La serata che Ettore Messina sognava, per ammissione dell stesso coach in sala stampa dopo la partita.
La sua Olimpia controlla dal primo all`ultimo minuto di gioco la Openjobmetis Varese e porta a casa la seconda vittoria consecutiva in campionato, fatto mai accaduto finora, e chiude con 4 vittorie in altrettanti impegni la prima settimana stagionale con il doppio turno di Eurolega.
Soprattutto, lo fa risparmiando tossine ai suoi uomini chiave e trovando una risposta forte dagli italiani, stimolati a portare un contributo maggiormente decisivo alla causa nel post-gara in quel di Roma 7 giorni or sono.
Riccardo Moraschini e Paul Biligha giocano una partita formato 5 stelle, accumulando rispettivamente 32 e 22 minuti sul parquet, a beneficio di un Luis Scola che ha potuto godere di una domenica di sostanziale risposo, seduto a lungo in panchina insieme a Sergio Rodriguez e Vladimir Micov, altri attori protagonisti centellinati in vista della prossima recita europea.
Come accennavamo in apertura, non esiste sostanzialmente partita al Mediolanum Forum di Assago: Milano si presenta con la concentrazione giusta fin dalla palla a due, soffoca Varese sul perimetro grazie a rotazioni che partono con tempismi impeccabili e a gambe che rispondono nella maniera migliore quando si deve cambiare o raddoppiare.
Il collettivo di Attilio Caja non riesce a chiudere un pick and roll e trova la saracinesca milanese sempre abbassata nel pitturato, laddove Arturas Gudaitis prima e Paul Biligha poi riescono a trovare spesso l`anticipo su un pur volenteroso Simmons.
Inevitabile allora rivolgere le proprie speranze di competere alle conclusioni pesanti, ma anche lì non giungono notizie idilliache, dall`alto, si fa per dire, di un 8/37 che rappresenta condanna certa su qualsiasi campo, probabile causa di un rovescio totale se sfidi la capolista della Turkish Airlines EuroLeague.
Viceversa, l`Ax Armani Exchange muove il pallone con grande pazienza, costruendo i presupposti per una scorpacciata di conclusioni aperte. Il 72% da due punti e il 48% da tre sono la naturale conseguenza nei numeri di una prova da 23 assist conditi da un apprezzabile controllo dei palloni persi (10), finora uno dei talloni di Achille dei biancorossi, e del ritmo stesso del match.
Tante le indicazioni positive che possono essere raccolte dallo staff tecinico meneghino pensando anche alle prestazioni individuali: in cabina di regia, Messina responsabilizza Nemanja Nedovic e Shelvin Mack e i risultati possono essere ritenuti soddisfacenti, sebbene altalenanti. Il serbo coinvolge i compagni come non era riuscito a fare nelle precedenti apparizioni (6 assist), oltre a garantire la consueta pericolosità al tiro, mentre la point guard uscita da Butler University aiuta con la consueta pressione sulla palla sul perimetro, ma non convince ancora per scelte offensive e letture della difesa avversaria. Il tutto “trascurando” la meccanica di tiro, da rivedere.
Piacevole novità il sempre più felice adattamento di Andrea Cinciarini al nuovo ruolo di guastatore: primo ingresso a secondo quarto inoltrato, nel momento in cui la difesa milanese mostra il primo calo di attenzione, subito un assist in angolo per la tripla di Moraschini. Più in generale, a strappare applausi è la capacità di entrare a partita in corso e fornire ciò che serve alla squadra, che sia un raddoppio, un recupero o semplicemente condurre il contropiede.
Notevole la prova di Paul Biligha, che mostra una confidenza importante nei suoi mezzi, con una crescita nel gioco spalle a canestro promettente. Del suo atletismo sotto canestro si è ampiamente parlato, stasera aggiunge un sapiente utilizzo del corpo che lo favorisce nelle lotte per la posizione in area e gli consente di ostruire la connessione Josh Mayo-Jeremy Simmons.
Principale forza propulsiva nel primo quarto, con 8 punti e 2 triple utili a produrre lo strappo che stende Varese, Riccardo Moraschini si sblocca finalmente da fuori e mostra quella personalità che sembrava perduta nelle ultime settimane.
Se il tiro iniziasse a entrare con continuità, allora per lui si aprirebbero ulteriori spazi per le sue penetrazioni al ferro, laddove potrebbe sfruttare tutta la potenza che ha nelle gambe e la forza della parte alta del corpo. La prospettiva potenziale sarebbe guadagnarsi minuti anche in Eurolega in veste di specialista, cosa che sta riuscendo bene ad Amedeo Della Valle, consentendo a Messina di poter gestire al meglio Micov e Roll.
Capitolo a parte meriterebbe la situazione di Aaron White, alla seconda esclusione consecutiva dalla lista dei 12, conferma tangibile di una condizione di marginalità che pare ormai conclamata.
Considerando l`utilizzo crescente di Jeff Brooks da ala piccola, in ottica Eurolega Milano avrebbe bisogno di minuti di qualità da parte del giocatore ex Zalgiris Kaunas che, almeno per il momento, stanno mancando, il che potrebbe delle riflessioni di mercato.
Ciò che filtra da Casa Olimpia è l`intenzione di insistere con il lavoro in palestra a tutelare un investimento estivo importante, ma attenzione alle prossime settimane: qualora non arrivasse una svolta, allora chissà che alcune tentazioni non possano fare capolino. Situazioni concrete non paiono esserci al momento, ma un profilo su tutti potrebbe essere interessante per questa Olimpia: Trey Thompkins, da inizio stagione separato in casa Real Madrid.
Francesco Sacco