Roma, 9 luglio 2020 – Dopo settimane di paziente, ma attiva ricerca è arrivata la scelta dell’ultimo tassello da inserire nel proprio roster per la Happy Casa Brindisi.
Mancava un rinforzo sotto canestro, un centro che potesse alternarsi con il big man esperto di cose italiane Ousman Krubally, magari in grado di dare una dimensione alternativa a quella prettamente interna dell’ex Pistoia e Venezia.
Tale profilo è stato individuato in Nick Perkins, ragazzo 23enne cresciuto nel Michigan e proveniente dalla sua prima esperienza professionistica in Giappone, indossando la maglia dei Niigata Albirex, squadra della locale città di Nagaoka.
Poco meno di 300000 abitanti, è situata nella regione di Chubu, resa nota al mondo dalla Prefettura di Nagano, località ospitante dei Giochi Olimpici Invernali nel 1998.
Qui Horton ha letteralmente fatto le onde con 20.4 punti e 10 rimbalzi di media. Ha chiuso in doppia cifra 38 volte su 39 incontri disputati con 35 minuti di impiego medio, ha totalizzato 22 prestazioni con almeno 20 punti a referto e il suo season high è fissato a quota 34 punti (10/11/19, avversari gli Hitachi Sun Rockets).
Stiamo parlando di un centro mancino e potente di 203 centimetri per 113 chilogrammi, dal baricentro basso e dalla grande forza nelle gambe, che gli consente di andare a concludere con decisione al ferro nonché a tenere bene la posizione in post-basso ed essere a dir poco un fattore a rimbalzo.
Tutte qualità da riparametrare al livello della LBA, ma che ha certamente nel proprio bagaglio e che ha rifinito all’Università di Buffalo, scelta tra le diverse proposte giunte dopo uno straordinario quadriennio alla Milan High School, nonché luogo dove è avvenuto il suo cambio di ruolo.
Se avete letto Milan High School e la mente è subito corsa al 1954 e al Milan Miracle Game non solo è normale, ma è la dimostrazione che siete degli appassionati del gioco al limite della malattia, oltre a essere degli inguaribili romantici.
Nick Horton ha effettivamente frequentato il liceo dell’Indiana consegnato direttamente alla leggenda dal canestro decisivo di Bobby Plump contro Muncie Central. Mr.Basketball dello Stato che ha dato i natali a un’altra leggenda come Larry Bird, consegnò a un piccolissimo istituto (ai tempi da 161 studenti in una città da 1150 abitanti, oggi 1900) il più incredibile dei campionati statali che si ricordi ai danni del liceo più titolato all’epoca dei fatti, in un Torneo nel quale dovette soccombere ai quarti di finale anche un certo Oscar Robertson con la sua Crispus Attucks High School.
Vicenda talmente memorabile da aver ispirato anche il film Hoosiers-Colpo Vincente, uno dei più iconici tra quelli dedicati alla pallacanestro.
E’ in questo luogo storico che il nuovo centro di Brindisi vince 4 campionati, 4 titoli distrettuali, 2 titoli regionali e un titolo di Class B State nel 2014, realizzando più di 1000 punti (18 punti e 10 rimbalzi di media nell’ultima stagione) e ottenendo ogni anno la nomina nella squadra ideale dello Stato.
Tutto giocando prevalentemente da ala grande, eredità tutt’ora rintracciabile nel suo gioco considerando le sue interessanti partenze dal palleggio e la tendenza ad aprirsi dietro l’arco dopo aver portato il primo blocco. Efficacia nel tiro da tre punti, dal pick and pop come da ogni situazione di gioco, che può essere certamente migliorata.
Altra arma tecnica che si porta dietro da quegli anni è un tiro solido dai 4-5 metri e dal post-alto, dove dimostra buona esecuzione e dolci polpastrelli. Si evince un’atipicità che potrebbe consegnare nelle mani di Coach Frank Vitucci diverse possibilità all’interno delle partite.
Perkins, infatti, potrebbe essere utilizzato sia come centro in un quintetto da corsa a tutto campo, sopratutto nei momenti in cui l’avversario schiera dei pari ruolo meno mobili, ma potrebbe essere adottata anche la soluzione con il doppio pivot, in cui le già citate qualità tecniche e attitudini del ragazzo potrebbero favorire una coesistenza con Krubally aumentando il peso specifico del quintetto brindisino.
La possibile criticità è legata alla mancanza di centimetri in alcune circostanze sotto canestro, ma entrambi hanno importante presenza a rimbalzo e, con quest’ultimo, sufficiente esperienza nelle letture per compensare. In tal senso, la società ha fatto una scelta forte e chiara. Allo staff tecnico il compito di lavorare a equilibri e situazioni che consentano alla squadra di imporre le proprie caratteristiche e le proprie scelte sul parquet.
Si chiude così un Mercato LBA 2020-21 in cui, date le premesse, difficilmente si poteva chiedere di più alla società pugliese e a Simone Giofré in particolare.
Le conferme di Darius Thompson e Alessandro Zanelli in regia, i colpi James Bell e D’Angelo Harrison sul perimetro e le scommesse Udom, Visconti e Willis costituiscono un’opera di rinnovamento della squadra della quale Frank Vitucci può ritenersi più che soddisfatto.
Partendo lontano dalle luci dei riflettori e nei pronostici, senza fare proclami e sostenendosi con la consueta forza del lavoro in palestra, Brindisi ha tutto per confermarsi squadra fastidiosa per tutti in casa e fuori, cercando di rilanciare la sfida playoff in Italia e di migliorare i risultati nella campagna europea targata FIBA Champions League, dove l’obiettivo sarà provare a centrare la qualificazione nella fase a gironi.