Sulla carta OriOra Pistoia-Banco di Sardegna Dinamo Sassari – sabato 4 gennaio alle 20.30 – potrebbe sembrare un impegno agevole per la formazione sarda che vive un momento di grande forma e magia: seconda in campionato, con un attacco che è il terzo della Lega, la difesa che è la migliore con appena 72.9 punti subìti a partita, cinque vittorie su sette trasferte ed un’altra serie di primati importanti.
Ma potrebbe non essere così perchè Pistoia che sta crescendo come squadre, organizzazione, fiducia e risultati, ha 10 punti in classifica frutto di 5 vittorie al PalaCarrara (dove ha perso solo due volte) e dove ha battuto Cantù, Trieste, Venezia, Cremona e Pesaro. E le cinque vittorie casalinghe sono consecutive dal 13 ottobre scorso quando a passare in Toscana fu la Virtus Roma. Dunque per Pozzecco ed i suoi sarà una partita da affrontare come se fosse contro una grandissima della serie A.
Michele Carrea, coach della OriOra Pistoia fa il punto della situazione:
“Considerando il contagio di virus influenzale che ha coinvolto più o meno tutto il gruppo post Varese, aver riposato nell’ultimo turno è stato positivo altrimenti non so con chi avremmo potuto giocare. È chiaro che ci sia bisogno di reagire dopo l’ultima sconfitta, ma al di là di quella prestazione le difficoltà più grosse in questo momento sono altre.
Abbiamo profuso uno sforzo vicino al massimale per arrivare a 10 punti e rischiamo di girare al pari della nostra principale diretta concorrente, Trieste, che tuttavia ha preso due giocatori di livello europeo per il proseguimento della stagione. Sono notizie che tutti leggono e che certo non aiutano, perché tutti i nostri competitor hanno aggiunto energie fresche, nuove stimoli, extra motivazioni, mentre noi facciamo fatica ad allenarci al completo perché abbiamo un roster di 10 giocatori e appena c’è un problema fatichiamo a sopperire“.
Sapevamo a che stagione saremmo andati incontro e continueremo a lavorare duro per conseguire un obiettivo che si fa sempre più complicato. I miei giocatori stanno accusando un legittimo down di energia, pur dando massima disponibilità e facendo più di quello che devono. Per questo vorrei che questi sforzi fossero valutati oggettivamente quando si giudicano questi ragazzi, nel bene o nel male. C’è bisogno della massima unità.
Sassari è una squadra forte che gioca bene, con grande coerenza con lo spirito e il vissuto dell’allenatore. Sono liberi di testa e mettono sul parquet serenità, durezza, fisicità e soprattutto tanta voglia di condividere il pallone e questo fa la differenza. Hanno tanta qualità in post basso e sul pick and roll: dovremo essere bravi a limitarli in questo.
Guardando la classifica sono contento: è mancata un po’ di competitività in trasferta, ma non credo che avrebbe portato punti, solo partite più vere. All’inizio non siamo stati performanti ma sapevamo di aver iniziato un percorso, non ho rammarico perché non si poteva pensare di partire in maniera più consistente. Sono orgoglioso di quello che i ragazzi hanno fatto vedere in campo, oggettivamente si è vista una crescita importante. In questo nuovo anno dobbiamo migliorare assolutamente lontano da Pistoia, ma tutto l’ambiente dev’essere consapevole che mentre continuiamo a pedalare per scalare la nostra montagna sta aumentando la ripidità della salita”.
Coach Gianmarco Pozzecco per la Dinamo Sassari ha voluto aprire l’anno con un ringraziamento speciale:
“Prima di tutto vorrei ringraziare tutte le persone che mi fermano per strada con grande affetto, la cosa più comune che fanno è ringraziarmi e invece dovrei essere io a ringraziare Sassari e la sua gente per l’affetto e il supporto incondizionato che danno a me e ai ragazzi. C’è grande trasporto emotivo nel seguire la Dinamo e questo è meraviglioso.
Dire che abbiamo finito bene l’anno è riduttivo stiamo giocando bene e i ragazzi stanno bene insieme con la giusta mentalità, ci tengono molto e quando affronti la tua attività sportiva con questa mentalità unita al talento aumentano le probabilità di ottenere buoni risultati.
Andremo a Pistoia cercando di mantenere viva e accesa questa grande passione che mettono i ragazzi, abbiamo l’opportunità di chiudere primi o secondi in chiave Final Eight ma questo dipenderà prevalentemente da quello che farà la Virtus che ha disputato un girone d’andata clamoroso. Siamo vogliosi di proseguire il percorso intrapreso che vorremmo mantenere a questo livello, perché questo accada dobbiamo restare focalizzati su quello che facciamo e cosa vogliamo diventare.
La cosa che dura di più è il percorso che resta sempre lo stesso, che si vinca o che si perda. Quello che vorrei trasmettere ai miei ragazzi è che la differenza la fa l’atteggiamento che metti nell’approcciare alle cose. Ti diverti e quindi vinci, noi lo scorso anno stavamo bene insieme e riuscivamo a vincere esattamente come quest’anno ma dobbiamo avere ben chiaro che vincere è una conseguenza di ciò che vivi quotidianamente. Oggi sono contento, vedo una squadra che sta bene insieme: il mio compito come allenatore è tenere il gruppo unito, riuscendo a incanalarlo nella giusta direzione. Quest’anno abbiamo un bel gruppo dove la presenza di due giocatori europei come Miro Bilan e Paulius Sorokas ha aiutato molto nel processo di amalgama“.