Una partita che oramai serve ad entrambe. Domani sera, sabato 7 dicembre, con palla a due alle ore 20:30 al PalaDozza di Bologna vanno in campo i padroni di casa della Pompea Fortitudo, che sul suo parquet ha già battuto Milano e Venezia e che ha segnato il passo solo vs Brescia e la Dolomiti Energia Trentino, ormai abbonata agli anticipi del sabato sera.
Dicevamo di due squadre che oramai non devono lasciare più punti per strada se vogliamo ambire alle Final Eight di Pesaro del prossimo anno con però una Pompea Fortitudo Bologna in leggero ma significativo vantaggio in classifica a favore degli avversari: 6 vinte e 4 perse per i biancoblu, 5-5 invece lo score dei bianconeri di Trento.
La Pompea Fortitudo, proprio dopo la doccia fredda subita in casa dalla Germani Basket Brescia, ha reagito alla grande, anche dopo la sconfitta di Cremona, battendo appunto Milano e domenica scorsa, soffrendo all’overtime, Cantù a domicilio.
Un pò meno frizzante al momento la stagione della Dolomiti Energia Trentino, caratterizzata da vistosissimi Up&Down fatta però anche di clamorosi scivoloni (Brescia su tutti), sia in campionato che in Europa ma anche in grado di reagire superando Brindisi nell’11° turno scorso in casa. Ovvio che l’infortunio di Aaron Craft (domani in dubbio), non ha facilitato lo smussamento di queste curve prestazionali ma va detto, per onestà intellettuale, che anche con il forte playmaker in campo, i bianconeri non hanno diminuito od accentuato la qualità delle loro prestazioni.
Per la Pompea Fortitudo Bologna di coach Antimo Martino massima attenzione ad un Alessandro Gentile capace di guidare quasi da solo la Dolomiti Energia Trentino di recente, ma soprattutto attenzione a quei colored che al momento sì, non hanno entusiasmato, ma che mostrano evidenti segnali di crescita nel complesso come Rashard Kelly e George King. Idem anche per Dada Pascolo, a lungo in una situazione che lo ha spesso visto in grande difficoltà anche la scorsa stagione e che in queste ultime gare ha alzato il livello del suo basket. Eppoi la Fortitudo deve temere la voglia di Trento di prepararsi al meglio al rush finale per le ultime due sfide per la qualificazione alle Top 16 in 7DAYS EuroCup: una gara quindi dalle forti attenzioni ed aspettative per ambedue le concorrenti.
Ecco le parole adesso da parte di bianconeri della Dolomiti Energia Trentino:
Rashard Kelly
«Stiamo migliorando giorno dopo giorno, come squadra e come singoli: ho e abbiamo attraversato momenti di difficoltà, ma nella vita ho imparato che le difficoltà vanno affrontate, i limiti superati. Quindi la mentalità dev’essere quella di entrare in campo e tutti i giorni in palestra con la voglia di combattere e fare ogni giorno meglio del precedente. La partita contro Brindisi ha dimostrato che siamo una squadra e che quando giochiamo con la giusta mentalità possiamo battere chiunque: ora ci aspetta un test importante su un campo caldissimo come quello della Fortitudo, una squadra che punta alla Final Eight di Coppa Italia e che in casa ha battuto squadre di alta classifica. Dobbiamo essere fisici, ma anche concentrati e concreti nel gestire i vari momenti della partita».
Nicola Brienza
«Quella di domani sera a Bologna è una partita affascinante, perché giochiamo contro una squadra con grande storia su un campo che ti dà grandi stimoli e grande carica. Al di là dell’aspetto ambientale, i nostri sono avversari di grande conoscenza del gioco e di ottimo valore, che da tanti anni sono protagonisti in Serie A e che sanno cosa occorra per vincere a questo livello. Aradori è un grande realizzatore e in casa trascina pubblico e squadra, con Leunen ho avuto la fortuna di a lavorare tanti anni a Cantù ed è un giocatore determinante in tanti modi diversi. La lista sarebbe ancora lunga, non per caso la Fortitudo in casa ha battuto Venezia e Milano. Sono contento di come i ragazzi abbiano approcciato questa settimana di lavoro, sappiamo che ci aspetta una partita in cui l’energia sarà fondamentale. Aaron Craft? Valuteremo come reagirà ai carichi di lavoro di oggi e domani per poi eventualmente provare a metterlo in campo. Al di là che sia o meno della partita, ci tengo a ringraziare tutto lo staff medico e atletico al completo, e oltre ai “nostri” della prima squadra metto dentro anche Matteo Tovazzi, preparatore fisico del settore giovanile: hanno fatto un lavoro straordinario e nel giro di pochissimi giorni ci hanno dato la possibilità di pensare di rimetterlo in gioco. Merito di Aaron che ha lavorato tanto ma anche grande merito loro».