Il basket è uno degli sport più amati nel mondo, e così anche dagli italiani.
Sì, perché i dati parlano chiaro.
Il girone di andata della stagione di basket di LBA 2019-2020 ha infatti ottenuto una media di 4 mila spettatori per ogni competizione, un record raggiunto soltanto in occasione della stagione sportiva legata agli anni 1990-91, che registrò una media di spettatori di poco superiore.
Ma oggi, si, sa, ai tempi di Internet, le cose sono cambiate, così come si sono amplificati gli strumenti a disposizione delle persone per accedere – in un modo o nell’altro – al proprio sport preferito.
Oltre all’opportunità dello sport in streaming, e dunque alle dirette diffuse tramite le principali piattaforme dedicate, la passione generale per una disciplina sportiva, come appunto il basket si evince anche dal corollario che gira intorno al mondo in questione.
Un universo – quello di cui si parla – che riguarda anche l’impatto dello sport all’interno della cultura, tra film e canzoni dedicate.
In particolare riferimento al basket, ad esempio, non si possono non considerare i film ispirati alla pallacanestro, da “He got game” di Spike Lee (1998), fino a “Semi-Pro”, pellicola del 2018.
Allo stesso modo molte canzoni sono state ispirate dal basket, a partire da “Il pivot”, di Claudio Baglioni (1977) fino ad arrivare a “Onore e Gloria”, dei Gemelli Diversi (2008).
E, a conferma del successo di questo sport, aperto anche al mondo femminile, c’è l’interesse generale del mondo del web, nonché una varietà di termini di settore da imparare.
Si parte da “pivot” (o “center”, in riferimento a uno dei cinque ruoli che può rivestire un cestista), e si arriva ad “alley-oop” (per contraddistinguere una giocata a dir poco spettacolare, data anche dall’affiatamento tra compagni di squadra).
Basta poi dare un’occhiata ai siti di scommesse dedicati agli sport più diffusi, come il calcio, il volley, il rugby e – appunto – la pallacanestro, per apprendere le nuove terminologie di settore. Del resto anche il basket, insieme agli altri, è uno degli sport più rappresentati nel mondo del betting, presente praticamente all’interno dei siti di tutti i maggiori operatori.
Ecco allora che il riferimento a termini quali “Under/Over” – consistente nell’indovinare se alla fine della gara il totale dei punti segnati sarà pari o dispari, oppure con quanti punti di margine vincerà una determinata squadra – divengono ben più chiari.
Il mondo del web, però, si apre anche a quello dei social network, capaci di amplificare il successo della pallacanestro e dei suoi atleti, in Italia come nel mondo.
Proprio per questo motivo, un forte impatto mediatico nel Belpaese ha avuto, tra gli appassionati, la notizia della prematura morte del noto cestista Kobe Bryant – scomparso il 26 gennaio 2020 insieme alla giovane figlia a causa di un incidente aereo – , la cui figura è ancora viva nella memoria della famiglia e dei tifosi di uno sport appassionante come il basket.
Allo stesso motivo, ovvero, nel nome della passione per il basket, si attribuisce il successo – per mezzo social – di atleti come Kyrie Irving, la cui pagina su Facebook supera i 3 milioni di like.