, 14,5, non scherzano affatto. Ed in difesa abbiamo concesso 55 punti di media considerando che noi abbiamo affrontato la Russia non certo una squadretta qualunque.
Il nostro reparto esterne è di qualità e lo ha dimostrato anche nella sconfitta con la Russia e nelle altre due partite vinte – la gara con l’Ungheria è stata un brutto incidente di percorso, brutto ma davvero un incidente – ma ha bisogno che quelle che giocano sotto, Mbengue, Labanca, Di Stefano, Braida e Leghissa (che è quella che ha giocato meno finora) diano qualità se non in termini di punti (che sarebbero graditi ma non possiamo chiedere troppo) almeno in termini di lavoro sporco : rimbalzi, palloni intercettati, toccati o “spizzati” come si dice a Roma, difesa. Cioè tutto quello che hanno brillantemente fatto con la Germania. Ed il risultato si è visto. E poi…qui parla il giornalista entusiasta di questa estate azzurra al femminile che sta scoprendo alcune giocatrici fantastiche. E poi ci manca ancora Sara Ronchi, talento in grado di segnare in ogni modo, movenze eleganti e fisico adattissimo a questo sport se ce ne è uno (16 anni 180 cm); mani educate a trattare la palla come poche ragazze ho visto ma…fin qui con rendimento al di sotto di quel che può fare. Nessuna colpa addosso a lei sia chiaro e nessuna responsabilità o peso sulle sue spalle, perchè non è vero e non sarebbe giusto. Ma certo se lei aggiungesse la sua classe ed un pò di continuità al grande lavoro fatto dal resto della squadra allora chissà…
Eduardo Lubrano