La notizia dell’annullamento definitivo della Euroleague 2019-20 è di pochi istanti fa. Tramite i suoi canali ufficiali Euroleague ha infatti comunicato la decisione di non continuare la stagione. Ovviamente questa decisione apre scenari inediti sia a livello sportivo che politici.
Per completezza di informazione -dopo aver analizzato le ultimissime e le squadre che ancora lottavano per un posto al sole– procediamo con l’analisi delle zone che normalmente sarebbero state quelle calde della classifica.
8° Fenerbahce: Prima delle due tappe ad Istanbul.
Dopo un avvio, a dir poco disastroso (12 sconfitte nelle prime 17 partite), in cui si era arrivati anche a mettere in discussione un mostro sacro come Obradovic, la squadra gialloblu si era lentamente rimessa in carreggiata (8 vittorie nelle ultime 11).
In campionato le cose andavano meglio che in Europa. Grazie alle 18 vittorie in 23 partite il Fener si trovava saldamente in terza posizione.
La Turchia era stata la nazione che più di tutte aveva provato a finire il campionato, ma infine si è dovuta arrendere all’evidenza. Una situazione divenuta insostenibile, visti gli oltre 140.000 contagiati, ha costretto il presidente Turkoglu a dichiarare conclusa la stagione 2019-20.
La federazione turca ha optato per il congelamento della situazione, con un campionato chiuso senza campioni né retrocessioni.
Sul fronte mercato per ora le voci sono in uscita. Sloukas è inseguito da tante società (Real, CSKA e Olympiacos su tutte). Alcuni rumors volevano anche Datome di ritorno verso l’Italia, destinazione Milano. Lo stesso capitano azzurro ha però precisato che manca ancora un anno al termine del suo contratto, e che ha intenzione di rispettarlo.
La società turca, tra cui il GM Maurizio Gherardini, ha inoltre tenuto a confermare la centralità di Obradovic nel progetto Fenerbahce.
7° Khimki: Seconda tappa russa del nostro itinerario, prima assoluta a Mosca. Parliamo della sponda blugialla del Khimki.
La squadra russa stava affrontando una stagione tutto sommato positiva, senza grossi acuti ma che, grazie alla costanza di risultati, la stava portando ai playoff con 13 vittorie in 28 allacciate.
In campionato il Khimki stava letteralmente dominando il campionato con 18 vittorie ed un unica sconfitta. Purtroppo ancora non è noto come la VTB deciderà di affrontare la questione campionato. Sicuramente, visti anche gli ultimi sviluppi, è quasi impossibile ipotizzare una conclusione sul parquet.
Sulla questione ripresa dell’Euroleague il GM Pavel Astakhov si era già espresso in senso negativo. Il general manager, infatti, parlava di iniziare a pianificare la prossima stagione.
Sul fronte mercato è da monitorare la posizione di Shved. La guardia russa, che viaggiava a 21.4 punti e 6.2 assist di media a partita, sarebbe stato avvicinato all’NBA (in particolare Sergio Scariolo, oggi nello staff dei Toronto Raptors). Il giocatore ha già assaporato la pallacanestro d’oltreoceano: tra il 2012 ed il 2015 ha giocato 182 partite.
6° Panathinaikos: Seconda ed ultima tappa ellenica. Questa volta è il turno del Panathinaikos.
La squadra che era allenata da Rick Pitino (per quella che è in pratica la totalità della stagione) galleggiava nelle zone alte della classifica. Lo score segnava un 50% esatto: 14 vittorie ed altrettante sconfitte.
In campionato, vista anche la gran fuga dell’Olympiacos, la squadra stava dominando in lungo e largo. Il campionato greco, vista la situazione, è stato dichiarato concluso, ed ai biancoverdi è stato assegnato il titolo di campioni di Grecia 2019-20.
Il Pana peraltro è una delle squadre più attive sul fronte mercato. Obbiettivi dichiarati Hermannsson e soprattutto Lorenzo Brown. Quest’ultimo, attualmente in forza alla Stella Rossa, sarebbe infatti in procinto di firmare con i greci.
Inoltre nei piani della società rientrerebbe anche Giorgos Kalaitzakis. La guardia greca nell’ultima stagione ha difeso i colori del Nevezis, squadra lituana, mettendo insieme 12.2 punti, 4.3 rimbalzi e 2.3 assist di media in 24 partite. Il giocatore classe 1999 si era anche dichiarato eleggibile per il l’NBA Draft 2020. Per Kalaitzakis, potenzialmente, si propone già una scelta difficile: cercare spazio oltreoceano o trovare continuità in Europa.
5° Maccabi Tel Aviv: Arriviamo finalmente alle corazzate del campionato. Partiamo dagli israeliani del Maccabi Tel Aviv.
Il Maccabi stava affrontando una stagione da protagonista, in cui aveva messo assieme 19 vittorie e solo 9 sconfitte. Assoluto fattore di questa annata la Yad Eliyahu Arena, all’interno della quale sono arrivate 13 vittorie in 14 sfide (gli unici capaci di espugnare il fortino blugiallo sono stati i ragazzi del Real Madrid). Appurata l’ipoteca messa sulla seconda fase dell’Euroleague, l’obbiettivo sarebbe stato quello di conquistare la posizione migliore possibile.
In campionato il Maccabi guardava la classifica dall’alto, forte delle sue 19 vittorie. La Winner League, stando alle fonti, dovrebbe riprendere il 20 giugno, senza particolari stravolgimenti al format.
Il Maccabi, tuttavia, rischia di essere fra le squadre più colpite da questa crisi. Infatti la società si sarebbe detta ancora non in grado di pianificare l’anno venturo e soprattutto di stimare un budget.
Intanto si registrano le prime uscite: Tarik Black (9.1 ppg in 11 presenze) e Jalen Reynolds (5.7 ppg e 5.3 apg in 12 presenze). Gli unici che sono attesi in Israele per la fine del campionato sono Wilbekin e Hunter.
Inoltre si riporta un interesse del Maccabi per Ante Zizic e Kevin Pangos. Il primo quest’anno militava in NBA con i Cleveland Cavaliers mettendo insieme 4.4 punti e 3 rimbalzi di media. Pangos quest’anno non si è praticamente visto per via di un brutto infortunio al piede. Il giocatore canadese era in forza al Barcellona.
Emanuele Giorgi