Roma, 13 agosto 2020 – Corre all’impazzata il Mercato LBA 2020-21 per la Virtus Roma, ridottasi a costruire la squadra per la prossima stagione in questi giorni ante-ferragostani a causa delle ben note vicende che tutti conosciamo, e sempre nell’attesa di eventuali comunicati che facciano chiarezza su come si stia svolgendo La Trattativa del passaggio di consegne, parziale o totale che sia da parte della proprietà, a favore o meno di una delle due cordate in predicato di acquisire le quote del pacchetto azionario virtussino.
Nel frattempo arriva oggi il sesto, nuovo tassello al roster dell’Urbe 2020-21 che inevitabilmente direi – per logiche ed inevitabili calcoli di budget – è un rookie ai comandi di coach Piero Bucchi.
Trattasi di Damir Hadzic, classe ’97, ala bosniaca di gran fisico e bella presenza e che quindi diventa a tutti gli effetti da oggi un cestista professionista.
Non appena sul web si è parlato di Damir Hadzic come nuovo acquisto virtussino, sui socials molti tifosi si son simpaticamente lanciati nell’ardito paragone tra lui ed il gioiello sino a ieri in maglia Virtus Roma, Amar Alibegovic, oggi alla Virtus Bologna, anch’egli bosniaco e reduce pure lui dal college allorquando approdò alla corte di Piero Bucchi due anni orsono.
Aggiungeteci poi che i due ragazzi siano anche simili di stazza (203 cm. per Damir Hadzic vs i 206 di Amar), e di ruolo, due ali forti con mani educate e capaci di destreggiarsi bene vicino al ferro, in grado di fronteggiare centri ed ali possenti come loro.
Stop. Sì perchè poi le similitudini tra i due giocatori terminano quì.
A differenza infatti di un Amar Alibegovic, figlio di ex grande giocatore del passato come Teoman e formatosi alla Stella Azzurra, Damir Hadzic è cresciuto cestisticamente in riva all’Adriatico nello storico e prolifico vivaio dei CRABS Rimini (acerrimi rivali del Basket Rimini, di ex grandi del passato come Alex Righetti o Carlton Myers), per poi trasferirsi negli Stati Uniti.
Per Damir Hadzic si spalancano a Jacksonville in Florida le porte dell’Arlington Country Day School, una high school dove il bosniaco si mette in evidenza: 14,7 p.ti/gara, 6,3 rimbalzi, 3 stoppate, 3 assist e 2 palle rubate a partita, niente male!
E quando termina il percorso scolastico nel 2017-18, Damir Hadzic accetta l’offerta dei Trojans di Arkansas-Little Rock in NCAA.
Il primo anno da freshman non è esaltante per Damir Hadzic: gioca 26 partite con 11 partenze da startin’ five in cui colleziona una media di 4,1 p.ti/gara e 2 rimbalzi, con 0,9 assist in 13,4′ di gioco/gara. Al tiro registra il 37,9% da due ed il 28,1% da tre punti.
Il secondo anno da sophomore non migliora più di tanto: gioca solo 10 gare, mette a segno contro Louisiana-Monroe il suo season-high da 7 punti con 3 rimbalzi.
Decide quindi di scendere di livello Damir Hadzic, accettando nel 2019-20 l’offerta dei Flager Saints in NCAA Division II da junior ed i suoi numeri alla fine sono interessanti: 29 partite con 8,8 p.ti/gara e 4,9 rimbalzi in stagione, oltre che 5 partenze dall’inizio.
Quindi ben poco a che vedere con un Amar Alibegovic dal percorso cestistico differente e, se volessimo dirla tutta, dai numeri non proprio a favore di Damir Hadzic che alla fine è dovuto approdare in NCAA Division II per poter giocare con continuità.
Ma con i ragazzi è tutto molto relativo.
Chi oggi potrebbe sembrare in difficoltà in certi ambienti, alla fine potrebbe esplodere e rendere al meglio, proprio come il percorso di Anthony Beane, ingaggiato ieri sempre dalla Virtus Roma ed in difficoltà al Ventspils per poi affermarsi allo Spirou Charleroi l’anno dopo.
Sarà pertanto compito sia di coach Piero Bucchi che del resto della squadra “accogliere” al meglio questo ragazzo (nutro pochi dubbi al riguardo), comunque dall’ottima intelaiatura di base e che dovrà solo aumentare in fiducia ed in esperienza per rendere al meglio.
Così, qualora Damir Hadzic dovesse emulare nelle gesta e nei numeri Amar Alibegovic, si potrà sperare di trattenerlo domani il più possibile o quantomeno monetizzare la sua “inevitabile” dipartita verso lidi tecnicamente più ricchi ed appetibili dell’attuale Virtus Roma?
Fabrizio Noto/FRED