Mi trovo in seria difficoltà a commentare questa sconfitta dell’Olimpia al cospetto della discreta formazione transalpina, non certo tra le prime della classe ma che comunque sa il fatto suo come la classifica attuale dimostra.
Sono in difficoltà perché sarei costretto a riscrivere parole e concetti già espressi nelle scorse settimane. Cosa aggiungere di nuovo? Forse che il deficit di atletismo e freschezza è risultato chiaro come non mai a Lione contro una squadra che fa proprio della verve e dell’intensità il suo cavallo di battaglia.
Quando si alza il tono agonistico la squadra di Messina perde fluidità in attacco, non corre più e nemmeno corricchia, si trincera dietro azioni personali e non ha nemmeno il muro difensivo a proteggerla.
Forse quest’ultimo è l’aspetto più preoccupante di tutti, senza la solidità messa in mostra nelle prime 8 partite si va poco lontani. E se anche uno dei migliori in difesa come Mack si fa infilzare ripetutamente da Jordan Taylor in penetrazione…Beh, pessimo segnale.
Oggi abbiamo visto una zona 3-2 che non ha prodotto granché: bene il fatto di proporla, mi piace molto l’idea di avere varie soluzioni tattiche, ma a me ha dato quasi l’impressione che la si sia adottata quasi per certificare l’impossibilità a star dietro atleticamente ai dirimpettai francesi.
Non è servito nemmeno il rientro di Gudaitis che ovviamente non è al top della forma, ed è mancato molto Nedovic, chiedere per informazioni a Rodriguez lasciato solo a reggere il peso offensivo nel reparto esterni.
Ancora male il sopracitato Mack, poco utilizzato Della Valle, Cinciarini nemmeno nei 12 (ed a posteriori è stata una scelta sbagliata).
Per il resto, direi che le uniche note positive sono Moraschini (ora però vogliamo continuità di rendimento), ed il sempiterno Scola che dovrebbe essere la ciliegina sulla torta, non la torta.
E va bene, cedo alla tentazione e ripeto quanto scritto nelle settimane scorse: servono forze fresche, un esterno in primis stante l’assenza del nazionale serbo ma anche un ala pivot che porti vigoria atletica e punti.
Jekiri, Jean Charles e Kahudi sono fisicamente devastanti e lo hanno fatto notare molto bene contro i lunghi milanesi: il gap a rimbalzo è stato decisivo.
Comunque sia l’Eurolega non fa sconti e con il doppio turno di settimana prossima, unita al big match del Taliercio di domenica, metterà ancora a dura prova il serbatoio delle energie milanesi che mi pare decisivo sull’esito dei risultati in campo europeo.
Trasferta a Madrid impossibile o quasi, ma con Valencia in casa si deve vincere per forza e non sarà facile, visto il momento ben diverso che stanno vivendo le due formazioni.
Certo è che come organico si accoppiano meglio rispetto all’Asvel Villeurbanne, soprattutto come stile di gioco. Non essendo una squadra atletica secondo me l’Olimpia giocherà una buona partita offensiva e porterà a casa i due punti (amici, toccate ferro), che serviranno però a poco se Messina non migliorerà entro breve l’intensità difensiva e la fluidità in attacco.
Un appunto generale: se non si vuole, e qui uso un elegantissimo francesismo, mandare in vacca la stagione già a Natale serve sostenere questa squadra, inclusi i tanti giocatori in difficoltà, a superare gli ostacoli nonostante i difetti strutturali sempre più evidenti (e che da luglio su questi schermi sottolineiamo).
So che adesso suona molto strano scriverlo ma io predico pazienza e fiducia (tranne che su White, che non è scarso ma per me corpo estraneo fin dall’inizio). Non si può invocare tagli a destra e a manca dopo 3 mesi di un progetto, anche se capisco la disillusione e l’amarezza dei tifosi.
E’ evidente come l‘entusiasmo di un mese fa sia evaporato, bisogna assolutamente ricrearlo (una bella vittoria a Madrid ad esempio potrebbe aiutare…). Per farlo, ci aspettiamo anche un cambio di passo da parte dello staff tecnico. Aspettiamo e vediamo.
Cristiano Garbin
@garbo75